matteo berrettini - sergio mattarella - valentina vezzali - evelina christillin

LA FINALE DI WEMBLEY RACCONTATA DA CHI ERA IN TRIBUNA - EVELINA CHRISTILLIN: "BORIS JOHNSON ERA SCATENATO, IL VERO BRITISH, PER APLOMB, STILE E COMPOSTEZZA, È SERGIO MATTARELLA. DOPO IL GOL DI SHAW, NON SI SCOMPONE: "E' ANCORA LUNGA". LA PREDIZIONE PRIMA DEI RIGORI: "SIAMO NELLE MANONE DI DONNARUMMA" - E POI BERRETTINI "PORTAFORTUNA", TOM CRUISE E BECKHAM...

RACCONTI DA WEMBLEY DI CHRISTILLIN

Giorgio Rutelli per formiche.net

 

MATTEO BERRETTINI - SERGIO MATTARELLA - VALENTINA VEZZALI - EVELINA CHRISTILLIN

Ieri sera Evelina Christillin, membro UEFA del Consiglio FIFA, era a Wembley, immortalata in uno scatto con il Presidente Mattarella, Matteo Berrettini e la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali. L’abbiamo contattata per farci raccontare cosa è successo su quella tribuna, una goccia italiana in un mare (di birra) inglese.

 

Non male come foto ricordo di una serata storica.

Berrettini è arrivato al secondo tempo e ha portato bene: l’Italia ha iniziato a giocare meglio ed è arrivato il gol di Bonucci. Fino a quel momento, la serata era stata…complicata.

Ci racconti quei momenti.

Una partenza da brividi, sia per il gol dell’Inghilterra al secondo minuto, per la pioggia fredda e per l’intero stadio che tifava contro di noi. I mille italiani sorteggiati dalla Federazione per assistere alla partita, al loro arrivo, si sono pure ritrovati i posti occupati dagli inglesi, e sono stati sparpagliati in mezzo a ultras ostili. Un clima decisamente sfavorevole, condito dalla sicurezza dei padroni di casa di avere la coppa in tasca. It’s coming home, forse qualcuno avrebbe dovuto insegnare loro l’arte secolare della scaramanzia.

 

ITALIA INGHILTERRA - SERGIO MATTARELLA A WEMBLEY

Dopo un’interminabile prima parte sotto schiaffo, la Nazionale si scioglie, gli avversari si incartano, e anche voi in tribuna avete cambiato faccia.

Intorno a noi c’erano Tom Cruise, Djokovic e Beckham, ma quando durante gli intervalli Gravina e Brunelli (presidente e direttore della Figc, ndr) andavano negli spogliatoi, Valentina Vezzali e io facevamo le “guardie d’onore” al presidente Mattarella. Sono stati momenti incredibili: il gol del pareggio, i supplementari, i rigori, la tensione e l’entusiasmo alle stelle. Quando Jorginho stava per tirare dal dischetto eravamo tranquilli, memori della sua freddezza con la Spagna. Invece i giochi si sono riaperti. Per fortuna san Donnarumma ci ha messo le manone. Mattarella era davvero contento, anche se il politico british sembrava lui e non certo Johnson che…beh, faceva Boris.

 

L’immagine dello stadio stracolmo di tifosi senza mascherina era un po’ straniante vista dalla tv italiana. Certo, non possiamo criticare troppo visti i caroselli nelle nostre piazze.

Ma una cosa è il rischio di contagio “spontaneo” (e difficilmente controllabile) dei festeggiamenti, un’altra è istituzionalizzarlo riempiendo Wembley fino all’ultimo posto. Quello l’ho trovato eccessivo, visto che noi membri Uefa avevamo l’obbligo di non lasciare l’hotel e di fare due tamponi al giorno. Se fossi uscita in strada per andare in un posto diverso dallo stadio, mi avrebbero fatto 10mila sterline di multa. Il tutto mentre in giro c’era il delirio.

ITALIA INGHILTERRA - ESULTANZA DI SERGIO MATTARELLA

 

Ma l’Uefa non ha insistito per avere gli stadi pieni?

Certo che no! Si è diffusa un’idea distorta: noi avevamo chiesto un minimo di presenza sugli spalti, intorno al 20-25%, che infatti è stato rispettato all’Olimpico di Roma e in altri stadi. Sono stati poi i singoli Paesi a decidere la capienza massima. Solo gli inglesi hanno scelto il “liberi tutti”, con grande scorno della Germania.

 

In ogni caso è stato un successo per l’Uefa, soprattutto a poche settimane dalla crisi scatenata dalla SuperLega.

