johnny lo zingaro giovanna truzzi

LA FUGA D’AMORE DI JOHNNY LO ZINGARO – L’ERGASTOLANO ERA SCAPPATO DAL CARCERE PER “ANDARSI A RIPRENDERE” DOPO PIU’ DI 40 ANNI GIOVANNA TRUZZI, LA RAGAZZINA DI CUI SI ERA INNAMORATO A 13 ANNI – LA DONNA, FUGGITA DAGLI ARRESTI DOMICILIARI, SI È TRASFORMATA (SENZA SAPERLO) IN UN’ESCA PER LA POLIZIA - VIDEO

JOHNNY LO ZINGAROJOHNNY LO ZINGARO

 

Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera

 

Quando lei era appena tredicenne e lui non aveva raggiunto la maggiore età, vissero un amore adolescenziale che Giuseppe Mastini detto «Johnny lo zingaro» ha deciso di riaccendere quarant' anni dopo, appena uscito dal carcere per lavorare all' esterno.

 

Centinaia di telefonate in pochi mesi che hanno conquistato il cuore di Giovanna Truzzi. Nonostante in mezzo ci fossero due vite distanti e diverse. Quella di Johnny consumata tra omicidi e scorribande criminali, evasioni, catture e tanta galera, mentre Giovanna metteva al mondo cinque figli durante un matrimonio finito e intraprendeva una carriera di piccola malavita fatta soprattutto di reati contro il patrimonio, spesso in concorso con i familiari.

GIOVANNA TRUZZIGIOVANNA TRUZZI

 

L' ultimo arresto di Giovanna risale al 27 marzo scorso, per furto aggravato e utilizzo di carte di credito false, ma dopo poco le fu concessa la detenzione domiciliare presso l' abitazione di uno dei figli a Pietrasanta. In quel momento, la storia con il suo primo amore intrecciato in un campo rom del Lazio era già ricominciata. E probabilmente anche la pianificazione della nuova fuga di Mastini, che lei ha deciso di assecondare nonostante le contrarietà dei figli.

 

Gli investigatori della polizia hanno trovato una corrispondenza di famiglia in cui i familiari mettevano in guardia la donna dal legame con un uomo del quale non avevano stima né fiducia. Ma lei rispondeva di essere innamorata, libera da legami e finalmente in grado di poter pensare a se stessa e ai propri sentimenti. Di qui la scelta di seguire Johnny.

 

JOHNNY LO ZINGAROJOHNNY LO ZINGARO

La mattina del 30 giugno, quando Mastini non si presenta al lavoro e prima in taxi e poi in treno raggiunge la Versilia, Giovanna abbandona gli arresti domiciliari, sale sulla sua macchina e va all' appuntamento con l' evaso. Insieme si dirigono verso il nascondiglio che hanno individuato a Taverne d' Arbia, una frazione alla periferia di Siena. E a mettere gli investigatori sulle tracce di Johnny lo zingaro è sempre Giovanna; i telefoni e le dichiarazioni del figlio.

 

Dal tabulato del cellulare di Mastini controllato dalla polizia penitenziaria saltano fuori le centinaia di contatti con la Truzzi durante gli orari di lavoro esterno. E quando gli agenti della Squadra mobile di Lucca, coordinati dal Servizio centrale operativo, vanno a cercare Giovanna nella casa dove dovrebbe scontare i domiciliari, si accorgono che non c' è. Il figlio rivela che s' è allontanata in compagnia di uomo con cui aveva avuto una relazione in gioventù. È la conferma che è fuggita con Johnny. I telefoni della coppia dal 30 giugno sono muti. In casa però salta fuori la ricevuta di ricarica di una carta Postepay intestata a Giovanna Truzzi.

 

johnny  lo  zingaro  johnny lo zingaro

Partono i controlli e si scopre che dopo un' iniziale accredito di 800 euro ci sono state spese presso una pompa di benzina, un supermercato Coop, altre compere e vari tentativi di ricarica. È sulla base di queste tracce, tutte lasciate intorno a Siena, che le ricerche si spostano nella città del Palio, anche perché le verifiche su un gruppo sinti imparentato con Mastini hanno dato esito negativo.

 

Non c' è altro da fare che continuare a insistere sui movimenti di Giovanna, e indagare sul suo nucleo familiare. A parte i figli, la polizia scopre l' esistenza di una sorella, Esterina Truzzi, che abita proprio a Taverne d' Arbia. I controlli su di lei, le intercettazioni telefoniche e i pedinamenti fanno scoprire un aumento di consumi alimentari, e frequenti riferimenti - nei colloqui registrati - a «quello lì» e «quella lì».

 

Il sospetto che siano Johnny e Giovanna diventa sempre più concreto. Vengono installate le telecamere di sorveglianza, e quando un ispettore di polizia riesce a entrare in casa con una scusa riconosce lei, la Truzzi.

 

JOHNNY LO ZINGAROJOHNNY LO ZINGARO

Mastini no. Appare solo l' altro ieri per qualche secondo, ripreso da una telecamera, mentre passa da una stanza all' altra. Così scatta il blitz e finisce l' ultima fuga di Johnny lo zingaro. Che dopo l' arresto spiega: «L' ho fatto per lei, dopo una vita sono andato a riprendermela».

johnny  lo  zingaro   johnny lo zingaro

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT