shmuel peleg nonno eitan

EITAN TORNA NELLA SUA VERA CASA: L’ITALIA! - LA CORTE SUPREMA ISRAELIANA HA STABILITO CHE IL BAMBINO, UNICO SOPRAVVISSUTO ALLA STRAGE DEL MOTTARONE, DEBBA TORNARE ENTRO IL 12 DICEMBRE DALLA ZIA PATERNA A TRAVACÒ SICCOMARIO, IN PROVINCIA DI PAVIA - RESPINTO IL RICORSO DEL NONNO MATERNO, SHMUEL PELEG, E DEL SUO COMPLICE GABRIEL ALON ABUTBUL (CHE NEL FRATTEMPO È STATO SCARCERATO)

Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

nonno di eitan

 

Eitan Biran tornerà in Italia entro il 12 dicembre.

 

La Corte Suprema israeliana ha messo la parola fine alla vicenda. Il piccolo, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, tornerà a casa della zia paterna Aya Biran a Travacò Siccomario, in provincia di Pavia.

 

eitan

Il paesino in cui venne sequestrato poco più di due mesi fa dal nonno materno Shmuel Peleg e dal suo complice, l'ex militare Gabriel Alon Abutbul.

 

Quest' ultimo ieri è stato scarcerato a Cipro dove era detenuto con l'accusa di aver partecipato al rapimento di Eitan.

 

la famiglia di eitan 4

I giudici di Gerusalemme con una sentenza a lungo attesa hanno respinto il ricorso del nonno Peleg.

 

Per l'uomo la magistratura italiana ha spiccato un mandato di cattura internazionale.

 

zia paterna eitan

 

 

LA SENTENZA

Il giudice Alex Stein ha ribadito che in base alla Convenzione dell'Aja - alla quale Israele ha aderito - si è trattato di «un rapimento» verso cui la Carta internazionale prevede «tolleranza zero» e che impone «la restituzione immediata» ai tutori.

 

Quindi ha smontato uno dei cardini dei legali di Peleg, ovvero che la casa di Eitan sia Israele.

 

Al contrario, ha stabilito che è indiscutibile che «il luogo normale di vita del minore sia in Italia dove ha trascorso quasi tutta la sua esistenza».

 

Se poi c'è terreno giuridico per discutere del «bene» del minore, il luogo deputato a farlo - per il giudice - non è Israele bensì l'Italia.

Schmuel Peleg entra in tribunale

 

Così come tocca alle «autorità giudiziarie italiane» stabilire se ascoltare il minore «nel processo di adozione o in un altro processo che riguardi il suo bene».

 

Infine, il giudice Stein ha sottolineato che il nonno materno non ha provato, nel suo ricorso alla Corte, che il ritorno di Eitan in Italia «rischia di provocare» al minore «danni mentali e fisici significativi».

 

Aja Biran 3

Per questo ha disposto il ritorno del piccolo a casa della zia paterna Aya Biran, come stabilito dalle 2 precedenti sentenze del Tribunale della famiglia e della Corte distrettuale di Tel Aviv. Ha poi condannato nonno Peleg, come le volte scorse, al pagamento delle spese processuali: 25 mila shekel, pari a 7 mila euro.

 

LE REAZIONI

gali peleg

Una decisione «legalmente, moralmente e umanamente corretta», l'hanno salutata Shmuel Moran e Avi Chimi legali di Aya Biran, affidataria del minore. «Eitan - hanno detto - potrà ora tornare alla sua famiglia in Italia, compresi i suoi nonni, i genitori del suo defunto padre, e a tutte le strutture da cui è stato tolto: mediche, psicologiche ed educative».

 

SHMUEL PELEG NONNO EITAN

E si sono augurati che i Peleg «in considerazione delle loro azioni e delle conseguenze penali delle loro azioni» sapranno «fermare le battaglie legali». Un appello, tuttavia, destinato, a quanto sembra, a cadere nel vuoto. La prima reazione dei Peleg ha infatti ribadito che la battaglia per riportare Eitan in Israele continuerà «con ogni modo legale».

 

«Lo Stato di Israele - hanno denunciato - ha rinunciato oggi ad un bambino ebreo, suo cittadino indifeso, senza che la sua voce venisse ascoltata, per farlo vivere in terra straniera lontano dalle sue radici, dalla sua famiglia amata, da dove sono sepolti i suoi genitori e suo fratello minore. Facciamo appello alle autorità italiane per riesaminare l'affidamento».

 

EITAN CON I NONNI

La conclusione della vicenda di Eitan non chiude ovviamente la parte giudiziaria che riguarda il nonno. Su di lui pende il mandato d'arresto internazionale della Procura di Pavia che Israele deve esaminare nei prossimi giorni e che può portare alla sua estradizione in Italia.

 

Diversa, per ora, la sorte del suo «complice» nel rapimento di Eitan, l'israeliano Gabriel Alon Abutbul che fece da autista nella fuga verso la Svizzera da dove partì l'aereo privato per Tel Aviv. Arrestato il 25 novembre a Cipro - dove risiede - è stato scarcerato dai giudici isolani con obbligo di firma.

Etty Peleg, la nonna materna di eitanla famiglia di eitan 3SHMUEL E TAL PELEGi genitori di eitanil piccolo eitanla famiglia di eitan 1la famiglia di eitan 2Shmuel Peleg, nonno di Eitan Biran, la famiglia di eitan 5striscioni per eitanSHMUEL PELEG EITAN

Ultimi Dagoreport

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!