desiree mariottini brian minteh mamadou gara chima alinno

GIUSTIZIA PER DESIRÉE - UNO DEGLI ASSASSINI DELLA 16ENNE, BRIAN MINTHE, COLPITO DA UNA NUOVA ORDINANZA CAUTELARE, NON HA MAI MOSTRATO SEGNI DI PENTIMENTO - SECONDO DIVERSI TESTIMONI, QUANDO DESIRÉE ERA IN FIN DI VITA UNO DEGLI ACCUSATI, YOUSIF SALIA, HA IMPEDITO AI PRESENTI DI CHIAMARE I SOCCORSI - LA MADRE DELLA RAGAZZA: "PER GLI AGUZZINI DI MIA FIGLIA PROVO ODIO, NON RIESCO A PERDONARE. L'HANNO VIOLENTATA, SOFFERENTE, IN AGONIA. NON HANNO VOLUTO AIUTARLA. SONO RIMASTI A GUARDARE MENTRE LEI MORIVA. CHI PUÒ FARE TUTTO QUESTO SENZA UN MINIMO DI PIETÀ?"

DESIREE MARIOTTINI

Michela Allegri e Adelaide Pierucci per “Il Messaggero”

 

IL CASO

Nessun segno di pentimento è arrivato in questi anni di carcere. E c'è il rischio, concretissimo, che Brian Minthe, condannato insieme ad altri tre uomini per l'omicidio di Desirée Mariottini, possa fuggire. Non ha una fissa dimora e, già nell'ottobre del 2018, mentre la sedicenne di Cisterna di Latina stava morendo a causa del cocktail di droghe e farmaci che le era stato somministrato, lui aveva preferito scappare piuttosto che chiamare i soccorsi.

 

YUSIF SALIA

Minthe non uscirà di prigione: la Procura di Roma, ieri notte, dopo la sentenza di condanna per il branco che ha ucciso Desirée, ha chiesto e ottenuto una nuova misura cautelare per omicidio a carico dell'africano. La notizia della scarcerazione di Minthe, condannato dalla III Corte d'assise di Roma a 24 anni e 6 mesi di reclusione, era arrivata con la lettura del dispositivo da parte dei giudici.

 

LA VIOLENZA

Lo straniero era detenuto solo con l'accusa di violenza sessuale, mentre ieri è stato condannato per omicidio e assolto dalla contestazione di stupro: durante il dibattimento è emerso che sul corpo e sui vestiti di Desirée il suo Dna non era presente. Assolto dall'accusa di violenza - ma condannato a 27 anni per l'omicidio - anche Alinno China, difeso dall'avvocato Giuseppina Tenga, che è già pronta a presentare appello: «Secondo i pm l'omicidio è stato commesso per nascondere lo stupro. L'accusa contro il mio assistito non regge».

DESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANI

 

Secondo i difensori, inoltre, sul corpo della ragazzina sarebbero stati trovati Dna di altre persone, mai identificate. Per la violenza e l'omicidio, avvenuti in uno stabile abbandonato in via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo di Roma, sono stati condannati all'ergastolo Yousif Salia e Mamadou Gara. Secondo l'accusa, e secondo diversi testimoni, quando Desirée era in fin di vita Salia avrebbe impedito ai presenti di chiamare i soccorsi.

 

LA RABBIA

OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI

La notizia del nuovo arresto di Minthe rincuora Barbara Mariottini, la madre di Desirée. Il pensiero che uno degli uomini che hanno ucciso la figlia stesse per uscire di prigione, nonostante la condanna, era insopportabile. Per Barbara quella dopo la lettura della sentenza - arrivata nell'aula bunker di Rebibbia dopo 9 ore di camera di consiglio - è stata una notte lunghissima. Una notte di ricordi, di pianti, di rabbia.

 

L'idea che uno degli aguzzini della figlia potesse essere scarcerato l'ha lacerata. «Sono stata male, agitata, preoccupata. Ho passato una notte insonne con tanti pensieri e tanti pianti - ha raccontato - Per me era inconcepibile pensare che uno di quelli che hanno ucciso Desirée, condannato a 24 anni e 6 mesi per questo, uscisse tranquillamente dal carcere».

 

«NESSUN PERDONO»

CHIMA ALINNO

Dimenticare è impossibile, perdonare è impensabile: «Per gli aguzzini di mia figlia provo rabbia, odio, non riesco a perdonare. Non capisco perché si sono accaniti su Desirée, violentata, sofferente, in agonia. Non hanno voluto aiutarla, perché altrimenti avrebbe raccontato tutto. Sono rimasti a guardare mentre lei moriva davanti ai loro occhi. Chi può fare tutto questo senza un minimo di pietà? Solo dei mostri, delle belve».

 

Barbara sperava che le richieste della Procura venissero accolte in pieno e che, come sollecitato dal pm Stefano Pizza, tutti e quattro gli imputati venissero condannati all'ergastolo. «Mi hanno strappato Desirée all'improvviso, poco più che bambina. L'ultimo ricordo che ho di lei è mentre esce da casa per andare dalla nonna. L'ultimo saluto, e quell'abbraccio più forte che avrei dovuto darle».

 

OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI

Poi, i sogni e i progetti, che non si realizzeranno più: «Io e Desirée avevamo un progetto: volevamo andare a vedere l'aurora boreale, ci teneva tanto, ma l'ultimo viaggio lo ha fatto senza di me ed è stato senza ritorno. Lei immaginava tutt' altro futuro: era attratta dall'arte, dai colori, dai suoni. Avrei voluto che seguisse la sua passione per i viaggi e per tutto ciò che era bellezza».

 

In questi anni Barbara non è mai andata in via dei Lucani, nel palazzo dell'orrore, «fa troppo male. E fa male anche pensare anche che ci siano tanti altri luoghi dell'abbandono. Lì non ci sono mai andata, non ce la faccio, ho un vuoto nello stomaco. Ci sono tanti posti a Roma e in altre città come quello di San Lorenzo e sinceramente non capisco perché non mettano delle pattuglie a presidiare. Tutti sapevano che quello era un luogo di spaccio, violenza, ricovero per irregolari. Una terra di nessuno nel cuore di Roma».

 

 

OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI DESIREE MARIOTTINIla morte di desiree mariottini via dei lucani la morte di desiree mariottini via dei lucani la morte di desiree mariottini via dei lucani la morte di desiree mariottini via dei lucanidesiree

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…