filippo facci tribunale

UNA GIUSTIZIA DI ORDINARIA FOLLIA – FACCI: “DICONO CHE IL COVID STIA PROVOCANDO MOLTI DIVORZI. PER DISCUTERLI IN TRIBUNALE, MAGARI PRENDETEVI UN PO' DI TEMPO” – “VI RACCONTIAMO UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA IN UN QUALSIASI TRIBUNALE LOMBARDO AL TEMPO DEL COVID-19: SOPRATTUTTO PERCHÉ RENDE EVIDENTE CHE CHI HA REDATTO I DECRETI LEGGE NON CONOSCE I TRIBUNALI (MA DOVREBBE CONOSCERLI: DA IMPUTATO)”

 

 

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

FILIPPO FACCI CON SIGARETTA

 

Vi raccontiamo un giorno di ordinaria follia in un qualsiasi tribunale lombardo al tempo del Covid-19: perché se ne parla poco, perché la giustizia è importante, e soprattutto perché rende evidente che chi ha redatto i decreti legge non conosce i tribunali (ma dovrebbe conoscerli: da imputato) e perché tra le difficoltà di tanti lavoratori ci sono anche queste. Sapendo come funzionava prima la macchina giudiziaria, figuratevi adesso. Nomi non ne facciamo e non menzioniamo neppure il tribunale, non perché pensiamo che i giudici in particolare siano cattivi: o forse sì, proprio per questo. Allora. È una causa civile, un divorzio.

divorzio 3

 

tribunale milano

Sappiamo però che l' 8 marzo scorso c' è stato un primo famoso decreto legge (n.11) che tra le altre cose stabiliva che ogni udienza e termine processuale civile veniva rinviata al 15 aprile. Sino a quella data, quindi, tutto fermo. Giudici e avvocati. Ma l' avvocato del marito divorziando fa notificare un atto alla sua (quasi) ex signora l' 11 marzo scorso, cioè già fuori tempo, quando noi lombardi eravamo già asserragliati in casa: evidentemente il marito aveva qualche amico tra gli ufficiali giudiziari, niente di grave.

divorzio 2

 

Poi però sappiamo che è spuntato un altro decreto (n.23) che ha spostato il termine del 15 aprile all' 11 maggio, lunedì scorso. Sino a questo lunedì, cioè, sarebbe stato impossibile fare udienze e depositare atti (la giustizia è fatta di questo) un po' come succede nel periodo estivo dal 31 luglio al 1° settembre, quando la giustizia se ne va accoratamente in vacanza. Per essere ancora più chiari. Se un giudice prima dell' emergenza Covid avesse fissato il 27 marzo come termine per depositare un atto, si era deciso che non doveva più essere depositato il 27 marzo bensì l' 11 maggio. Poi, vabbeh, in mezzo a tutto questo ci sarebbe la chimera delle udienze online: le fanno le maestre con gli studenti, dovrebbero farcela anche i tribunali, magari con strumenti un po' più accorti.

 

FILIPPO FACCI

Ma torniamo al nostro divorzio, a titolo esemplare. Il Tribunale in questione, il 20 marzo, rinvia l' udienza al 13 aprile contando di seguire appunto le abborracciate direttive sulle udienze online: la regola vuole che il giudice si colleghi dal Tribunale e con gli studi degli avvocati coi loro clienti. Facile a dirsi. Rendere l' udienza valida e decente non è sempre facile (problemi di privacy: chiunque potrebbe nascondersi sotto una scrivania a suggerire, come tra l' altro fanno i genitori con i figli che si collegano alle scuole) e infatti nel nostro caso succede che il nostro giudice si spazientisce e decide che no, troppo casino, non si può fare; giudica impraticabile l' udienza online, si va ad aggiornarsi. A quando, a maggio? Ancora online? No, al 30 aprile. Ma come, ancora col casino online? No: il giudice deposita, il 30 marzo, un provvedimento in cui dispone la trattazione «scritta» dell' udienza del 13 maggio.

tribunale

 

