IL GAS, LE MOLOTOV E LA STRAGE: I MOMENTI CHE HANNO PORTATO ALL'ESPLOSIONE DEL CASOLARE, IN CUI VIVEVANO I FRATELLI RAMPONI, E ALLA MORTE DI TRE CARABINIERI - QUANDO I MILITARI SONO ENTRATI NELL'EDIFICIO, MARIA LUISA RAMPONI HA APERTO LE BOMBOLE DI GAS E, QUANDO LA CASA ERA SATURA DI METANO, HA LANCIATO UNA MOLOTOV, INNESCANDO LA DETONAZIONE - LE FORZE DELL'ORDINE SONO INTERVENUTE PER SFRATTARE I TRE FRATELLI: L'OPERAZIONE ERA CONSIDERATA "RISCHIOSA". PER QUESTO ERANO STATI MOBILITATI GLI AGENTI DEI REPARTI SPECIALI, TUTTI IN TENUTA ANTISOMMOSSA E ANTI-ESPLOSIVO - I FRATELLI SONO STATI ARRESTATI...
Estratto dell'articolo di An.Pe. per il “Corriere della Sera”
Lo scheletro di quella che era una casa. E il suo ventre molle, fatto di mattoni, pezzi di lamiera, resti di infissi. Lo scenario di un’esplosione. O, meglio, di un’implosione. Quella di un’abitazione deflagrata su se stessa. L’ossatura del casale in via San Martino 22, a Castel D’Azzano.
Lì dove vivevano i tre fratelli Ramponi. Franco, Maria Luisa e Dino. Quel casale fatiscente, da anni senza acqua ed elettricità in una strada a ridosso del paese dove le ultime abitazioni degradano verso i campi coltivati, per il quale pochi giorni fa il procuratore capo della procura di Verona, Raffaele Tito, aveva firmato l’ordine di perquisizione.
Non una perquisizione qualsiasi, quella a carico dei tre fratelli Ramponi. [...]
Franco Maria Luisa DINO RAMPONI
Perquisizione ritenuta «pericolosa e delicata», tanto da essere pianificata in un vertice in prefettura. Era stata delegata ai carabinieri, quell’operazione, con l’eventuale ausilio della polizia di Stato. Classificata come «rischiosa», tanto da richiedere l’intervento dei reparti speciali. Tre quelli che l’altra notte sono arrivati a Castel D’Azzano: i carabinieri delle Sos, le squadre operative di supporto. Quelli dell’Api, l’aliquota di pronto intervento. E quattro agenti delle Uopi, le unità operative di primo intervento della polizia. Tutti in tenuta antisommossa e antiesplosivo.
CASOLARE OCCUPATO DOPO ESPLOSIONE
E con loro anche i vigili del fuoco, a supporto. Una trentina di uomini, per perquisire quella casa che i fratelli Ramponi avevano trasformato nel loro ultimo baluardo contro il mondo, imbottendola di gas e molotov. Già dal pomeriggio di lunedì i vicini vedevano quella che hanno descritto come una «camionetta dei carabinieri», parcheggiata poco distante dal casale. [...]
castel d'azzano ESPLOSIONE DURANTE LO SGOMBERO DI UN CASOLARE
I Ramponi, che avevano un comandamento tra loro: mai lasciare sguarnita la casa. Se uno usciva gli altri due restavano a presidiare. Hanno avuto 12 ore di tempo, dal momento in cui la camionetta è stata vista fino al blitz notturno, per pianificare la loro strage. L’operazione dei carabinieri, studiata a tavolino nei minimi dettagli, ha preso forma poco prima della 3.15.
Gli agenti dell’Uopi tramite un terrapieno al lato della casa sono saliti su quel tetto che nel passato era stato il punto in cui i fratelli si arroccavano per lanciare le loro invettive e le loro minacce e che era diventato anche un avamposto «armato» a suon di molotov. I militari della Sos e dell’Api sono invece entrati dalla porta di casa. Franco e Dino sono scappati nel cortile. Maria Luisa è restata al piano superiore. E quando i carabinieri hanno tentato di salire, lei ha fatto quello che con i fratelli vaticinava di fare da tempo.
milo manara - disegno per i carabinieri morti nell'esplosione del casolare a Castel DAzzano
Ha prima aperto le bombole di gas. Al suono di quell’apertura i militari dell’Arma hanno capito. Hanno rotto le finestre, per far uscire il Gpl e impedire che la casa saturasse. E quell’odore è arrivato ai poliziotti che erano sul tetto, che hanno cominciato a urlare «Via, via». Ma lei, Maria Luisa, immortalata dalle body cam dei militari, con un accendino ha dato fuoco a una bottiglia molotov e l’ha lanciata sulle bombole. [...]
E quella casa che era il baricentro di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi è collassata su se stessa, diventando la tomba dei tre carabinieri. Sono stati schiacciati dal solaio, quei tre uomini dell’Arma. Gli agenti dell’Uopi che erano sul tetto sono stati risucchiati nel cratere. [...] Maria Luisa [...] è uscita dal casolare camminando, il corpo ricoperto dalle ustioni. Ha visto mentre ammanettavano Dino. Franco, invece, ha provato a scappare nei campi. Lo hanno trovato poche ore dopo in mezzo al mais. [...]
castel d'azzano ESPLOSIONE DURANTE LO SGOMBERO DI UN CASOLARE
castel d'azzano ESPLOSIONE DURANTE LO SGOMBERO DI UN CASOLARE

