cocaina

GIOVENTU’ STUPEFACENTE – IL CONSUMO DI DROGHE, SPECIE TRA I GIOVANISSIMI, E’ IN COSTANTE AUMENTO: I RAGAZZI ITALIANI SONO AL SECONDO POSTO IN EUROPA, IL NOSTRO PAESE E’ IL QUARTO NELL’UE PER L’USO DI COCA – IL 30 PER CENTO DEI DETENUTI ENTRA IN CARCERE PER MOTIVI LEGATI AGLI STUPEFACENTI

Nadia Ferrigo per la Stampa

COCAINA

 

Sfiorano il raddoppio le segnalazioni per consumo di sostanze stupefacenti, quadruplicano i minori sanzionati. In otto casi su dieci per derivati dalla cannabis. Nella nona edizione del Libro bianco sulle droghe, presentato questa mattina a Roma e prodotto di un lavoro collettivo di diverse associazioni tra cui Luca Coscioni, Antigone e Gruppo Abele, i numeri raccontano come il consumo di droghe, soprattutto tra i più giovani, è in costante aumento.

 

Dal 1990 sono state segnalate per possesso di sostanze stupefacenti a uso personale 1.214.180 persone, di queste 884.044 per derivati della cannabis. Su 38.613 segnalati al Prefetto per consumo di sostanze illecite nel 2017 - erano 27.718 nel 2015 - nell' 80% dei casi si tratta di consumatori di cannabinoidi, a seguire di cocaina (14%) ed eroina (5%) e, con percentuali minime e frammentate, altre sostanze. Cresce anche il numero delle sanzioni - dalle 13.509 del 2015 alle 15.581 del 2017 - ma resta irrilevante la vocazione terapeutica della sanzione amministrativa: solo 86 persone sono state sollecitate a seguire un programma di trattamento socio sanitario.

coltivazione cannabis

 

Classifiche e record L' Italia è il terzo Paese in Europa dove si consuma più cannabis: si stima che il 33,1% della popolazione l' abbia usata almeno una volta nel corso della vita, una percentuale inferiore solo a Francia (41,4%) e Danimarca (38,4%).

 

Se si considera la sola fascia d' età dai 15 ai 34 anni, l' Italia è al secondo posto: si stima che il 20,7% ne abbia fatto uso nei dodici mesi precedenti all' ultima indagine condotta in merito, nel 2017, contro il 21,5% della Francia.

 

Secondo l' ultimo rapporto europeo pubblicato, l' Italia è il quarto paese per uso di cocaina tra quelli dell' Unione Europea, con il 6,8% delle persone con età compresa tra i 15 e i 34 anni che ne ha fatto uso almeno una volta, preceduta da Regno Unito, Spagna e Irlanda.

DROGHE

 

Un quarto della popolazione detenuta - 14.706 su 57.608 persone - è tossicodipendente. Un aumento registrato dal Libro bianco dopo il picco nel 2007 con l' applicazione della legge Fini-Giovanardi (era al 27% ) poi riassorbito a seguito di una serie di interventi legislativi. È record anche degli ingressi in carcere di persone con uso problematico di sostanze, che arriva al 34%. Su 48.144 ingressi, 14.139 sono stati causati da imputazioni per detenzione ai fini di spaccio, cioè per l' articolo 73 del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti. Altri 4.981 in associazione con l' articolo 74, cioè finalizzata al traffico illecito, 976 esclusivamente per l' articolo 74. Aumentano cioè i possessori - con un più 8% - mentre restano stabili i dati relativi ai consorzi criminali.

cannabis

 

Come indicato dalle simulazioni, in assenza di detenuti per la violazione dell' articolo 73 non ci sarebbe il problema del sovraffollamento carcerario. Se poi si analizzano i numeri delle misure alternative dedicate, sul totale dei detenuti tossicodipendenti solo 3.146 sono ammessi all' affidamento in prova speciale per alcool e tossicodipendenza.

 

Nessuna politica di riduzione Nei dati ufficiali raccolti sono del tutto assenti le cosiddette politiche di riduzione del danno, come stanze del consumo e servizi di consulenza per un uso più sicuro, che invece rappresentano uno dei pilastri delle politiche pubbliche europee. Dal 2009 al 2013 il dipartimento Antidroga ha finanziato ricerche in campo farmacologico e neurobiologico per più di un milione e mezzo di euro, ma, denunciano le associazioni, «Nessuna ricerca psicosociale risulta essere stata portata avanti dallo stesso dipartimento, impedendo di studiare nuove politiche capaci di affrontare i nuovi modelli di consumo, sempre più graduati e complessi».

 

COCAINA

«Le comunità terapeutiche sono rimaste le stesse, nei decenni. Parlare di uso consapevole resta un' eresia. Nel Regno Unito, per esempio, nelle scuole si spiega quali sono le sostanze, quali sono gli effetti delle dosi e delle combinazioni. Ai nostri ragazzi non si parla mai di droghe, la volontà di informare è lasciata ad alcune associazioni», denuncia Marco Perduca, membro dell' Associazione Luca Coscioni e coordinatore di legalizziamo.it. «C' è una legge che impone di organizzare una conferenza nazionale sull' uso delle droghe ogni tre anni, ma l' ultima è stata convocata nel 2009». «Per questo chiediamo un sottosegretario con delega "alle droghe", che possa concentrarsi su un tema così complesso»conclude Perduca.

 

cocainacocaina 2DROGHE SINTETICHE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…