marina ripa di meana lucrezia lante della rovere andrea ripa di meana cardella

“GIOIELLI VENDUTI PER POCHI EURO, LEI NON AVREBBE VOLUTO” – VOLANO GLI STRACCI TRA I FIGLI DI MARINA RIPA DI MEANA, LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE, NATA DAL PRIMO MATRIMONIO, E ANDREA RIPA DI MEANA CARDELLA, FIGLIO ADOTTIVO DI MARINA E CARLO – A FARE FUOCO È ANDREA, INCAZZATO PER LA DECISIONE DI METTE ALL’ASTA I MONILI DELLA MADRE: “SONO I GIOIELLI A CUI TENEVA PIÙ DI TUTTI, MAI LI AVREBBE DATI ALL'ASTA PER POCHE CENTINAIA DI EURO. ERANO GIOIELLI DI FAMIGLIA, VOLEVA CHE RIMANESSERO ALLA FAMIGLIA” – E LUCREZIA…

Roberta Scorranese per il “Corriere della Sera”

 

andrea cardella ripa di meana foto di bacco

Volerebbero stracci se non stessimo parlando di Marina Ripa di Meana. E così volano gioielli. Tra i figli: Lucrezia Lante della Rovere, nata dal primo matrimonio, e Andrea Ripa di Meana Cardella, figlio adottivo di Marina e Carlo. Per la verità è stato quest' ultimo che ha affidato alle agenzie il suo sconcerto per la decisione di mettere all'asta i gioielli della madre, una vendita all'incanto confermata dalla casa Pandolfini per il 23 giugno prossimo a Firenze.

 

lucrezia lante della rovere marina ripa di meana

«Sono i gioielli a cui Marina teneva più di tutti, mai e poi mai li avrebbe dati all'asta per poche centinaia di euro. Erano gioielli di famiglia, voleva che rimanessero alla famiglia. C'è in particolare un anello che mai avrebbe venduto», ha dichiarato Andrea all'Ansa. Interpellata dal Corriere della Sera , Lucrezia Lante della Rovere non ha voluto rilasciare dichiarazioni, un po' come avvenne nel 2019, quando Andrea criticò la sua decisione di conservare in casa le ceneri della madre, morta nel 2018: nemmeno in quella occasione l'attrice rispose. E così, come in un romanzo ibrido tra Evelyn Waugh e Balzac, nel nome di Marina tornano a incrociarsi diamanti e onoranze funebri, figli e vecchie ruggini parentali.

 

andrea ripa di meana cardella

Passare dalla spilla colonna con onice e diamanti che andrà all'incanto - stima: tra duemila e tremila euro - ai ricordi sugli ultimi giorni della «Libertina Felice», come la chiamava Lietta Tornabuoni, è una folata di vento. Ma di queste folate di vento si nutriva Marina, che litigava regolarmente con la famiglia sui giornali perché «così rimane tutto scritto».

 

Marina che era capace di commuoversi in pubblico per la bellezza e per la bravura della sua Lucrezia e, una folata di vento dopo, dichiarare «non ho quella mentalità borghese, quella mitologia della maternità in nome della quale i figli vengono prima di tutto, anche di sé stessi», come fece in un'intervista rilasciata a Vanity Fair nel 2010.

lucrezia lante della rovere marina ripa di meana

 

Andrea Ripa di Meana Cardella mette l'accento sul fatto che quei gioielli hanno un valore molto superiore a quello dell'asta, ma nella sua vita lunga e tumultuosa Marina si è sempre presa gioco del denaro in una danza obliqua e divertita: un abbraccio e uno sberleffo. Quando l'industriale Roberto Gancia si innamorò di lei, subito lo ribattezzò «Sgancia». Nel libro Colazione al Grand Hotel racconta di quando viveva in albergo e cercava di aiutare l'amante di allora, l'artista Franco Angeli, che era sempre nei guai.

 

marina ripa di meana

Ecco perché il catalogo dell'asta Pandolfini, a guardarlo oggi, sembra il romanzo minerale della sua vita: i diamanti e i fermagli consumati, la collana in ebano e l'anello con brillante, il Rolex maschile e il bracciale (meraviglioso) che porta il suo nome, «Marina», il gioiello che più di ogni altro ha fatto risplendere. Anche quando mostrava le cicatrici della malattia («Sembro la moglie di un lanciatore di coltelli», confidò a Paola Jacobbi), anche quando si mise a litigare con Fabrizio Corona in televisione perché la malattia la angosciava e aveva bisogno di fare qualcosa. Ha sempre fatto qualcosa. Che fosse un vestito, un libro, un litigio, una foto nuda contro le pellicce di origine animale.

 

andrea cardella ripa di meana

 Molti dei gioielli al centro della contesa sono «d'artista», dunque hanno un taglio e un disegno unico ed è un altro dei motivi per cui il figlio adottivo si dice «fuori di sé» all'idea dell'asta. Ma la disinvoltura con cui Marina portava il suo «carico di cognomi» (parole sue) era la stessa con la quale mescolava cappelli e dipinti, intellettuali e diseredati. Le cene con Moravia e le liti con Sgarbi. Ecco perché i preziosi che andranno all'incanto hanno qualcosa in più. Raccontano di una donna che ha tolto peso a tante cose, compreso il dolore. Quello dei figli però resta una cosa privata, una cosa che nessun reality potrà mai raccontare.

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patrizia de blanck andrea ripa di meana cardella

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