netturbini ama

ARMIAMOCI E SCAPPIAMO! - LA GRANDE FUGA DEI NETTURBINI DELL’AMA: “I RIFIUTI POSSONO CONTAGIARE” – A ROMA 4 ADDETTI CHE SI OCCUPANO DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI SU DIECI SONO A CASA E NON ARRUOLABILI. CON PUNTE DEL 60 PER CENTO IN ALCUNE ZONE. SONO IN MALATTIA, IN FERIE, IN PERMESSO PARENTALE OPPURE IN CONGEDO PER LA 104…

Francesco Pacifico per “il Messaggero”

 

netturbini ama

All'Ama quattro dipendenti ogni dieci sono a casa e non arruolabili. Con punte del 60 per cento in alcune zone. Sono in malattia, in ferie, in permesso parentale oppure in congedo per la 104. Sia negli uffici (dove lo smart working riguarda meno della metà degli amministrativi) sia, soprattutto, tra gli addetti che si occupano della raccolta dei rifiuti. Che già registra dei ritardi, con i cassonetti traboccanti nelle periferia Nord e in quella Est della Capitale.

 

Ma il numero delle assenze è destinato a salire, perché nel personale crescono i timori dopo che l'Istituto superiore di sanità prima e la Regione dopo hanno di fatto congelato la differenziata per le persone contagiate da coronavirus o quelle in quarantena, imponendo loro di gettare tutti i materiali nel cassonetto dell'indifferenziato. E già nella chat dei dipendenti della municipalizzata si moltiplicano messaggi che mostrano una forte incertezza: «Abbiamo paura a raccogliere i rifiuti!» oppure «Come facciamo a riconoscere questi rifiuti speciali?».

 

netturbini ama

La stima sulle assenze in Ama è stata comunicata lunedì scorso durante un vertice tra il capo del personale, Marcello Bronzetti, e i sindacati alla prima riunione del comitato di controllo, la cabina di regia per gestire le operazioni di messa in sicurezza del personale dal rischio di contagio del coronavirus. Cioè già prima che si sapesse che si era ammalato un capo operaio della sede di Rocca Cencia, adesso ricoverato allo Spallanzani.

 

Ma il numero degli assenti potrebbe presto salire, da quanto l'ISS ha comunicato che dove c'è una quarantena i rifiuti da differenziare (carta, vetro o plastica) vanno riposti nel cassonetto dell'indifferenziato in almeno due sacchetti, uno dentro l'altro, a sua volta chiuso ermeticamente e con una fascetta di riconoscimento per segnalare il pericolo. In quest'ottica ieri la Regione Lazio ha emesso un'ordinanza, che chiede ai Comuni e alle municipalizzate di organizzare appositi servizi di raccolta, molto simili a quelli per i rifiuti ospedalieri. La procedura, almeno a Roma, non è ancora partita, ma tanto è bastato per mandare nel panico i dipendenti.

netturbini ama

 

DEFEZIONI

Qualcosa in più si capirà nella cabina di regia di oggi tra Ama e sindacati. Intanto, spiegano dalle sigle, «questa notizia finirà per aumentare il numero di persone che si metteranno in malattia o in ferie, come prevedono i decreti del governo per gestire l'emergenza: un numero che potrebbe superare di gran lunga il 50 per cento. E a quel punto, avremmo problemi a gestire la raccolta».

 

Con una produzione di rifiuti minore al solito - viste l'assenza di turisti nella Capitale e la chiusura di bar, ristoranti e di uffici - il servizio registra dei rallentamenti legati soprattutto in periferia o alla raccolta della differenziata. Non a caso dal I e dal II Municipio, cioè dal Centro storico, le presidenti Sabrina Alfonsi e Francesca Del Bello, hanno consigliato all'Ama di ridurre i servizi in questi quadranti, per concentrare meglio l'operatività nelle zone più decentrate.

rifiuti

 

Una soluzione alla quale sta guardando anche l'azienda, che ha già ridotto il personale nel porta e porta o l'orario di accesso ai centri di raccolta. E sono due le opzioni che si stanno studiando in via Calderon de La Barca per evitare problemi: da un lato, sarebbe già pronto un piano per rimodulare i servizi di raccolta, concentrando più personale e giri dei camion nei quartieri dove c'è più emergenza a scapito del Centro dove c'è meno domanda; dall'altro, potrebbe essere affidata a una ditta esterna specializzata (si starebbe valutando anche la Roma Multiservizi) la gestione dei rifiuti prodotti da persone contagiate, per tranquillizzare i propri lavori.

 

Intanto l'ad di Ama Stefano Zaghis, replicando alle critiche dei sindacati, ribadisce che la municipalizzata «sta mettendo in campo il massimo sforzo e tutte le misure possibili di protezione e tutela dei lavoratori sono state tempestivamente attivate e vengono costantemente adeguate in ragione dell'evolversi della situazione».

rifiuti roma

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)