quarta mafia foggia colonnello michele miulli

È ORA DI FARE IL CULO ALLA “QUARTA MAFIA” – LA DENUNCIA DEL COLONNELLO MICHELE MIULLI, COMANDATE DEI CARABINIERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA: “QUESTO TERRITORIO PER TROPPI ANNI È STATO AVVOLTO IN UN CONO D’OMBRA PER COLPA DELLO STATO E DEI MEDIA. COSÌ È PROSPERATA LA ‘QUARTA MAFIA’, MODERNA, IMPRENDITORIALE, MILITARE” – LA MAXI OPERAZIONE “GAME OVER” HA PORTATO ALL’ARRESTO DI 82 PERSONE DELLA ‘SOCIETÀ FOGGIANA’: “È UN’ORGANIZZAZIONE MAFIOSA CON UNA STRUTTURA BASATA SUL FAMILISMO E CON EQUILIBRI FLUIDI, UTILI A TESSERE ALLEANZE CON LE ALTRE MAFIE”

Estratto dell’articolo di Vito Salinaro per “Avvenire”

 

il colonnello Michele Miulli

«La provincia di Foggia per troppi anni è stata avvolta in un cono d’ombra che ha investito ogni livello, a partire da quello mediatico. Una condizione ideale perché una nuova mafia, una quarta mafia, potesse crescere e affermarsi». Preferisce la concretezza alla diplomazia il colonnello Michele Miulli, pugliese di Gioia del Colle, da 11 mesi comandante provinciale dei Carabinieri di una provincia, la Capitanata, tra le più difficili d’Italia.

 

[…] pochi mesi dopo l’insediamento, con i suoi uomini, e sotto il coordinamento della Dda di Bari, ha perfezionato la più imponente operazione antimafia nella storia di questo territorio, denominata “Game over”, conclusa, poche settimane fa, con l’arresto di 82 persone: vertici, soldati e vedette della “Società foggiana”, la quarta mafia appunto.

 

Colonnello, cosa intende per “cono d’ombra”?

operazione game over contro la quarta mafia a foggia

Nella conferenza stampa dell’operazione “Game over”, il procuratore distrettuale Antimafia di Bari, Roberto Rossi, ha parlato di una colpevole sottovalutazione del fenomeno mafioso, in questo territorio, da parte dello Stato. Credo siano parole condivisibili alle quali mi permetto di aggiungere un’altra considerazione. Anche i media nazionali non hanno dato al problema il giusto rilievo. Questa “assenza” non ci semplifica le cose.

 

Che cos’è la Società foggiana?

È un’organizzazione mafiosa priva di un vertice aggregante ma che ha una struttura interna compatta, basata sul familismo. Funziona su un modello federale, ha equilibri fluidi, utili a tessere alleanze con le altre mafie presenti nel Foggiano, a Cerignola come a Vieste, o a San Severo.

operazione game over a foggia

 

È una mafia relativamente giovane, il suo primo riconoscimento risale al 1994 con il famoso maxi-processo Panunzio a 67 imputati. Ma, pur se giovane, è un’organizzazione evoluta, con spiccate capacità imprenditoriali, che fa un uso della forza spregiudicato, persino spettacolare. E che reinveste i profitti in attività imprenditoriali.

 

Perché “Game over” è una pietra miliare contro la quarta mafia?

operazione game over a foggia

Intanto per il numero delle persone coinvolte, poi perché abbiamo preso i capi dell’organizzazione delle tre storiche “batterie” che costituiscono la Società foggiana. Inoltre, perché è stato disvelato un sistema per la gestione monopolistica del traffico di cocaina, in analogia con quanto accade per le estorsioni, i due pilastri della Società foggiana. Ma il curriculum è ricco anche di omicidi, rapine, furti di autovetture finalizzati al riciclaggio, fino agli assalti ai furgoni portavalori che hanno un impatto quasi scenografico.

 

Cioè?

il colonnello Michele Miulli

Sono vere e proprie azioni militari condotte da commando organizzati, esportate pure fuori dalla Puglia.

 

Perché si arriva a uccidere?

Si arriva ad uccidere quando saltano gli equilibri tra organizzazioni criminali diverse.

 

A proposito di equilibri, l’operazione “Game over” dimostra proprio che prima delle ambizioni personali vengono gli affari. Non è così?

Confermo. Queste tre batterie della Società foggiana, nonostante fossero in conflitto, hanno raggiunto un accordo con cui è stato costituito un “assetto multipartecipativo” del traffico di droga per condividere e spartire i profitti. È un’assoluta novità rispetto alle altre mafie, perché nessun’altra organizzazione mafiosa gestisce il traffico di stupefacenti in modo unitario. Il controllo del territorio passa quasi in secondo piano a vantaggio di equilibri economici.

operazione game over foggia 1

 

[…]

 

Qual è stato lo spartiacque tra il “cono d’ombra” e la presa di coscienza, almeno a livello istituzionale, di un fenomeno così radicato?

Senza dubbio la strage di San Marco in Lamis del 9 agosto 2017, in cui ci furono 4 morti, tra cui due vittime innocenti, i fratelli Luciani, due agricoltori uccisi perché testimoni di un agguato. Questo accese un faro sulla brutalità della mafia foggiana. Da allora la pressione dello Stato si è fatta serrata. Si sono susseguiti indagini, arresti, condanne, interdittive antimafia, fino allo scioglimento di più consigli comunali.

 

La “Società” ha collegamenti con altre mafie?

operazione game over foggia 2

La nascita della mafia foggiana si deve proprio ad un’intesa con il boss camorristico Raffaele Cutolo. Il riferimento è all’incontro del gennaio 1979 all’Hotel Florio, sulla strada che collega Foggia a San Severo, che diede vita alla Nuova camorra pugliese. Poi, dopo una serie di vicissitudini, e dopo la creazione della Sacra corona unita, nata nelle carceri italiane, si registrarono guerre di mafia che hanno portato la Società foggiana ad affrancarsi dai legami con la camorra. Più recentemente sono documentate intese con la ‘ndrangheta e con organizzazioni estere, come la mafia albanese. […]

il colonnello Michele Miulli operazione game over foggia 7operazione game over foggia 3

 

operazione game over foggia 4

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO