
FRANCIA E REGNO UNITO SONO PRONTI A "COORDINARE" LA LORO DETERRENZA NUCLEARE E PROTEGGERE L'EUROPA DA QUALSIASI "MINACCIA ESTREMA" – OGGI IN OCCASIONE DELLA VISITA DI STATO, EMMANUEL MACRON E KEIR STARMER FIRMERANNO UN DOCUMENTO CHE "AFFERMERÀ, PER LA PRIMA VOLTA, CHE I RISPETTIVI SISTEMI DETERRENTI DEI DUE PAESI POSSONO ESSERE COORDINATI" – IL MESSAGGIO PER PUTIN: “QUALSIASI AVVERSARIO CHE MINACCI GLI INTERESSI VITALI DEL REGNO UNITO O DELLA FRANCIA POTREBBE ESSERE AFFRONTATO CON LA PIENA POTENZA DELLE FORZE NUCLEARI DI ENTRAMBE LE NAZIONI”
(ANSA) - LONDRA, 09 LUG - Francia e Regno Unito sono pronti a "coordinare" la loro deterrenza nucleare e proteggere l'Europa da qualsiasi "minaccia estrema". Lo annunciato il ministero della Difesa britannico e la Presidenza francese. Domani, in occasione della visita di Stato, Emmanuel Macron e Keir Starmer firmeranno un documento che "affermerà per la prima volta che i rispettivi deterrenti dei due Paesi sono indipendenti ma possono essere coordinati".
Nella nota si afferma che "non esiste una minaccia estrema per l'Europa che non susciterebbe una risposta da entrambi i Paesi", senza comunque specificare la natura di tale risposta. La sovranità sulla decisione di lanciare armi nucleari rimane intatta, ma "qualsiasi avversario che minacci gli interessi vitali del Regno Unito o della Francia potrebbe essere affrontato con la piena potenza delle forze nucleari di entrambe le nazioni", si afferma. Secondo la presidenza francese, "un gruppo di supervisione nucleare", co-presieduto dall'Eliseo e dal Cabinet Office britannico, sarà responsabile del "coordinamento della crescente cooperazione in materia di politica, capacità e operazioni".
Sono trascorsi 30 anni dalla dichiarazione congiunta "Chequers" del 1995, quando Regno Unito e Francia - le uniche potenze nucleari dell'Europa occidentale - avevano stabilito la cooperazione in materia di deterrenza. Quella dichiarazione stabiliva che i due Paesi "non possono immaginare una situazione in cui gli interessi vitali di uno dei due Paesi possano essere minacciati senza che lo siano anche gli interessi vitali dell'altro".
Tuttavia, non menzionava la risposta coordinata in caso di minaccia. Da allora, il contesto militare e di sicurezza in Europa è cambiato, in particolare dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Inoltre, l'incertezza sull'impegno degli Stati Uniti nei confronti dei loro alleati europei e della Nato sotto la presidenza Trump ha spinto diversi Paesi a mettere in discussione la solidità delle garanzie di sicurezza americane.
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