giovanni di massa

GIOVANNI DI MASSA, IL MANAGER ITALIANO ARRESTATO IN RUSSIA, SAREBBE FUGGITO DAI DOMICILIARI – L'INGEGNERE 61ENNE, FERMATO NELLA NOTTE DI LUNEDÌ A MOSCA PERCHÉ TROVATO CON UNA PICCOLA QUANTITÀ DI MEFEDRONE, SI È RESO IRREPERIBILE – SAREBBE FUGGITO AD ABU DHABI, NEL GOLFO PERSICO, DOVE PARE ABBIA INTERESSI E APPOGGI – TUTTI I PUNTI OSCURI DELLA VICENDA E I DUBBI SUL COMPORTAMENTO DEI RUSSI: HANNO LASCIATO SCAPPARE DI MASSA PER “PAREGGIARE” IL CASO DI ARTEM USS…

Estratto dell'articolo di Jacopo Iacoboni per “La Stampa”

 

giovanni di massa

Benché le accuse rispettive fossero molto diverse, la storia di Giovanni Di Massa ricorda a questo punto davvero quella di Artem Uss. Di Massa è l'ingegnere sessantunenne italiano fermato nella notte di lunedì a Mosca perché - come rivelato da ieri da La Stampa - i russi l'avrebbero trovato con una piccola quantità di stupefacenti. La magistratura gli aveva concesso una forma di libertà vigilata, ma Di Massa in serata si è reso irreperibile. Detto brutalmente: è scappato.

 

Secondo alcuni, riuscendo già a lasciare la Russia, ma senza informare le autorità italiane. Di fatto quindi fuggendo. Con tutta probabilità ad Abu Dhabi, nel Golfo Persico, dove pare avesse interessi e appoggi. Qui bisogna riavvolgere il nastro e riraccontare la storia dall'inizio.

 

GIOVANNI DI MASSA

[…] Chi è questo ingegnere nucleare italiano, che si trova adesso al centro di una trama da spy story, arresto e fuga, e che ci faceva a Mosca, nei giorni pericolosissimi del tentato golpe? Di Massa è un top manager di una compagnia energetica italiana, Iss International, con sedi a Roma e Milano, attiva nel campo dell'assistenza tecnica nel settore oil and gas, uffici anche in Emirati Arabi Uniti e Qatar, e in Africa (Congo, Algeria, Egitto, Mozambico).

 

 Secondo quanto hanno riferito ieri fonti nell'intelligence internazionale a La Stampa ieri di prima mattina, viaggiava su un'auto a noleggio nel cuore della notte a Mosca tra lunedì e martedì quando è stato fermato. Gli ispettori della polizia avrebbero trovato un sacchetto di plastica che conteneva - secondo quanto riferiscono fonti russe indipendenti - 1,15 grammi di mefedrone. Una sostanza con effetti simili alla cocaina.

 

mefedrone

Il presidente della società Iss, Giuseppe Bellantoni dichiara che «l'ingegnere Di Massa è sempre apparso una persona ligia, attenta e gran lavoratore». Poi però trova modo di far sapere che «l'ingegnere stava godendo di un periodo di ferie e, pertanto, non si trovava a Mosca per motivi di lavoro, ma personali». Ma questo rende per certi aspetti ancora più strana la vicenda, una specie di giallo internazionale attorno a quella che non sembra essere una persona qualunque.

 

L'azienda di Di Massa gestisce contratti milionari in Russia. Precedentemente, lo stesso Di Massa si era occupato della costruzione dell'impianto di gas di Amur, assai importante per le strategie di Gazprom.

 

GIOVANNI DI MASSA - PROFILO LINKEDIN

L'ingegnere aveva base ad Abu Dhabi, negli Emirati arabi uniti, ma, a quanto risulta, era spesso a Mosca. E aveva lavorato in passato per un'altra azienda, la francese Technip, che uscirà dal progetto Arctic 2 di Novatek in Russia entro metà 2023, per via delle sanzioni alla Russia (oltre che per i cinesi di China Petroleum Engineering & Construction Corporation).

 

Possibile che i russi si siano lasciati scappare un arrestato che avrebbe potuto essere prezioso, nel "serbatoio" di arrestati che Vladimir Putin usa per cercare di condizionare il grande gioco geopolitico?

 

Il ministro degli Esteri Tajani, nelle ore del tardo pomeriggio di ieri, aveva assicurato «stiamo seguendo attentamente la vicenda, vediamo quel che accade», mentre la Farnesina stava tentando senza interruzione con tutti i canali, politici e di intelligence, di alleggerire la posizione di Di Massa. Poi lui si è volatilizzato. Puf, sparito nel nulla. Quasi come se a Mosca non fosse dispiaciuto più di tanto pareggiare la vicenda Uss e fare 1-1. […]

mefedrone

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...