cibi pegno

GARANZIE DA MANGIARE - LE AZIENDE ALIMENTARI PER OTTENERE CREDITO DALLE BANCHE DANNO IN PEGNO INTERI STOCK DI MERCE - LA MODENESE 4 MADONNE, IN CAMBIO DI 20.700 FORME DI PARMIGIANO, HA RICEVUTO 6 MILIONI DA RESTITUIRE ENTRO IL 2022 - BANCHE COME CREDEM E BPER HANNO VERI E PROPRI FORZIERI DOVE CONSERVANO PROSCIUTTI E FORMAGGI

Filippo Santelli per “la Repubblica”

 

cibi pegno formaggicibi pegno formaggi

Stagionata dodici mesi, profumo intenso, pasta dura ma che si scioglie in bocca. Ha il sapore dell’economia reale, che più reale non si può, la garanzia con cui il caseificio modenese 4 Madonne ha assicurato il suo prestito obbligazionario.

 

Circa 20 mila e 700 forme di Parmigiano reggiano, da 40 chili l’una: «Avevamo bisogno di rendere più stabili i nostri flussi di denaro», spiega il presidente Andrea Nascimbeni. «Sono bastate due settimane per capire che l’interesse degli investitori era alto».

 

cibi pegno soldi cibi pegno soldi

In cassa sono finiti 6 milioni di euro, da restituire entro il 2022 con un interesse annuo del 5 per cento. «Una cifra che in banca non avremmo mai visto». Con l’impegno che se la società non riuscirà a ripagare, i sottoscrittori saranno risarciti in formaggio Dop.

 

cibi pegno caveau 2cibi pegno caveau 2

Eccellenze come beni rifugio, rispetto ai capricci delle Borse. Spesso e volentieri in grado di rivalutarsi nel tempo, come hanno mostrato nelle pieghe della crisi i vari fondi dedicati a vini pregiati, macchine d’epoca o strumenti musicali.

 

Nel 2008 Florian Leonhard, grande mercante d’arte londinese, ne ha lanciato uno da 50 milioni di euro che ha in portafoglio 50 violini di liutai italiani del XVIII secolo. Capolavori che dal 1990 a oggi si sono apprezzati del 750%.

 

Quanto alle prelibatezze alimentari, da tempo anche loro sono parte di alchimie finanziarie, quotate su specifiche borse. Le aziende produttrici devono pagare subito fornitori e dipendenti ma aspettare mesi di stagionatura per incassare.

cibi pegno prosciuttocibi pegno prosciutto

 

Banche come Credem o Bper le finanziano, in cambio però tengono Parmigiano e crudo di Parma in appositi magazzini, veri e propri forzieri. Un modello che la scorsa settimana l’azienda veneta Tenute SalvaTerra ha esteso al vino: centinaia di bottiglie di pregiato Amarone date in pegno per un prestito da 9 milioni di euro.

 

La differenza, nel caso della cooperativa 4 Madonne, è che il finanziamento non passa dalle banche. È un minibond, un’obbligazione che le piccole imprese possono offrire direttamente agli investitori, con tassi più vantaggiosi.

 

cibi pegno vino 2cibi pegno vino 2

Novità poco diffusa in Italia, strumento già consolidato in quella frontiera della finanza chiamata Regno Unito. Così a dicembre la distilleria scozzese Arbikie ha offerto le prime 300 botti del suo single malt a 13mila euro l’una, con l’impegno di ricomprarle allo stesso prezzo entro otto anni.

 

Ma la convinzione è che non servirà, perché nel frattempo, come successo in passato, il valore del whisky aumenterà. Mentre la scorsa estate il birrificio Innis & Gunn, per pagare un nuovo impianto, ha emesso un bond a doppio tasso di interesse: uno base del 7,25 per cento, e uno maggiorato al 9 per chi accetta di essere pagato in natura. Cioè in bottiglie di bionda.

cibi pegno vinocibi pegno vino

 

Il rischio c’è, qualcosa nella produzione può andare storto. E ogni eccellenza può perdere valore. Perfino la creatività di David Bowie, come sanno i finanziatori del suo bond. Nel 1997, con l’aiuto del banchiere americano David Pullmann, fu la prima celebrità a fare cassa mettendo a garanzia i diritti sugli album già incisi.

 

Gli assicuratori di Prudencial sottoscrissero titoli per 55 milioni di dollari, salvo poi veder ridurre il loro rating a Baa3, un gradino sopra la spazzatura: Napster e la pirateria avevano dato un colpo mortale all’industria discografica.

 

Che la gente possa disamorarsi anche del Parmigiano? Oggi alla borsa merci di Parma è quotato 8,3 euro al chilo, vicino ai minimi storici: «Pesa la frenata dei consumi in Italia - spiega Nascimbeni - ma dovrebbe stabilizzarsi ». Andasse male, agli investitori non resterà che mangiare.

cibi pegno caveaucibi pegno caveau

 

 

cibi pegno vino 3cibi pegno vino 3

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO