
LA FAMIGLIA POGGI NON E’ INTERESSATA AD ANDARE A FONDO SULLA NUOVA INCHIESTA RIGUARDO AL DELITTO DI GARLASCO? VUOLE IL COLPEVOLE OPPURE HA DECISO CHE E' STATO ALBERTO STASI? - NONOSTANTE LE NUOVE EVIDENZE INVESTIGATIVE, LA MAMMA DI CHIARA POGGI HA FRETTA DI CHIUDERE LA STORIA: “SIAMO DISGUSTATI DA QUEL CHE DICONO IN TV, SUI GIORNALI. MIA FIGLIA NON AVEVA AMANTI, BASTA INFANGARE IL SUO NOME. L’HA UCCISA ALBERTO STASI. VOGLIONO A TUTTI I COSTI TIRARE IN BALLO NOSTRO FIGLIO MARCO. C’È CHI VEDE CON SOSPETTO PERFINO IL SUO SILENZIO. MA PERCHÉ DEVE DIRE QUALCOSA PER FORZA? ANCHE LE MIE NIPOTI, STEFANIA E PAOLA LE ATTACCANO IN CONTINUAZIONE, COSE ESAGERATE, INGIUSTE…”
Giusi Fasano per il “Corriere della Sera” - Estratti
«Avevamo deciso di non dire più niente ma quando ho sentito quelle parole in tivù... Non ci ho dormito tutta notte. Stavolta non potevo farla passare, quando è troppo è troppo».
Rita Preda, la mamma di Chiara Poggi, ieri mattina ha aperto la porta ed è andata incontro ai giornalisti che stazionano da settimane davanti alla sua casa di via Pascoli, a Garlasco. Accanto a lei suo marito Giuseppe.
«È vergognoso, squallido», scandisce la voce di Rita davanti ai microfoni. «Si fanno illazioni su mia figlia che non si può difendere, siamo disgustati da quel che dicono nei vari programmi televisivi, sui social, sui giornali. È arrivato il momento di dire basta, non tollereremo più che si infanghi la memoria di Chiara».
Al telefono, nel pomeriggio, le sue prime parole sono queste: «Guardi, mi creda: sono così stanca... Stanca di ascoltare e leggere di segreti, di gialli, di intrecci assurdi, di amanti, di falsità. Le giuro che non ne possiamo proprio più. Oggi mi sono rivista in tivù e ho visto una donna sfinita, con mille rughe, dopo 18 anni di una sofferenza indicibile».
Quali sono le parole che l’hanno fatta infuriare?
«Quelle che insinuavano che Chiara avesse un amante. Un uomo di Garlasco, mi pare che abbiano detto. Gossip della peggior specie, senza ritegno. Quando finirà tutto questo?».
Temo che il Garlasco show sia ancora lungo...
DELITTO DI GARLASCO - SCENA DEL CRIMINE DELL OMICIDIO DI CHIARA POGGI
«Ma io dico: non si vergognano neanche un po’? Ma sanno chi hanno davanti?
Chiara era una ragazza pulita, semplice. Non si devono permettere di infangare il suo nome perché voglio ricordare a tutti che mia figlia è morta. È stata uccisa. Lei è la vittima, anche se molti se lo sono dimenticato. E fa schifo leggere di lei come di una ragazza che aveva chissà quali segreti, sentire che aveva due telefoni, che aveva un amante, appunto, vedere gente che non sa niente e interpreta i suoi messaggi...
Guardi, è diventato tutto troppo».
È il risultato della nuova inchiesta su Andrea Sempio?
«Noi lo abbiamo sempre detto: se vogliono indagare, approfondire, facciano pure.
Ci mancherebbe. Ma noi, lo ripeto ancora una volta, siamo certi che la verità sia stata scritta con la sentenza di condanna di Alberto Stasi. Lui ha ucciso Chiara, è tutto provato».