Sì, se penso poi che l’ultima riunione del comitato esecutivo – prima di quella che si è svolta ieri a Londra – è stata quella di Montreux, in cui eravamo nel pieno della tempesta SuperLega, non mi sembra vero di essere qui oggi a festeggiare. Certo, a livello organizzativo è stato un bel rompicapo, Boniek mi ha raccontato delle difficoltà della nazionale polacca che ha dovuto fare due volte avanti e indietro tra Lisbona e San Pietroburgo. O gli svizzeri in due occasioni a Baku. Gli inglesi sono stati fortunati, ma anche all’Italia è andata bene con le prime partite in casa e poi le trasferte a Monaco e Londra. Tutto sorteggiato, sia chiaro, ma credo che Ceferin non intenda ripetere questa formula.

mattarella berrettini italia inghilterra

 

La Nazionale è appena stata ricevuta al Quirinale e a Palazzo Chigi da Mario Draghi. Mancini, Vialli, Evani hanno costruito una squadra di ragazzi che sembrano pazzi l’uno dell’altro.

Chissà se la mancanza di calciatori-star non sia il segreto del loro successo. Forse l’unico “mitico” è Donnarumma, ma il portiere non è quasi mai prima donna, anzi è spesso una figura che unisce lo spogliatoio.

 

Quindi la rosa è già confermata per i Mondiali del Qatar, che iniziano a novembre 2022?

In tre anni da quella maledetta eliminazione con la Svezia, Mancini ha fatto un miracolo, e il nucleo principale non cambierà. Spero che Giorgio Chiellini (37 anni tra un mese, ndr) sia nella stessa forma di queste settimane. Non era sicuro il suo ruolo da titolare e ieri si è fatto 120 minuti senza battere ciglio.

 

mattarella

Con Bonucci sono due colonne della difesa, e non lo dico solo da juventina: credo che rivedremo anche dei giovani che hanno giocato in Nazionale prima degli Europei e poi sono stati tagliati per rispettare il limite dei convocati. Altre sorprese verranno da Raspadori e Pessina, che abbiamo visto poco in questo torneo ma che hanno grande potenziale. Ora serve solo che Mancini trovi un centravanti della nouvelle vague da portare in Qatar. Chiesa è stato eccezionale, ma non è il suo ruolo.

 

Prima del Qatar ci sono le Olimpiadi di Tokyo, che iniziano il 23 luglio. Lei che organizzò quelle invernali di Torino nel 2006, come vede i Giochi al tempo del Covid?

Purtroppo non sarà una festa come questi Europei. Organizzare un’Olimpiade è un’impresa titanica, soffro per i miei colleghi giapponesi che l’anno scorso hanno visto saltare l’evento a tre mesi dal via e quest’anno, a una manciata di giorni, scoprono che non ci potrà essere il pubblico ad assistere alle gare. Non mi sarei augurata uno “scenario inglese” con gli spalti gremiti, ma almeno una capienza ridotta. Immaginare la finale dei 100 metri senza pubblico mi mette un po’ di tristezza. Non sarà facile. Gli unici che se ne accorgeranno meno saranno i nuotatori, sott’acqua il pubblico non si sente.

 

mattarella gravina italia inghilterra

 

 

Evelina Christillin per "la Stampa"

 

(...) Il vero british, per aplomb, stile e compostezza, è un italiano: Sergio Mattarella. Vederlo, così sereno, e pensare che potremmo anche farcela è un tutt' uno col recedere dei corvi che tornano, se non proprio farfalle, almeno passerotti.

 

 

Il Presidente non si scompone neanche dopo che la Perfida Albione ci infilza con un gol maledetto dopo appena due minuti, e ci scatena contro una pioggia battente che nemmeno Turner avrebbe potuto dipingere più britannica di così. «E' ancora lunga» Ed ha ragione, perché poi l'Italia rinasce, e raggiunge il pareggio con Bonucci dopo un flipper di palloni davanti alla porta di Pickford E il mondo gira.

evelina christillin

 

O almeno, il gioco gira. Certo, Presidente, «è ancora lunga», così sorride, e continua a sorridere composto. Arriva anche l'eroe di Wimbledon, Matteo Berrettini, a sostenere l'Italia, ed è l'incontro che sintetizza il meglio di questo nostro amatissimo Paese: un Padre nobile, un Figlio coraggioso. Bello, bellissimo, tremendo: arriviamo ai rigori nella bolgia più assoluta, coi sessantamila inglesi che, chissà, forse iniziano a capire che non avevano già vinto la partita prima di giocarla.

 

Qualcuno non se la sente di guardarli, troppa tensione; Sergio e Matteo invece si, ed è in quella sequenza fatale che si rivela tutta la bellezza di questo straordinario spettacolo che è il gioco del calcio. «Siamo nelle mani di... nelle manone di Donnarumma», e mai predizione fu più giusta, Presidente. (...)

tom cruise

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...