conclave

EXTRA OMNES, FUORI TUTTI! GLI OCCHI DEL MONDO SONO SULLA CAPPELLA SISTINA DOVE 133 CARDINALI SONO CHIAMATI A DECIDERE CHI SARÀ IL PROSSIMO PAPA – DOPO CHE PIETRO PAROLIN HA DATO IL VIA ALLA PREGHIERA NELLA CAPPELLA PAOLINA, I PORPORATI, IN FILA PER DUE E INTONANDO I CANTI GREGORIANI E LE LITANIE DEI SANTI, SI SONO DIRETTI IN PROCESSIONE SOTTO IL GIUDIZIO UNIVERSALE DI MICHELANGELO – DOPO I GIURAMENTI, E' STATO PRONUNCIATO L'EXTRA OMNES - LA PRIMA FUMATA E' ATTESA POCO DOPO LE 19 - PERCHÉ IL CONCLAVE CI TIENE INCOLLATI A UN EVENTO CHE SEMBRA LONTANO ANNI LUCE DALLA REALTÀ ODIERNA... - VIDEO

 

CONCLAVE, CARD. PAROLIN PRIMO A GIURARE. KOOVAKAD L'ULTIMO

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 1

(askanews) - E' il cardinale Pietro Parolin il primo a prestare giuramento nella Cappella Sistina per l'inizio del Conclave mentre George Jacob Koovakad è l'ultimo a chiudere la lista, prima dell'Extra Omnes. I singoli Cardinali elettori, secondo l'ordine di precedenza, prestano il giuramento con la seguente formula: Et ego N., Cardinális N., spóndeo, vóveo ac iuro. Sic me Deus ádiuvet et haec Sancta Dei Evangélia, quae manu mea tango.

CARDINALI IN SISTINA, INNI, PREGHIERE E GIURAMENTO IN LATINO

(ANSA) - E' il latino la lingua parlata nella Cappella Sistina: inni, preghiere e giuramento, prima dell'avvio del conclave, sono pronunciate nella antica lingua della Chiesa. Come anche sarà in latino la formula finale dell'Extra Omnes.

giuramento dei cardinali - conclave

 

I CARDINALI NELLA SISTINA, GIURANO FEDELTÀ E SEGRETEZZA

(ANSA) -  I cardinali, prima di cominciare i lavori del conclave, giurano prima tutti insieme e poi singolarmente. Giurano davanti a Dio di essere fedeli al loro compito in caso di elezione a Papa e giurano anche segretezza sui lavori del conclave. A leggere il giuramento, a nome di tutti, è il cardinale Pietro Parolin che presiede il conclave. 

 

I CARDINALI ELETTORI ENTRANO NELLA CAPPELLA SISTINA

(ANSA) - I cardinali elettori stanno entrando nella cappella Sistina, dove a breve prenderà il via ufficialmente il conclave per l'elezione del 267° Papa. Una volta varcato l'ingresso, i cardinali raggiungeranno le loro postazioni, sulle quali è già pronta la dotazione per procedere alle votazioni. I tavoli ricoperti con drappi rossi e tovaglie marroni sono disposti lungo tutta la Sistina in quattro file, un po' sfalsate, due a destra e due a sinistra.

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 3

 

Al termine si procederà al giuramento, che si concluderà con il tradizionale 'extra omnes' e la chiusura delle porte della Sistina.

 

Il cardinale bosniaco Vinko Puljic, arcivescovo emerito di Sarajevo, fino ai giorni scorsi in dubbio per malattia sulla partecipazione al conclave e poi su un possibile voto da Casa Santa Marta, è presente fra i porporati elettori che si sono riuniti nella Cappella Paolina e poi hanno sfilato in processione verso la Sistina. Tutti i 133 elettori che partecipano a questo conclave voteranno quindi dalla Sistina. Puljic, che compirà 80 anni il prossimo 8 settembre, fu creato cardinale il 26 novembre 1994 da papa Giovanni Paolo II.

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 2

 

AL VIA LE LITANIE DEI SANTI, ACCOMPAGNANO LA PROCESSIONE

(ANSA) - La processione dei cardinali, dalla Cappella Paolina alla Sistina, è accompagnata dalle litanie dei santi, una novantina di invocazioni a santi e martiri per chiedere la protezione sui lavori del conclave.

