giulio regeni

LA VERITÀ SU GIULIO REGENI – L’EGITTO CONSEGNA ALLA PROCURA DI ROMA LE IMMAGINI DELLA METROPOLITANA DOVE IL RICERCATORE FU SEQUESTRATO IL 25 GENNAIO 2016. RECUPERATO IL 5 PER CENTO DEI FILMATI – POTREBBE ESSERCI LA CHIAVE PER SCOPRIRE COSA È SUCCESSO NELLE ULTIME ORE DI VITA DI GIULIO – IL CAIRO HA INTERROGATO NOVE POLIZIOTTI, NEI PROSSIMI MESI…

Grazia Longo per la Stampa

 

regeni

A parte il fatto che le possibilità di recuperare dati concreti e incontrovertibili sulle ultime ore di Giulio Regeni sono ridotte al lumicino, l' elemento più importante è rappresentato dai nuovi verbali dei nove agenti di polizia e National Security coinvolti nell' inchiesta.

 

Quaranta pagine scritte in arabo, che una volta tradotte, potrebbero rivelare spiragli di verità dopo i tanti depistaggi. Mai come in questo caso, però, il condizionale è d' obbligo.

PASSAPORTO DI GIULIO REGENI

 

Le immagini della telecamera

Il pm Sergio Colaiocco della procura di Roma, ieri mattina in Egitto, ha ricevuto le immagini della metropolitana dove il ricercatore friulano venne sequestrato la sera del 25 gennaio 2016.

 

REGENI

Ma l' agenzia di software russa incaricata dalla procura egiziana di analizzare i video è riuscita a recuperare solo il 5 per cento dei filmati. Le eventualità che in quei 10 giga di video e frame, salvati grazie a un software ad altissima tecnologia, ci sia la chiave per arrivare alla verità sull' omicidio del ricercatore friulano sono quasi nulle ma chi indaga, anche sul fronte italiano, assicura sia stato fatto il possibile per recuperare le immagini.

giulio regeni

 

L' attenzione si concentra sulle immagini più prossime alle 19,51, momento dell' ultimo aggancio del telefono di Regeni a una cella nella stazione di Dokki. Chissà se invece dai verbali dei nuovi interrogatori non possa emergere qualcosa di significativo.

 

L' informativa dei carabinieri del Ros e dei poliziotti dello Sco, lo scorso dicembre, ha convinto la procura generale del Cairo a risentire i poliziotti e gli uomini della National Security Agency, il servizio segreto civile, coinvolti nell' omicidio.

Giulio Regeni

 

In realtà finora non sono stati indagati dall' autorità giudiziaria egiziana e non è detto che lo siano in futuro. Ma i nuovi interrogatori a cui sono stati sottoposti costituiscono comunque un segnale di apertura da parte dell' Egitto, tanto più perché non è stato sollecitato dal nostro Paese.

 

Il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, e il procuratore d' Egitto, Nabeel Sadek, «hanno rinnovato - si legge in una nota congiunta - il loro impegno a continuare la collaborazione giudiziaria tra le due procure fino ad arrivare alla verità, individuare i colpevoli e rinviarli a giudizio».

 

«Nel futuro - prosegue il documento - sono previsti altri incontri tra le due parti per discutere degli esiti dell' operazione di recupero e degli ultimi sviluppi delle indagini». Prossimo appuntamento tra i due procuratori, a fine di giugno al Cairo.

regeniREGENI egitto torture bunker regeni 1paola regeniREGENImanifestazione per giulio regeni REGENIFUNERALE REGENIREGENIGiulio Regeni

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...