tasse

UN FISCO PER L’ESTATE – ACCORDO TRA LE FORZE DI MAGGIORANZA: ABBASSARE L’ALIQUOTA IRPEF ALLA FASCIA DI REDDITO COMPRESA TRA 28 E 55 MILA EURO - ENTRO L'ESTATE IL GOVERNO DOVRÀ PRESENTARE UNA LEGGE DELEGA PER AVVIARE LA RIFORMA FISCALE - IL TAGLIO DELLE TASSE RIGUARDERÀ 7 MILIONI E MEZZO DI CONTRIBUENTI, VALE A DIRE QUEL "CETO MEDIO" CHE CON LE ADDIZIONALI COMUNALI E REGIONALI VIENE STRANGOLATO DA UN PRELIEVO CHE SUPERA IL 40%...

Luca Cifoni Michele Di Branco per "il Messaggero"

 

irpef

Un taglio delle tasse per circa 7 milioni e mezzo di contribuenti. Vale a dire quell' ampia platea di italiani che navigano nella fascia di reddito compresa tra 28 mila e 55 mila euro lordi, attualmente sottoposti alla terza aliquota dell' Irpef con un prelievo nominale del 38%.

 

È questa una delle indicazioni chiave delle commissioni Finanze di Camera e Senato che, negli ultimi mesi, hanno lavorato per costruire una ipotesi di riforma fiscale da sottoporre al governo. Il quale entro l' estate, dovrà presentare una legge delega per avviare il percorso di modifica del sistema tributario italiano, come previsto anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

 Il documento parlamentare redatto dai presidenti Luigi Marattin e Luciano D' Alfonso è pronto e tra i punti condivisi a larghissima maggioranza, così come anticipato dal Messaggero alcuni giorni fa, c' è lo stop all' Irap che dovrebbe confluire nell' Ires; ma si propone anche un cambiamento del meccanismo dell' Irpef, con un occhio di riguardo per il ceto medio. La priorità è la riduzione dell' aliquota del terzo scaglione, con la contestuale modifica della dinamica delle aliquote marginali effettive, quelle cioè che gravano sul reddito aggiuntivo.

 

tasse

IL MECCANISMO Come fare per raggiungere questo obiettivo? Al primo posto, si legge nel documento delle commissioni parlamentari c' è un «deciso intervento semplificatore sul combinato disposto di scaglioni, aliquote e detrazioni per tipologia di reddito, incluso l' assorbimento degli interventi del 2014 e del 2020 riguardanti il lavoro dipendente». In pratica un taglio dell' aliquota (ogni punto vale 8 miliardi di euro) con annesso superamento per i lavoratori dipendenti del bonus 80 euro, recentemente allargato e portato all' importo di 100. In alternativa viene ipotizzato un sistema ad aliquota continua limitato alle fasce di reddito medie: vale a dire il sistema alla tedesca suggerito dall' ala sinistra della maggioranza di governo. Inoltre dovrebbe essere prevista l' introduzione di un minimo esente senza obbligo di dichiarazione, sotto forma di maxi-deduzione a su tutta la distribuzione dei redditi (o su parte di essa).

 

Irpef Irap Inps

La convergenza dei partiti su questo tipo di intervento deriva dalla consapevolezza che al terzo scaglione, appunto da 28 mila a 55 mila euro, è associata un' aliquota del 38%, superiore di ben 11 punti percentuali a quella dello scaglione precedente. Considerando anche le addizionali comunali e regionali, la quota di reddito superiore a 28 mila euro è sottoposta ad un prelievo teorico che supera il 40%, anche se poi - in particolare per i lavoratori dipendenti - l' effetto delle detrazioni e del bonus alleggerisce l' imposizione effettiva. Ridurre l' aliquota sul terzo scaglione è dunque giudicata una priorità: si può supporre - visti anche i vincoli di bilancio - che il sollievo maggiore sarà per i redditi dai 40 mila euro in su, non toccati per quanto riguarda il lavoro dipendente dal recente intervento di riduzione del cuneo fiscale.

 

tasse

Le commissioni hanno poi messo nel mirino le aliquote marginali effettive, che esprimono concretamente la quota di reddito aggiuntivo (ad esempio in caso di aumento di stipendio) assorbita dal fisco: direttamente sotto forma di imposta oppure come riduzione di benefici quali bonus e detrazioni, che decrescono al crescere del reddito. Nel sistema Irpef le aliquote marginali sono troppo alte e troppo superiori all' aliquota media e questo può scoraggiare i contribuenti dal lavorare di più, o anche spingerli verso il sommerso. La commissione ricorda che oltre il 20% dei lavoratori dipendenti occupati da almeno 12 mesi ha aliquote marginali effettive superiori a quella massima legale (43%) e appartiene alla categoria dei contribuenti dal reddito medio-basso. Storture alle quali la riforma fiscale dovrebbe porre rimedio.

tasse

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...