 

CONCLAVE: CARD.PULJIC SARÀ NELLA SISTINA, I 133 TUTTI PRESENTI

(ANSA) - Il cardinale bosniaco Vinko Puljic, arcivescovo emerito di Sarajevo, fino ai giorni scorsi in dubbio per malattia sulla partecipazione al Conclave e poi su un possibile voto da Casa Santa Marta, è presente fra i porporati elettori che si sono riuniti nella Cappella Paolina e poi sfilano in processione verso la Sistina. Tutti i 133 elettori che partecipano a questo Conclave voteranno quindi dalla Sistina. Puljic, che compirà 80 anni il prossimo 8 settembre, fu creato cardinale il 26 novembre 1994 da papa Giovanni Paolo II.

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 6

 

I CARDINALI ELETTORI ENTRANO NELLA CAPPELLA SISTINA

(ANSA) I cardinali elettori stanno entrando nella cappella Sistina, dove a breve prenderà il via ufficialmente il conclave per l'elezione del 267° Papa. Una volta varcato l'ingresso, i cardinali raggiungeranno le loro postazioni, sulle quali è già pronta la dotazione per procedere alle votazioni.

 

I tavoli ricoperti con drappi rossi e tovaglie marroni sono disposti lungo tutta la Sistina in quattro file, un po' sfalsate, due a destra e due a sinistra. Al termine si procederà al giuramento, che si concluderà con il tradizionale 'extra omnes' e la chiusura delle porte della Sistina.

 

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 7

AL VIA LA PROCESSIONE, CARDINALI VERSO LA CAPPELLA SISTINA

(ANSA) - I cardinali elettori si stanno muovendo in processione verso la cappella Sistina dove a breve comincerà ufficialmente il conclave per l'elezione del 267esimo Papa. Dopo aver lasciato Casa Santa Marta, i porporati hanno raggiunto la Cappella Paolina per un ultimo momento di preghiera prima dell'extra omnes. Da qui si stanno muovendo verso la Sistina.

 

IL CARDINALE PAROLIN DÀ IL VIA ALLA PREGHIERA NELLA PAOLINA

(ANSA) - Il cardinale che presiede il conclave, Pietro Parolin, dà il via alla preghiera nella Cappella Paolina. Tutta la funzione si svolge in lingua latina e al termine i cardinali andranno in processione verso la Sistina.

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 9

 

PERCHÉ IL CONCLAVE CI TOCCA NEL PROFONDO IN UNA SOCIETÀ IN CUI SIAMO SOLO SPETTATORI

Estratto dell'articolo di Vito Mancuso per “La Stampa”

[...] Questa attenzione dei media e delle persone verso un fatto eminentemente religioso quale l’elezione del nuovo Papa ribadisce anzitutto il fatto che tale elezione non è solo un fatto religioso ma anche politico.

 

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 8

Nulla di nuovo, è sempre stato così nella nostra storia, per lo meno a partire dal IV secolo, per la precisione dal 380, l’anno in cui l’imperatore Teodosio fece del cristianesimo la religione ufficiale dell’Impero romano vietandone ogni altra. Sempre, quando si eleggeva il nuovo Papa, il potere si faceva attento, e Imperatori e Re «scendevano in campo» (per riprendere questa celebre espressione della storia recente della politica italiana) e talora lo facevano così pesantemente da dare origine a una serie di scontri con il potere ecclesiastico ricordati dalla storiografia come “lotta per le investiture”.

 

La differenza rispetto al passato è che allora i Papi scendevano in campo a loro volta nelle faccende politiche e dicevano la loro non senza incidere e talora decidere, mentre oggi non mi risulta che il Romano Pontefice abbia un peso significativo neppure per l’elezione del sindaco di Roma, figuriamoci sul resto.

matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 3

 

Rimane comunque il fatto che ancora adesso ai potenti della politica del mondo intero interessa chi sarà la guida della Chiesa, e questo perché avvertono che un certo tipo di potere la Chiesa ancora l’esercita, quindi l’elezione del nuovo Papa, nonostante il declino del cristianesimo, oltre a essere un evento religioso è anche, com’è sempre stata, un evento politico di livello mondiale.

