convoglio russo carri armati kiev ucraina

CHE FINE HA FATTO IL MEGA CONVOGLIO RUSSO? – LA CAROVANA DI MEZZI MILITARI PROCEDE CON LA SOLITA LENTEZZA E SI TROVA A 35 KM DA KIEV: IL SERPENTONE È RIMASTO IMPANTANATO NEL FANGO, CINGOLI E RUOTE SONO FUORI USO PER LA CATTIVA MANUTENZIONE E LA BENZINA NON BASTA – UNO STALLO CHE HA PERMESSO AGLI UCRAINI DI BERSAGLIARLO CON AEREI, DRONI, ARTIGLIERIA E INCURSIONI DI FORZE SPECIALI CHE STANNO PUNTANDO ALLE AUTOBOTTI E AI CAMION CON I RIFORNIMENTI - PANICO A ODESSA: SI ATTENDE LO SBARCO DEI RUSSI...

 

 

Guido Olimpio per www.corriere.it

 

convoglio russo in ucraina 6

Una giornata di scontri duri, così come i bombardamenti russi. Mosca – sostengono gli americani – vuole «annientare lentamente» il nemico usando l’intero arsenale. Putin accusa gli ucraini di usare i civili come scudi umani, è la giustificazione preventiva di massacri. Nel frattempo i contendenti hanno raggiunto un accordo per la creazione di corridoi umanitari necessari all’evacuazione dei feriti. Segnale positivo in un mare di morte.

 

I fronti

carro armato russo distrutto in ucraina

Sempre molti i fronti da seguire. Il convoglio diretto su Kiev procede con la consueta lentezza. È circa a 25 chilometri dal centro della capitale, con gli ufficiali che cercano di rimettere ordine. Fango, cingoli fuori uso, ruote fuori uso per la cattiva manutenzione e il lungo periodo di parcheggio dei mezzi, benzina non sempre sufficiente. Sono i piccoli e grandi ostacoli del «serpentone».

 

L’aspetto inedito è che gli ucraini avrebbero iniziato a bersagliarlo con aerei, droni, artiglieria e incursioni di forze speciali. In particolare contro autobotti, camion con rifornimenti. Gli Usa ieri avevano indicato che c’erano stati attacchi – senza elaborare – ed hanno aggiunto che l’aviazione russa non ha ancora il controllo totale dei cieli.

 

 

Cosa sta succedendo

convoglio russo in ucraina 4

Dunque: 1) Le azioni ci sono, difficile valutare la consistenza. 2) Andando oltre il «corteo» l’efficacia dei team ucraini è assodata. Gli americani stanno fornendo assistenza/intelligence/consigli. E arrivano altre armi. Il capo di Statio Maggiore statunitense Milley ha salutato pubblicamente la loro abilità nell’ingaggiare l’elefante. 3) C’è la guerra di propaganda. 4) Al tempo stesso è un dato di fatto che Putin è ancora lontano dagli obiettivi prefissati. Ma è una lunga marcia e come lo stesso leader ha detto a Macron il peggio deve ancora venire. C’è tempo per altre distruzioni. Il martello bellico è anche un modo per avere maggiore peso nei contatti diplomatici, mostra quello che può avvenire su una scala ancora più ampia.

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 5

 

L’esercito russo

Mosca ha ora sul campo circa il 90% del contingente mobilitato, con altri reparti schierati, tra cui i missili terra-terra (ne hanno già sparati 480 d’ogni tipo). Il piano sembra sempre quello dello strangolamento progressivo condotto attraverso l’accerchiamento e devastazioni. L’Inferno che molti si attendevano all’inizio della missione si concretizza adesso. Crescono le perdite: secondo Kiev sarebbe stato ucciso il generale russo Andrei Sukhovetsky, indicato come comandante della Settima divisione aerea, un reduce del conflitto in Siria. Nell’intrecciarsi di notizie non confermate c’è anche la minaccia di fucilare sul posto eventuali mercenari stranieri giunti a fiancheggiare le truppe di Kiev.

 

Le città

convoglio russo in ucraina 5

A sud prosegue la spinta degli invasori. La conquista di Kherson è un punto a favore, sono entrati piegando alla fine le difese ma non è escluso che vi siano sacche di combattenti. Mariupol è isolata. Grande apprensione a Odessa. Le autorità scrutano costantemente il mare, al largo incrocia una formazione di unità anfibie. Molti si attendono uno sbarco russo. Il fronte meridionale è quello dove Mosca può guadagnare terreno sfruttando anche le milizie amiche.

 

Gli ucraini, spiegano gli osservatori, preferiscono manovre più agili e trasformano le cittadine in roccaforti, come ad esempio a Kharkiv e nella zona di Gostomel dove i ceceni hanno avuto molti morti. Mosca deve affrontare perdite e aumentare la potenza di fuoco coinvolgendo sempre di più civili inermi. Intanto provano ad attenuare l’immagine negativa: a Melitopol, insieme ai blindati, sono arrivati viveri per gli abitanti.

bombardamenti russi in ucraina

 

La simulazione degli Usa

Uno spunto interessante. I Marines statunitensi, nelle scorse settimane, hanno svolto un wargame che aveva come tema la possibile invasione dell’Ucraina. Ora lo hanno confrontato con quanto sta avvenendo realmente. Quasi tutto combacia. Le differenze: avevano previsto un’offensiva massiccia fin dalle prime ore, un impiego più ampio della componente aerea per neutralizzare quella avversaria, una proiezione dalla Bielorussia verso Nord Ovest; lo sbarco nel sud; un paio di contro-attacchi ampi da parte ucraini (rivelatisi un disastro).

convoglio russo in ucraina 2

 

Nella simulazione – sostengono i Marines – i difensori si sono arroccati nelle cittadine e sono stati costretti a ritirare le truppe oltre il fiume Dniepr per evitare di restare in una sacca. Complicata anche la situazione dei reparti a Est. La battaglia – quella vera – è sempre feroce, lo zar ostenta sicurezza ma deve guardarsi a quanto avviene in patria. Le conseguenze delle ritorsioni economiche sono severe.

convoglio russo in ucraina 1convoglio russo bloccato in ucraina 1feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 1feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 2feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 3guerra in ucraina 1fuga dall'ucraina 2fuga dall'ucraina 2 copiaferiti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 4convoglio russo bloccato in ucraina 5volodymyr zelenskyconvoglio russo bloccato in ucraina 2feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 6convoglio russo bloccato in ucraina 3convoglio russo bloccato in ucraina 4convoglio russo in ucraina 3

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)