
È TORNATO IL TERRORISMO ISLAMICO - IL 35ENNE CHE HA COMPIUTO L'ATTENTATO ALLA SINAGOGA DI MANCHESTER SI CHIAMAVA JIHAD AL-SHAMIE (NOMEN OMEN), AVEVA ORIGINI SIRIANE MA ERA CRESCIUTO IN INGHILTERRA. NELL'ATTACCO, AVVENUTO NEL GIORNO DELLO YOM KIPPUR, SONO MORTE DUE PERSONE (ANCHE L'ATTENTATORE E' STATO UCCISO) - L'UOMO HA PRIMA INVESTITO I FEDELI CON LA MACCHINA POI È SCESO E SI E' SCAGLIATO CONTRO I PASSANTI COLPENDOLI CON IL COLTELLO - IL RABBINO HA CHIUSO LA PORTA DELLA SINAGOGA, IMPEDENDO CHE AL-SHAMIE, CHE INDOSSAVA UNA CINTURA ESPLOSIVA FINTA, POTESSE COMPIERE UNA STRAGE ALL'INTERNO DEL TEMPIO - CON LE TENSIONI E LE MIGLIAIA DI MORTI A GAZA, SAREMO COSTRETTI AD ASSISTERE UNA RECRUDESCENZA DEL TERRORISMO ISLAMICO IN EUROPA? NON E' CERTO, E' SICURO...
ATTACCO ALLA SINAGOGA A YOM KIPPUR DUE MORTI A MANCHESTER: TERRORISMO
Estratto dell'articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
Già ieri mattina anche a Londra si incrociavano famigliole ebraiche con la kippah in testa dirette verso le sinagoghe per celebrare lo Yom Kippur: ma quella che è la festa più importante del calendario israelita si è trasformata a Manchester in una giornata di terrore e sangue.
Un uomo si è lanciato a bordo di un’auto alle 9.30 del mattino contro la sinagoga di Heaton Park, nel Nord della città, che in quel momento era gremita di fedeli: dopo aver investito diverse persone, si è scagliato con un coltello contro altre e, dopo aver ignorato gli altolà dei poliziotti di guardia, è stato abbattuto a colpi di pistola. Prima di cadere, però, era riuscito a uccidere due persone e a ferirne gravemente altre quattro. La polizia ha poi riferito che l’attentatore era un 35enne cittadino britannico di origini siriane.
attentato sinagoga di manchester
Le immagini diffuse del terrorista mostrano un uomo calvo, con una barba tipica degli islamici, e attorno alla vita quella che appariva come una cintura esplosiva: sul posto sono rapidamente accorsi gli artificieri che urlavano alla folla «Via! Via! Ha una bomba!». Tuttavia la polizia ha poi fatto sapere che la cintura «non era attivabile». Nelle ore successive, due persone sono state arrestate a pochi isolati di distanza.
Il primo ministro Keir Starmer ha interrotto il vertice di Copenaghen, dove si trovava con gli altri capi di governo europei, per rientrare precipitosamente a Londra e presiedere una riunione del Cobra, il comitato per le situazioni di emergenza: il fatto che l’attacco sia avvenuto nel giorno dello Yom Kippur, ha detto, «lo rende ancora più orrendo» e ha ordinato l’immediato rafforzamento delle misure di sicurezza attorno alle sinagoghe britanniche. In serata Starmer, assieme alla moglie Victoria, che è ebrea, è andato in visita a una sinagoga a Londra.
attentato sinagoga di manchester
Purtroppo, un attentato del genere non arriva come una sorpresa. La guerra a Gaza ha provocato il dilagare dell’anti-semitismo in Gran Bretagna: alle marce pro pal a Londra, dove vengono regolarmente scanditi slogan filo Hamas e inneggianti alla distruzione di Israele, si è accompagnato un aumento esponenziale degli attacchi antiebraici.
L’anno scorso ci sono stati 3.282 crimini antisemiti rispetto ai 1.543 dell’anno precedente e 121 assalti su 10 mila abitanti, con un aumento del vandalismo del 246 per cento e un incremento del 465 per cento dei casi di ostilità nelle università. Spesso gli ebrei si vedono costretti a nascondere i segni di appartenenza, nel timore di ritorsioni, mentre a Londra, nei mesi scorsi, diverse case appartenenti a famiglie israelite sono state imbrattate con vernice rossa. [...]
MANCHESTER, ASSALTO ALLA SINAGOGA: TRE MORTI
Estratto dell'articolo di Miriam Tagini per “la Stampa”
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Sei minuti. Tanto è bastato per trasformare la mattina più sacra del calendario ebraico in un incubo. Alla sinagoga Heaton Park Hebrew Congregation di Manchester, gremita di fedeli per lo Yom Kippur, il giorno più santo e solenne dell'anno ebraico, il silenzio della preghiera si è spezzato con un boato improvviso e urla disperate. Un'auto lanciata a tutta velocità contro i cancelli della sinagoga.
Poi un uomo vestito di nero, con un coltello in mano, un giubbotto che sembrava antiproiettile e, secondo alcuni testimoni, una cintura esplosiva (poi risultata finta). La sequenza è stata rapida e brutale: dopo aver travolto la guardia all'ingresso con l'auto, l'uomo è sceso dal veicolo e, armato di coltello, ha colpito ripetutamente la sua prima vittima, già a terra, per poi rivolgere la stessa violenza contro altri presenti all'esterno di quel luogo di culto.
attentato sinagoga di manchester 1
Il bilancio provvisorio è di due morti, membri della comunità ebraica, e quattro feriti in gravi condizioni. L'uomo ha anche tentato di forzare l'ingresso della sinagoga, colpendo con la lama i vetri e cercando di aprire le porte dietro le quali centinaia di fedeli erano raccolti in preghiera.
Il fatto che le porte fossero state chiuse dall'interno ha impedito una strage di dimensioni ancora più drammatiche. L'aggressore è stato fermato pochi minuti dopo dalla polizia ed è stato ucciso durante un conflitto a fuoco. Si chiamava Jihad Al-Shamie, 35 anni, britannico di origini siriane, hanno riferito le forze dell'ordine. Nessuna segnalazione a suo carico mai ricevuta nel programma nazionale antiterrorismo. «Un attacco terroristico». Così lo ha definito Laurence Taylor, capo del servizio antiterrorismo del Regno Unito, che ha confermato che «sarà seguita ogni pista investigativa» e che sono stati effettuati altri tre arresti.
accoltellamento fuori una sinagoga a manchester 2
Sul corpo dell'uomo sarebbero stati trovati «oggetti sospetti», tanto da richiedere l'intervento degli artificieri. Il premier Keir Starmer ha condannato con fermezza l'attacco, rientrando d'urgenza da un vertice europeo a Copenaghen per presiedere la riunione del comitato di crisi. [...]
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