 

Ciò che invece è peculiare dei nostri giorni è, per la comunicazione mai così pervasiva, la spettacolarità. Il che mi porta a rinnovare la domanda: l’attenzione mediatica al Conclave è attenzione per la cosa in sé o per la sua dimensione spettacolare?

pietro parolin nella cappella sistina per il conclave

 

Noi esseri umani siamo strutturalmente definibili come spettatori, siamo “homo spectator”: solo così si spiegano i riti, religiosi e laici, quali celebrazioni, processioni, teatro, giochi olimpici, giochi delfici, eccetera, fino al prossimo Conclave.

 

Siamo nati per vedere; anzi, per guardare; e quando, guardando, rimaniamo così coinvolti da poter dimenticare o superare l’affanno dell’esistenza anche solo per un momento, ne veniamo catturati in modo irresistibile. Questo vale dovunque e sempre per tutta l’umanità.

 

Feuerbach disse: «L’uomo è ciò che mangia», ma siccome la nostra psiche si nutre perlopiù di immagini (oggi film, sport, serie tv, social) si può ben dire che l’uomo è ciò che guarda. La qualità di ciò che guardiamo costituisce la qualità del nostro essere.

i cardinali entrano nella cappella sistina per il conclave 10

 

Nessuna società è stata così dominata dalla spettacolarità come la nostra, mai l’essere umano è stato così integralmente “homo spectator” come siamo diventati noi che passiamo ore e ore a guardare gli schermi su cui scorrono immagini di ogni tipo, diventate per molti più reali della vita reale.

 

Le cupe previsioni del filosofo francese Guy Debord che scrisse La società dello spettacolo nel 1967 si stanno avverando: «L’intera vita della società si annuncia come un immenso accumulo di spettacoli». Continuava: «Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in una rappresentazione». Mario Vargas Llosa nel 2012 riprese a suo modo queste analisi nel saggio La civiltà dello spettacolo.

cardinali nella cappella sistina per il conclave

 

Ma cosa significa essere homo spectator? Noi non possiamo non essere spettatori, visto che il guardare nutrendoci delle immagini fa parte della nostra natura: ma cosa significa essere “prevalentemente”, o addirittura “solamente”, spettatori?

 

Perché oggi sempre più spesso in una situazione di pericolo, invece di intervenire e soccorrere, si pensa prima di tutto a fare un video e a “postarlo”? Tralascio la risposta e torno all’interesse verso il conclave ribadendo l’interrogativo se l’interesse è per la cosa in sé o per lo storico spettacolo che rappresenta.

cardinali nella cappella sistina per il conclave

 

Questa grande attenzione mediatica al prossimo Conclave e a tutti i riti a esso collegati, dallo Extra omnes allo Habemus papam, mi ha fatto venire in mente il seguente brano evangelico. Gesù ha appena ricevuto alcuni discepoli di Giovanni il Battista che, imprigionato nella fortezza di Macheronte dal re Erode Antipa, gli aveva chiesto tramite i suoi se era lui l’atteso oppure no.

 

cardinali nella cappella sistina per il conclave

Gesù prima risponde rimandando alle sue opere straordinarie, poi si rivolge alla gente lì attorno con queste dure parole verso chi, attratto dalla fama del Battista, era andato a vederlo: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Allora, che cosa siete andati a vedere?».

 

Tre volte Gesù incalza gli uditori sull’identità delle immagini di cui si sono nutriti, come a dire: sì avete visto, ma cosa “realmente” avete visto? Forse oggi rivolgerebbe questa domanda anche alle folle di spettatori che domani guarderanno le fumate della Sistina.

i cardinali giurano prima del conclave alla cappella sistina 3

 

Ma immaginiamo che la rivolga ai cardinali: «Voi che abitate nei palazzi del potere, che cosa state per andare a vedere entrando nella Sistina?». Anche i cardinali sono uomini di questo tempo, anch’essi fanno parte della civiltà dello spettacolo (anche papa Francesco ne faceva parte, altrimenti non sarebbe andato a Che tempo che fa e al Festival di Sanremo). E cosa risponderebbero i cardinali? Cosa in particolare quel cardinale che forse oggi stesso, più probabile tra qualche giorno, sarà il prossimo Papa?

