
È MORTO A 88 ANNI RONNIE RONDELL JR, LO STUNTMAN CHE BRUCIAVA NELLA COPERTINA DEL DISCO “WISH YOU WERE HERE”, DEI PINK FLOYD – NATO A HOLLYWOOD, FIN DA RAGAZZINO HA FREQUENTATO GLI STUDIOS: DOPO UN’ESPERIENZA IN MARINA, INIZIÒ A ESSERE CHIAMATO DALLE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE – POI, NEL 1974, L’ESPERIENZA CON IL GRUPPO BRITANNICO: PER IL CELEBRE SCATTO DELLA STRETTA DI MANO, RONDELL INDOSSÒ UNA TUTA PROTETTIVA SUL VOLTO, COPERTA DA UNA PARRUCA, E FU DATO ALLE FIAMME PIÙ VOLTE. AL PRIMO TENTATIVO, PERÒ…
Estratto da https://tg24.sky.it/
la copertina di wish you were here dei pink floyd con ronnie rondell jr in fiamme
Ronnie Rondell Jr., celebre stuntman e volto immortalato nella copertina dell’album Wish You Were Here dei Pink Floyd (in cui compare nelle iconiche immagini che lo vedono avvolto dalle fiamme), è morto all’età di 88 anni in una casa di riposo a Osage Beach, nel Missouri, negli Stati Uniti d’America.
La notizia, diffusa dall’Hollywood Reporter, ha riportato l’attenzione su un artista che, pur restando dietro le quinte, ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo.
È un addio a colui che bruciò per la storia del rock. Una morte che chiude un’epoca. Secondo un necrologio online ripreso dal sopracitato THR, lo stuntman e attore di Hollywood si è spento lo scorso 12 agosto in una casa di cura del Missouri, ma la notizia è stata ufficializzata dai media statunitensi solo nelle scorse ore.
[…] Nato a Hollywood il 10 febbraio 1937, Rondell Jr. crebbe frequentando i set cinematografici grazie al padre, che lo portava spesso a osservare da vicino il lavoro degli stuntman.
Sin da giovane mostrò talento nella ginnastica e nei tuffi alla North Hollywood High School. Successivamente entrò nella Marina degli Stati Uniti, specializzandosi in immersioni subacquee e operazioni di sminamento. Terminato il servizio militare, intraprese un periodo come operaio nel settore edile, prima di avvicinarsi progressivamente al mondo del cinema.
la copertina di wish you were here dei pink floyd con ronnie rondell jr in fiamme
[…] Dopo alcune apparizioni marginali come comparsa, iniziò la vera carriera da stuntman, durata decenni. Il suo lavoro lo portò a partecipare a produzioni iconiche come Arma letale, Thelma e Louise e Star Trek. In televisione, tra il 1975 e il 1978, sostituì Robert Blake nella serie Baretta trasmessa dalla Abc.
Fu inoltre coordinatore degli stunt in serie di grande successo, tra cui The Rookies, S.W.A.T., Charlie’s Angels, Fantasy Island, Dynasty, Vegas, Hart to Hart e T.J. Hooker. Anche se si era ufficialmente ritirato nel 2000, tornò per un’ultima spettacolare sequenza in auto in Matrix Reloaded nel 2003.
[…] Tra i lavori più affascinanti di Storm Thorgerson spicca senza dubbio la copertina di Wish You Were Here, nono album dei Pink Floyd pubblicato il 12 settembre 1975. Un disco che ruota intorno al tema dell’assenza e al ricordo di Syd Barrett, ormai lontano dalla band.
Thorgerson trascorse l’intero 1974 in tour con il gruppo, condividendo riflessioni sul senso della perdita e dell’alienazione. La prima idea grafica si ispirava al packaging di Country Life dei Roxy Music, venduto avvolto in una busta di cellophane verde. Per Wish You Were Here si pensò a una confezione in plastica nera, così da rendere “assente” perfino la copertina. L’idea però non convinse l’etichetta americana.
[…] I contenuti del disco, tra ironia e critica alle logiche di profitto che dominano anche l’industria musicale, trovarono una perfetta rappresentazione nell’immagine della stretta di mano.
Nel vinile, il gesto si tradusse in mani meccaniche che si incrociano; nella copertina, invece, prese vita in una scena concreta, realizzata negli studi cinematografici della Warner Bros di Burbank, allora noti come The Burbank Studios. Due uomini in abiti da businessman, impersonati dagli stuntman Danny Rogers e dal compianto Ronnie Rondell, si stringono la mano mentre uno dei due prende fuoco.
prove per la copertina di wish you were here dei pink floyd con ronnie rondell jr in fiamme
[…] Per ottenere la fotografia, Rondell indossò una tuta protettiva sul volto, coperta da una parrucca, e fu dato alle fiamme più volte. Al primo tentativo, però, un improvviso colpo di vento spinse il fuoco verso di lui, bruciandogli i baffi e parte del viso.
In seguito si scambiò di posto con Rogers, e l’immagine finale venne capovolta. “Direi basta, per oggi ho finito!”, aveva commentato con ironia […] al termine della sessione. Il risultato fu una delle foto più potenti nella storia del rock, capace di trasformare in icona il concetto di “bruciarsi”, termine usato anche dai musicisti in riferimento ai diritti d’autore.
[…] Wish You Were Here raggiunse rapidamente lo status di capolavoro: vendette 20 milioni di copie, conquistando la vetta delle classifiche in Inghilterra e negli Stati Uniti.
[…] La fotografia di Ronnie Rondell Jr. in fiamme, destinata a diventare un simbolo assoluto della musica degli anni Settanta, continua a rappresentare il legame tra arte visiva e rock. E se l’uomo dietro quella scena se n’è andato il 12 agosto 2025, lasciando la moglie Mary e un figlio, l’immagine che lo ha reso immortale resta scolpita nella memoria collettiva.
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