gennaro trambarulo dubai

“VENDI I FIGLI E PORTACI I SOLDI” – CHE CI FACEVA IL BOSS DEL CLAN MALLARDO GENNARO TRAMBARULO CON LA CONVIVENTE A DUBAI? I VIAGGI SERVIVANO SOLO A FAR PERDERE LE TRACCE IN ATTESA DELLA CONDANNA O ANCHE A NASCONDERE IL TESORO DEL RACKET NAPOLETANO? – LE INTERCETTAZIONI CHOC AI COMMERCIANTI CHE NON RIMBORSAVANO I PRESTITI A USURA: “ALLORA NON HAI CAPITO? DEVI…”

 

 

Leandro Del Gaudio per www.ilmattino.it

 

gennaro trambarulo 3

«Vendi i figli e portaci i soldi. Allora non hai capito? Devi vendere i tuoi figli e devi pagare i soldi che hai “comprato”, quelli che ti abbiamo venduto». E ancora, quando ormai il commerciante ha capito che a Napoli tira una brutta aria: «Non te lo dovrei dire, ma è meglio che qui a Napoli non torni più». Parole, paura e violenza intercettate in questi mesi, nel corso di un’inchiesta che vede al momento detenuto Gennaro Trambarulo, presunto boss del clan Mallardo, uomo da tempo indicato come esponente di spicco dell’alleanza di Secondigliano.

 

gennaro trambarulo 2

Fermato per racket e usura la scorsa settimana (fermo poi convalidato dal gip), Trambarulo è indicato dal pool anticamorra come il presunto regista di un sistema di prestiti a strozzo e di racket imposto a esercizi commerciali e imprenditori napoletani. Sono due i casi finora ricostruiti dalla Dda di Napoli, che attualmente tengono in cella Trambarulo e la sua convivente Carmela Pellegrini, in relazione a prestiti a usura che avrebbero raggiunto in pochi anni cifre da capogiro, fino a 250mila euro in più rispetto alla somma iniziale. Due casi circoscritti, sui quali dovrà esprimersi il Tribunale del Riesame nei prossimi giorni, che spingono la Procura di Napoli ad approfondire altri episodi sospetti. Si indaga su altri casi, almeno una dozzina di possibili episodi su cui la Procura di Napoli vuole vederci chiaro.

SECONDIGLIANO

 

Sono commercianti, imprenditori, ex titolari di aziende che hanno dichiarato il fallimento, gente che si è messa in mano alla «banca della camorra», costretta a farsi prestare soldi diventati la loro condanna. C’è chi è finito in ospedale, con le ossa rotte, limitandosi a denunciare un semplice incidente di viabilità, provando - forse - a nascondere vessazioni e pestaggi; c’è chi invece ha lasciato Napoli, di fronte a quella minaccia chiara, che quasi sempre ha una voce femminile: «Non me ne fotte dei problemi che hai avuto, portaci i soldi che ti abbiamo prestato, se non li tieni, venditi i figli, altrimenti te li ammazziamo, e portaci i soldi».

dubai

 

Parole che raccontano uno scenario, che spingono gli inquirenti in queste ore a raccogliere nuove testimonianze, nel tentativo di chiudere il cerchio attorno a un presunto gruppo di cravattari legati a doppio filo alla Alleanza di Secondigliano. Difesi dai penalisti Raffaele Chiummariello e Francesco Foreste, Trambarulo e Pellegrini puntano a dimostrare la propria estraneità rispetto alle accuse e sono pronti a chiedere la revoca degli arresti dinanzi al Riesame.

 

gennaro trambarulo

Un’inchiesta condotta dai pm Simona Rossi, Maria Sepe e Ida Teresi, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, in uno scenario investigativo che fa leva anche sui recenti viaggi all’estero di Trambarulo e della propria convivente. Ad ottobre scorso, i due indagati sono andati a Dubai. Non una meta qualunque, ma un luogo ritenuto al sicuro dalle indagini italiane, come insegna l’esperienza di Raffaele Imperiale (il broker che custodiva i due Van Gogh rubati ad Amsterdam e venduti al camorrista all’inizio di questo secolo), inseguito da anni dalle indagini dei pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra.

RIONE TERZO MONDO SECONDIGLIANO NAPOLI

 

Un luogo al sicuro, a prova di rogatoria, in cui si sono recati lo scorso ottobre (e forse anche a luglio) Trambarulo e la convivente. Viaggi all’estero che, nell’ottica della Procura, servivano a far perdere le tracce in attesa della condanna all’ergastolo comminata dalla Corte di assise di Napoli a carico di Trambarulo, per il quale i giudici hanno respinto la richiesta di arresto.

 

dubai 1

Ergastolano a piede libero (per l’omicidio Di Gennaro), Trambarulo ha lasciato l’Italia ad ottobre, nel timore che il Riesame si esprimesse sulla nuova richiesta di arresti. E dove è andato il presunto omicida? Stando alla ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, Trambarulo sarebbe partito di notte da Secondigliano, accompagnato da un gruppo di collaboratori. È arrivato in auto a Nizza, da dove è volato alla volta di Dubai.

gennaro trambarulo 1

 

Un viaggio da uomo libero - precisa la difesa - che è stato ripetuto sulla stessa rotta dalla convivente: anche in questo caso, la donna viene scortata (dallo stesso accompagnatore di Trambarulo) a Nizza, dove poi si reca a Dubai. E i due faranno rientro a Napoli dopo qualche giorno di vacanza (nel frattempo il Riesame è stato rinviato a metà novembre), in uno scenario che spinge la Procura a ragionare sull’utilità della trasferta negli Emirati e sul clima di violenza registrato in questi anni: ci sono altri imprenditori disposti a denunciare violenze e minacce?

CARCERE SECONDIGLIANO 2CARCERE SECONDIGLIANOdubai 2

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…