 

I CARDINALI ENTRANO NELLA CAPPELLA SISTINA PER IL CONCLAVE

Non lo so naturalmente, ma credo di sapere che la grande attenzione al Conclave e a quanto gli gira intorno non è generata solo dalla sua spettacolarità. Che per molti sia solo spettacolo e curiosità mondana non vi sono dubbi, ma per altri no, per altri è davvero una questione di fede, in particolare di fede “cattolica”, in questa Chiesa cioè che è sì peccatrice ma rimane pur sempre madre, “Mater Ecclesia”, anzi “Mater et magistra”;

 

I CARDINALI ENTRANO NELLA CAPPELLA SISTINA PER IL CONCLAVE

che è sì umana troppo umana, ma anche “Civitas Dei, Domus Dei”, addirittura “Misticum Corpus Christi”: insomma un incredibile paradosso, espresso nel modo più efficace dall’espressione patristica dei primi secoli “casta meretrix”, prostituta, però anche casta, ossimoro impossibile che meglio di ogni altra immagine sa rendere conto della pedofilia del clero e al contempo della sua santità (quanti preti davvero santi ho conosciuto, quanti ancora ne conosco con le loro mirabili e luminose esistenze-per-gli-altri!).

i cardinali giurano prima del conclave alla cappella sistina 1

 

E poi, se dovessi scommettere, punterei anche sul fatto che anche per alcuni non-cattolici o non-più-cattolici, ma agnostici, atei o di altre religioni, la fumata bianca del giorno dell’elezione non sarà solo spettacolo ma toccherà qualcosa di più profondo: un’emozione, un sentimento, un desiderio, un’aspirazione.

 

CHIUSURA DELLA CAPPELLA SISTINA PER IL CONCLAVE

Per cosa? Credo per quell’orizzonte di senso ultimo che il filosofo Max Horkheimer, uno dei fondatori della Scuola di Francoforte, denominò «nostalgia del totalmente altro» (fu nella memorabile intervista al settimanale tedesco Der Spiegel del 1970 poi pubblicata come libro a sé, con l’espressione “totalmente altro” che proviene dal capolavoro di Rudolf Otto, Il sacro, del 1917, tradotto in italiano nel 1930 da Ernesto Buonaiuti, sacerdote romano, teologo e storico della Chiesa, scomunicato da Pio XI nel 1925 perché modernista, uno dei pochissimi professori universitari in Italia, 12 su 1225, a non prestare giuramento al regime fascista nel 1931 e quindi privato della cattedra).

i cardinali giurano prima del conclave alla cappella sistina 4

 

Concludo ricordando che Guy Debord, non potendo più reggere il senso di prigionia che gli proveniva dalla società dello spettacolo, morì sparandosi un colpo di pistola al cuore. Aveva scritto: «Lo spettacolo è la ricostruzione materiale dell’illusione religiosa».

pierbattista pizzaballa giura prima del conclave nella cappella sistina 1

 

 

 

 

 

 

Il compito della Chiesa oggi, in fondo, non consiste che in questo: mostrare con la vita e con le parole che la religione non è un’illusione. E che c’è un modo di stare sul palcoscenico del mondo che non è riducibile allo spettacolo perché aspira al totalmente altro.

I CARDINALI ENTRANO NELLA CAPPELLA SISTINA PER IL CONCLAVE

pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 7pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 12pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 13pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 9pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 8pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 14pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 15pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 3pierbattista pizzaballa giura prima del conclave nella cappella sistina 2pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 11pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 10pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 5pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 4pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 6pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 1pronunciato l extra omnes nella cappella sistina 2

i cardinali giurano prima del conclave alla cappella sistina 5

matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 4matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 5i cardinali giurano prima del conclave alla cappella sistina 2matteo zuppi giura prima del conclave nella cappella sistina 2

I CARDINALI ENTRANO NELLA CAPPELLA SISTINA PER IL CONCLAVE il giudizio universale nella cappella sistina 2il giudizio universale nella cappella sistina 1

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...