UN PAESE CON LE PEZZE AL CULO - GLI ITALIANI, DA SEMPRE LODATI PER LE LORO DOTI DA FORMICHINE, NON RIESCONO PIÙ A RISPARMIARE: SOLO IL 41% RIESCE A METTERE DA PARTE SOLDI, IL 5% IN MENO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, LA QUOTA PIÙ BASSA DAL 2018 - TUTTA COLPA DI ENTRATE INSUFFICIENTI CHE VENGONO EROSE DALLE SPESE MENSILI: AUMENTANO SIA QUANTI CONSUMANO TUTTO IL REDDITO (37% CONTRO IL 34% NEL 2024), SIA CHI HA DOVUTO ATTINGERE AI RISPARMI (15% CONTRO IL 12% NEL 2024) - CHI PUÒ CONTARE SU UNA SITUAZIONE PIÙ SALDA PUNTA SEMPRE SUL MATTONE CHE FA UN BALZO IN AVANTI…
Estratto dell’articolo di R.AM. per "la Repubblica"
Solo il 41% degli italiani riesce a risparmiare, 5 punti percentuali in meno rispetto all'anno scorso, la quota più bassa dal 2018.
E non si tratta di una scelta: il risparmio viene ancora considerato rilevante sia come tutela per le situazioni personali meno prevedibili (57%) che per far fronte alle crisi economiche di sistema.
Gli italiani risparmiano meno perché hanno entrate insufficienti: aumentano sia quanti hanno consumato tutto il reddito (37% contro il 34% nel 2024), sia chi ha dovuto attingere ai risparmi accumulati (15% contro il 12% nel 2024). Dall'indagine Ipsos per l'Acri, presentata in apertura della 101esima Giornata Mondiale del Risparmio, emerge una congiuntura particolarmente difficile per il Paese.
A essere tagliate sono anche le spese, comprese quelle per il cibo e la salute. Un quarto delle famiglie non sarebbe in grado di far fronte a spese non programmate di 1.000 euro, e solo il 36% sarebbe in grado di coprire un'emergenza da 10.000 euro.
Aumentano gli insoddisfatti della propria situazione economica: il 57% delle famiglie dichiara «un tenore di vita peggiorato, anche se c'è un 43% che ha sperimentato «miglioramenti o tranquillità».
Chi riesce a risparmiare rimane ancorato alle vecchie abitudini: molta liquidità (il 64% sceglie i depositi bancari), pochi investimenti, ritorno al mattone, scelta che balza in un anno dal 26 al 34%, collocandosi quasi a pari merito accanto agli strumenti finanziari più sicuri (36%).
[…] Le difficoltà economiche fanno scricchiolare anche la fiducia nei confronti dell'Unione Europea e dell'euro. Gli euroscettici salgono al 62%, contro il 55% del 2024.
[…] Solo un italiano su quattro auspica l'uscita. Si attenua l'interesse per gli interessi diretti a finanziare lo sviluppo sostenibile, o a sostenere l'economia italiana: al centro soprattutto il rendimento.






