
“È MORTO GIORGIO ARMANI. È MORTA LA MODA” - NATALIA ASPESI PIANGE LA SCOMPARSA DELLO STILISTA 91ENNE: “ORMAI TUTTI I GRANDI RICCHISSIMI STILISTI SONO MORTI E I LORO NOMI SONO DEI LOGHI IN MANO A AZIENDE DAI NOMI CELEBRI. NON C'È PIÙ CHANEL, NÉ YVES SAINT LAURENT NÉ ALTRI, EPPURE, BENCHÉ MORTI, SE VOGLIO UNO CHANEL ME LO POSSO COMPRARE. SONO DIVENTATI NOMI QUALSIASI, "LO CHANEL" È UN MODO DI VESTIRSI. FORSE GIORGIO ARMANI AL SUO NOME CI TENEVA E AVREBBE VOLUTO CHE SCOMPARISSE ASSIEME A LUI. MA SAREBBE UN PECCATO, QUASI UNA BESTEMMIA" - IL RICORDO DEL PRIMO INCONTRO: "NEL 1975 COSÌ PIENO DI PAURA E…”
Estratto dell’articolo di Natalia Aspesi per “la Repubblica”
È morto Giorgio Armani. È morta la moda. La moda è morta prima che l'uomo che l'ha inventata dicesse a sé e al mondo: basta, sono stanco.
Io ho un pensiero che mi addolora. Non lo sentivo da anni, eppure mi è arrivata una decina di giorni fa una sua lettera in cui mi ringraziava per avergli ricordato i suoi inizi in poche righe in occasione del suo 91esimo compleanno. Ho il dolore di non avergli risposto, ogni volta dimenticandomi, quasi, di lui. Me ne è rimasto, da oggi, anche il rimorso di una lettera mai scritta, un dolore in più.
Io c'ero quando lui, ignoto, mi ricevette nella sua due locali in corso Venezia col suo compagno e una giovane segretaria, Irene: così bello, così pieno di paura, e quel peccato che lo univa al suo compagno Sergio Galeotti, e che non ha mai, in tempi di massimo disordine, voluto dire chiaramente. Era il 1975 […]
Nel 1982 Giorgio Armani comparve sulla copertina di Time […] ad Armani era bastata una giacca per iniziare la sua trionfale carriera e cambiare l'immagine della moda, quindi della strada.
giorgio armani prive haute couture
Era una giacca nuovissima che non aveva a che fare con la pesantezza maschile, una giacca che andava incontro al bisogno delle donne di liberarsi dall'antica soggezione agli uomini: ed era fatta per vestire la nuova autorevolezza delle donne che stava sfiorando il femminismo.
Io andai a Pechino con Lietta Tornabuoni vestita con la mia amatissima giacca Armani. Tutte le altre signore (eravamo solo signore, perché era un modo facile di andare invitati da Brera) erano abbigliate Armani, con giacche all'ultima moda e tutte uguali: si dissero tra loro che erano i cinesi ad aver tutti la stessa giacca, dimenticandosi della loro.
cate blanchett, giorio armani e julia roberts
[…]
Giorgio Armani intanto diventava il numero uno e batteva anche le firme francesi. In un momento di crisi politica e ammazzamenti (nel 1978 le Brigate rosse avevano rapito e ucciso, con i suoi cinque agenti, il presidente della Dc Aldo Moro), aveva fatto in modo che diventasse importante la giornalista di moda, che adesso viaggiava in business ed era sempre impegnata ad andare a feste stupendissime in cui apparivano anche le grandi dive.
Ma Armani i party li faceva soprattutto a New York, dove aveva il suo appartamento. Ne aveva tante, di case sue: ricordo la grande residenza a Pantelleria, un paio di ville a Saint Moritz, almeno un paio nei Caraibi, una vecchia villa a Forte dei Marmi e poi molte altre magioni. Allo stilista piacevano moltissimo anche le barche che, nel suo caso, erano delle navi arredate — purtroppo — con i mobili curati dall'Armani stesso, con stupefacenti angoli aguzzi inadatti alle onde in tempesta.
Lui lascia, pare, 12 miliardi da dividere tra i suoi eredi, la sorella Rosanna e il di lei figlio, almeno due nipoti e poi l'uomo che gli è stato vicino negli ultimi quarant'anni, il nostro amico Leo Dell'Orco.
Chissà se ci saranno i "Giorgio Armani", come si fa adesso. Bisogna dirlo, ormai tutti i grandi ricchissimi stilisti sono morti e i loro nomi sono dei loghi in mano a aziende dai nomi celebri. Non c'è più Chanel, né Yves Saint Laurent né altri, eppure, benché morti, se voglio uno Chanel me lo posso comprare. Sono diventati nomi qualsiasi, "lo chanel" è un modo di vestirsi.
giorgio armani e la giacca destrutturata
Chissà chi indosserà miliardi di magliette col suo nome e i magnifici abiti da sera, magari in Cina o tra i nuovi ricchi, ad esempio, della Cambogia. Forse Giorgio Armani al suo nome ci teneva e avrebbe voluto che scomparisse assieme a lui. Ma sarebbe un peccato, quasi una bestemmia. Di Giorgio Armani ne vogliamo vedere molti, tanti, ovunque.
greige by giorgio armani 2
natalia aspesi 8
natalia aspesi 9
emporio armani 1