Di che si tratta? Queste nuove udienze «a trattazione scritta» comportano il deposito di atti in cui l' avvocato scrive e sintetizza ciò che avrebbe detto in udienza. Questi atti scritti ovviamente devono essere inviati online perché le cancellerie sono irraggiungibili (non ti fanno proprio entrare) e comunque il sistema online è un po' come quello dell' Inps: fa schifo. Vada come vada: il giudice dispone che i due avvocati debbano depositare un' autorizzazione scritta (rinunciando all' udienza orale) entro il 6 maggio, dopodiché dispone che l' avvocato della moglie depositi un atto entro il 9 maggio dove scriverà quello che avrebbe detto in udienza. Non so se avete notato un altro piccolo dettaglio: i termini indicati (entro il 6 maggio per depositare l' autorizzazione, entro il 9 maggio per mettere per iscritto la difesa orale) sono ancora entro il periodo di sospensione indicato dal governo, quello dell' 11 maggio: quindi non si potrebbe fare.Fa niente. Il giudice ha detto così, vedremo di arrangiarci.

 

DIVORZIO ONLINE

Si fa buon viso a cattivissimo gioco e avvocati e clienti - un po' tutti, non solo questi del divorzio - sono anche un po' in balia delle decisioni arbitrarie dei giudici che a loro modo cercano di cavarsela rispetto a decreti scritti coi piedi: ma sono pur sempre loro a decidere. E torniamo a palla sul nostro divorzio. L' avvocato della moglie chiaramente deve far pervenire il suo atto perché altrimenti il giudice avrebbe deciso solo in base a quello scritto dall' avvocato del marito: perciò si attiva, scrive, raccoglie la firma della cliente e cerca di depositare l' atto online. Lo fa, o crede di averlo fatto.

 

divorzio e soldi 2

Ma il giorno dell' udienza «scritta» sul computer dell' avvocato compare una scrittona raggelante: «Errore fatale». Fatale. La cancelleria ha rifiutato l' atto, non l' ha recepito, preso, accettato, sa il cazzo. È una tragedia: il giudice avrebbe giudicato sul divorzio solo in base all' atto del marito. Disastro. L' avvocato della moglie vive in una città lontana dal tribunale e allora piglia la macchina e si sposta fisicamente per far avere l' atto: ma all' ingresso trova i carabinieri che non la fanno entrare. Per il Covid, certo. Ha un appuntamento in cancelleria? «No, ma devo solo». «Non può entrare». L' avvocato cerca di spiegare che c' era una scadenza e deve solo lasciare il maledetto atto in cancelleria, che prova a contattare per telefono ripetutamente. Non risponde.

divorzio 1

 

Non risponde. Allora l' avvocato, disperato, mostra le carte ai carabinieri, fa vedere che l' udienza è fissata per quel giorno, alla tal ora, sicché i carabinieri dicono che proveranno a parlare con il giudice. Vanno. Tornano. Dicono che il giudice non c' è. Come non c' è? E l' udienza?

 

Lei insiste, i carabinieri provano a chiamare personalmente la cancelleria, che ecco, a loro risponde subito: e passano il telefono all' avvocato. La tizia della cancelleria, serafica, comunica che il sistema online del Tribunale (Polis) è andato in palla e non accetta atti né altro. La stessa signora dice di mandarle tranquillamente l' atto per mail e di non preoccuparsi: stanno tutti sclerando, in quei giorni, e anche «il giudice deve darsi una calmata».

 

FILIPPO FACCI

L' avvocato torna stordito in studio e manda la sua mail all' indirizzo che la tizia le aveva detto. Dunque, con una mail, l' avvocato e la sua cliente tornano ad esistere e risultano processualmente costituiti. Che bello. Più tardi, però, l' avvocato apprende che il delirio giudiziario in realtà si è diffuso come un virus in tutti i tribunali della Lombardia.

divorzio 5

A Milano, solo per avere informazioni, ci sono code interminabili e comunque senza un appuntamento in cancelleria non vai da nessuna parte, e al telefono non rispondono.

 

divorzio e soldi 1

E non si parla solo di divorzi: ci sarebbero udienze più complesse, con molti testi, non si capisce come potranno sentire così tanti testimoni per «iscritto» o con la modalità online che va in palla. Intanto i magistrati fanno, disfano, convocano, annullano e rinviano: tutto in un loro mondo parallelo dove le cose continuano a funzionare semplicemente come prima, cioè soltanto male. Dicono che il Covid stia provocando molti divorzi. Per discuterli in tribunale, magari prendetevi un po' di tempo.

divorzio 4divorzio conto corrente cointestato

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)