UOMINI CHE CAMMINANO, NONOSTANTE TUTTO – A FILADELFIA LA CONVENTION DEI CONDANNATI A MORTE POI ASSOLTI – E C’È CHI, DOPO ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE, NON HA MAI VISTO UN COMPUTER

Alberto Flores D’Arcais per “la Repubblica

 

C’erano neri, bianchi ed ispanici, uomini diversi tra loro per classe sociale, età e cultura, tutti uniti da un destino comune: un terribile passato, un futuro indefinibile e un faticoso presente da costruire. Per anni sono stati dead men walking, esseri umani condannati a morte dai loro simili, oggi ancora vivi solo grazie a un Dna, a una botta di fortuna o alla dedizione di uomini della legge più scrupolosi di altri.

Carcere UsaCarcere Usa

 

Erano una trentina quelli che hanno risposto all’appello di Witness To Innocence (l’organizzazione che riunisce i “sopravvissuti alla pena capitale” e i loro familiari) e che si sono radunati a Filadelfia per rendere pubblica la loro esperienza, per scambiarsi consigli pratici, per gridare la loro rabbia e soprattutto per chiedere giustizia per chi, innocente come loro, langue ancora in un oscuro braccio della morte.

 

Sono arrivati da ogni angolo degli States, in una città-simbolo come quella della Pennsylvania dove è nata la Costituzione, tutti con alle spalle lo stesso percorso da incubo. Iniziato con menzogne (di altri), errori giudiziari, false testimonianze, difensori d’ufficio incapaci, incompetenti (e quasi sempre inutili), confessioni estorte con l’inganno o con le minacce.

Carcere UsaCarcere Usa

 

Proseguito con un processo in cui la verità (falsa o almeno incerta) era già stata scritta, con la prigione, l’isolamento, i compagni di sventura del braccio della morte ammazzati da una camera a gas, una sedia elettrica o un ago con il veleno infilato nel braccio. Un incubo che spesso ha visto come vittime i più poveri, i più indifesi (ritardati mentali compresi) e un razzismo più o meno velato.

 

Manuel Velez è l’ultimo, liberato mercoledì scorso dalla prigione di Huntsville (Texas) dopo aver trascorso nove anni nel braccio della morte. Era accusato di un omicidio orribile, quello di un bambino di un anno, figlio della sua (ex) girlfriend, morto per un trauma al cervello.

 

Non poteva che averlo percosso a morte lui, sentenziarono esperti di ogni genere, la condanna fu inevitabile. Ma nessuno aveva letto il rapporto medico che segnalava con precisione quando era avvenuto il trauma: quel giorno Manuel era lontano mille miglia dal Texas.

 

Sedia ElettricaSedia Elettrica

«Siamo passati tutti attraverso le stesse situazioni», racconta Sabrina Butler, la sola donna che fa parte del gruppo dei condannati riabilitati. Era una giovane madre afro-americana del Mississippi quando venne riconosciuta colpevole di avere ucciso il suo bambino ancora in fasce, appena nove mesi di vita.

 

Morto in realtà nel sonno a causa di una malattia ereditaria. «Ho passato 23 ore al giorno chiusa in una celletta, sapendo che il giorno della mia morte era sempre più vicino e non potendo fare nulla». Cinque anni di prigione, 33 mesi nel braccio della morte e gli incubi «che sono presenti di giorno e ritornano ogni notte».

 

Dal 1973 sono 146 i condannati a morte che in 26 diversi Stati sono stati poi riconosciuti come innocenti. Per tutti il vero problema, dicono i volontari di Witness To Innocence ( l’organizzazione è stata fondata nel 2003 da Helen Prejean, la suora diventata famosa per il film Dead Man Walking, insieme a Ray Krone, il “riabilitato numero cento”), è quello del cosiddetto stress post-traumatico. Un difficile, a volte impossibile, riadattamento alla vita di ogni giorno, ad una realtà che molti non ricordano o che non hanno mai conosciuto, un po’ come avviene per i soldati americani che stono tornati dagli inferni dell’Iraq o dell’Afghanistan.

 

LETTINO PER L'INIEZIONE LETALELETTINO PER L'INIEZIONE LETALE

«Si trovano di fronte una società che non ha più nulla a che vedere con quella che avevano lasciato da uomini liberi, prima del processo e della condanna. Molti non hanno mai usato un cellulare, qualcuno non l’ha mai visto».

 

Randy Steidl è oggi uno dei leader di Witness To Innocence, uno dei più impegnati ad organizzare eventi come quello di Filadelfia. Nelle prigioni dell’Illinois ha trascorso 17 anni di cui 12 passati in isolamento nel braccio della morte. Era stato condannato nel 1986 per il duplice omicidio di una coppia appena sposata, Dyke e Karen Rhoads, a nulla era servito il fatto che fosse stato uno dei primi a collaborare con la polizia per risolvere il caso.

 

Il suo avvocato si disinteressa, la polizia e i politici locali premono per una condanna, compaiono un paio di testimoni fasulli e il misfatto è compiuto. Saranno, molti anni dopo, un paio di testardi detective della polizia statale a riaprire il caso e finalmente nel 2004 un giudice onesto renderà Randy di nuovo un uomo libero.

INIEZIONE LETALE INIEZIONE LETALE

 

«Quando sono uscito dal carcere non sapevo neanche usare una pompa automatica, non avevo mai usato Internet, non avevo mai visto un computer portatile. Ho dovuto imparare tutto quello che serve a vivere nel mondo di oggi. Molti di noi non trovano un lavoro, sono comunque degli ex carcerati ». Lui, come gli altri trenta, è oggi in prima fila per chiedere giustizia: «Il governo federale è personalmente responsabile degli errori giudiziari. Che ci dia almeno dei soldi per permettere di vivere a chi ha attraversato innocente l’inferno».

 

Ultimi Dagoreport

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA) , HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E EDLLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO, ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…