Gli innocentisti sono cresciuti da quando è esplosa l’inchiesta della pista alternativa su Sempio.
«Con tutto quel che dicono e quel che la gente prende per buono... È chiaro che tutto questo contribuisce a ripulire l’immagine di Stasi. Non per noi».
Lei guarda le trasmissioni su Garlasco, legge gli articoli?
«Non tutto ma è anche impossibile non farlo. Da mattina a sera c’è Garlasco ovunque.
È come se Chiara fosse stata uccisa pochi giorni fa, non 18 anni fa. Si rifà tutto daccapo.
Tutto. Le impronte, le testimonianze, le intercettazioni, le troupe davanti a casa, le chiacchiere di paese... Anche le mie nipoti, Stefania e Paola: le attaccano in continuazione, cose esagerate, ingiuste, attacchi gratuiti».
Sui social attaccano anche lei, suo marito e suo figlio Marco.
«Vogliono a tutti i costi tirare in ballo Marco. C’è chi vede con sospetto perfino il suo silenzio. Ma perché deve dire qualcosa per forza? Io non guardo i social ma mio marito ha imparato a farlo. C’è gente che mette sotto accusa noi...
LA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCO
Non ho più nemmeno parole per descrivere che cosa si può provare davanti a certi commenti. Vedono misteri dappertutto. Vogliamo parlare della famosa borsetta di Chiara misteriosamente rubata?».
Non era stata rubata?
«Ma no! Dopo l’omicidio siccome casa nostra era sotto sequestro noi ci siamo trasferiti da mia madre a Groppello. Dopo un po’ i carabinieri sono venuti a consegnarmi la borsa nera di Chiara con i suoi effetti personali. Circa un mese dopo hanno rubato a casa di mia madre. Hanno frugato, portato via piccole cose e anche i soldi di Chiara, nella sua borsetta. Ma la borsetta è rimasta là, e poi quando sono tornata a casa l’ho portata con me. Adesso ecco che dicono: mistero, è stata rubata, se l’hanno rubata c’era dentro qualcosa di importante, non c’è traccia della denuncia...».
E invece?
DELITTO DI GARLASCO - CASA POGGI
«E invece siccome su questa benedetta borsetta i giornalisti mi avevano già fatto domande anni fa, quando ho visto che di nuovo tornava in scena ho chiamato il cronista che stava parlando del “mistero” in televisione e gli ho detto: guarda che la borsetta è qui. È venuto, l’ha filmata. Sembrava finita lì ma salta fuori il nuovo “giallo”: la borsetta bianca di Chiara, fotografata, che non si trova».
Anche questo un falso?
«Ho controllato, non me la ricordavo. Mi sembrava che le borse ci fossero tutte. Poi mi è venuto un flash e l’altro giorno ho rimesso le mani nell’armadio di Chiara. In una borsa di carta che credevo piena di vestiti c’era la borsetta bianca. Quindi fine del mistero. Ecco, sono tutti così i “gialli”, i “segreti”, i “misteri” di Garlasco. Enormi sciocchezze spacciate per verità».
E il «mistero» del santuario della Bozzola? Chiara che scopre un giro di abusi di minorenni, messe nere, pedofilia. Il procedimento penale per alcuni religiosi...
«Ma cosa vuole che abbia scoperto! Pensi che lo scandalo della Bozzola è successo nel 2014, lei non c’era più da sette anni. È tutto assurdo. Lo ripeto di nuovo: sono stanca di tutto questo. E a chi diffonde falsità, cattiverie e insinuazioni su mia figlia dico soltanto una parola: vergognatevi. Farò di tutto per difendere la sua memoria dal vostro fango».
DELITTO DI GARLASCO - CASA POGGI
andrea sempio
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STEFANIA CAPPA
ERMANNO CAPPA
paola e stefania cappa 1
paola e stefania cappa
MARCO POGGI - ANDREA SEMPIO - ANGELA TACCIA