cibo cani pet food

DURANTE LA PANDEMIA GLI AMERICANI HANNO ADOTTATO MILIONI DI CANI. E ORA? - I CUCCIOLI SONO CRESCIUTI, E CON LORO ANCHE LE SPESE: CIBO, VETERINARI PESANO SUL BUDGET FAMILIARE, SOPRATTUTTO IN UNA FASE D'INCERTEZZA SUL FUTURO COME QUESTA - E CON LA FINE DELLO SMART WORKING ANDRANNO ABITUATI A RESTARE SOLI IN CASA...

Dagotraduzione dal Washington Post

 

Cane adottato durante la pandemia

Gli americani sono alla resa dei conti con i loro cani, cuccioli introdotti in famiglia durante la pandemia e che oggi pesano sui bilanci familiari.

 

Apollo, un labrador nero che vive a Silver City, sta complicando il budget del suo proprietario con il suo appetito vorace. A Los Angeles, l’allergia alle api di Zuri, un Chihuahua, è diventata la preoccupazione principale della padrona, che deve affrontarne le spese. A Sacramento, i proprietari del labradoodle Cowboy stanno cercando di addestrarlo a superare la sua ansia da separazione, che per adesso sfoga masticando scarpe.

 

Cane adottato durante la pandemia 2

Con il paese che vive nell’incertezza per via della variante Omicron, i milioni di americani che hanno accolto nelle loro case animali domestici sin dai primi giorni di restrizioni, nel marzo del 2020, devono affrontare nuove spese e sfide logistiche mentre cercano di prevedere il corso della pandemia e di prepararsi a tornare al lavoro e alle altre attività sociali.

 

Secondo l’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA), più di 23 milioni di famiglie americane, quasi 1 su 5 a livello nazionale, hanno adottato un animale domestico durante la pandemia.

 

E molti proprietari di cani hanno trascorso la pandemia coccolando i loro cuccioli. Fino a novembre, gli americani hanno speso 21,4 miliardi di dollari in prodotti per animali domestici non medici, più altri 28,4 miliardi in cibo per cani (dati Euromonitor International). Rover, una piattaforma di gig-economy che si concentra su pensioni e dog-sitter, ha fatturato 1557,1 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2021.

 

Cane adottato durante la pandemia 3

Ma adesso, molti proprietari devono affrontare migliaia di dollari di costi aggiuntivi mentre si preparano a tornare alla vita in presenza.

 

Gli asili nido e le pensioni per cani hanno liste d’attese lunghe mesi, alcuni animali appena adottati inoltre non sono pronti per la vita in pensione. Così molti proprietarie fanno appello a famiglie, amici e aziende per assicurarsi che i loro cani crescano al meglio, o almeno non passino la giornata da soli. I veterinari sono presi d’assalto. I pronto soccorsi hanno attese lunghissime.

 

«Se avevi un animale domestico prima della pandemia, avevi una routine, sapevi cosa stavi facendo», ha detto Garrett Smallwood, ceo di Wag, una piattaforma per animali. «Mentre, se hai adottato il tuo cucciolo durante la pandemia, stai costruendo questa routine insieme ora e stai imparando a lasciare il tuo cane da solo».

 

Cane adottato durante la pandemia 4

Danielle Diaz, un'impiegata del governo della contea a Silver City, NM, ha adottato Apollo, un Labrador retriever nero, come regalo di compleanno per se stessa nel luglio 2020. Aveva 4 settimane ed era stato svezzato troppo presto. Quando lo ha portato a casa per la prima volta, Diaz gli ha dato da mangiare una pasta di cibo per cuccioli schiacciata con acqua perché non era abbastanza grande per mangiare crocchette secche.

 

Quasi un anno e mezzo dopo, Apollo pesa 45 chili. Mangia 12 tazze di cibo per cani al giorno, un sacco di cibo per cani da 45 dollari da 18 chili ogni tre settimane.

 

Cane adottato durante la pandemia 5

L'adozione di Apollo è costata 80 dollari, ha raccontato Diaz, un investimento facile per un fedele compagno. Da allora ha speso probabilmente migliaia di dollari in più per lui. L'asilo nido costa 400 dollari al mese. Tra cibo, giocattoli, dolcetti e spese veterinarie - ha avuto diverse infezioni dopo aver mangiato escrementi di cervo e coniglio nel cortile - «praticamente tutti i miei soldi, tutto il mio stipendio, vanno a lui», ha detto Diaz.

 

Le spese aggiuntive sono state così tante che hanno complicato i piani di Diaz: stava risparmiando per comprare una casa con il compagno una volta finiti gli studi. «Non mi sono mai seduta a fare i conti, perché non voglio sapere quanto è in totale».

 

cuccioli di cane 4

Molti proprietari di cani riferiscono di aver speso i soldi risparmiati durante la pandemia per i loro animali domestici.

 

Zuri, il chichuaua di un anno allergico alle appi, ha ribaltato il budget del proprietario Cheyenne Matthews-Hoffman la stessa settimana in cui è entrato in casa, quando ha ingoiato un’ape nel cortile di casa. In pochi istanti, gli occhi di Zuri si sono ribaltati e il cane è svenuto. Portato di corsa al pronto soccorso, dopo due ore era in perfetta forma. Ma al proprietario, che già aveva speso centinaia di dollari per preparare la sua casa per l’adozione di Zuri, il salvataggio è costato 600 dollari.  

 

cuccioli di cane 3

«Dopo aver pagato quel conto, ho pensato, devo trovare un veterinario che non sia così costoso», ha detto. «Ed era costoso perché si trattava di un'emergenza, o tutti gli appuntamenti dal veterinario sono così? Non ho fatto ricerche su quanto costano gli appuntamenti dal veterinario di emergenza. E poi ho dovuto cercare come sbarazzarmi delle api nel giardino».

 

L'alto costo di tali cure non è raro per le persone che hanno adottato animali domestici durante la pandemia, ha affermato Rebecca Axelrad, che gestisce l'organizzazione no profit Buddy's Healing Paws, che raccoglie fondi per aiutare a pagare le cure veterinarie di emergenza.

 

cuccioli di cane 2

I proprietari di cani possono preventivare i costi in anticipo per cibo e giocattoli e le normali spese veterinarie, ma è più difficile per le spese mediche di emergenza.

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)