
BREAKING BAD ADOLF! - IL NUOVO LIBRO DI MARTIN AMIS ESPLORA L’INTIMITA’ DI HITLER, COSI’ IGIENISTA CHE FACEVA SESSO CON EVA BRAUN SENZA TOCCARLA - “CHANNEL 4” RIVELA LA SUA DIPENDENZA DA METANFETAMINA
“Facevano sesso senza neanche toccarsi. Senza levarsi i vestiti di dosso”. Ancora una verità su Hitler ed Eva Braun. Secondo lo scrittore Martin Amis, il Fuhrer era così paranoico e ossessivo compulsivo nei confronti dell’igiene da non riuscire a concedersi un rapporto sessuale tranquillo. Pare infatti che fosse in grado di raggiungere l’orgasmo soltanto quando lei si alzava la gonna, mostrando le gambe da lontano.
E addirittura Martin Amis racconta che era disposto ad avvicinarsi oltre la "distanza di sicurezza" soltanto quando poteva proteggersi inserendo nelle mutande tovaglioli puliti. A conferma di quanto fosse poco adatto al sesso, c’è anche la testimonianza di sua nipote Angelika Raubal, era la figlia della sorellastra Angela con cui si dice avesse un rapporto incestuoso.
Martin Amis durante la presentazione del suo ultimo romanzo "The Zone of Interest", si è interrogato sulla sessualità del Fuhrer, cercando di capire il suo atteggiamento. "Dire che fosse gay o borghese represso è troppo facile per trovare una spiegazione alla sua ostilità verso il sesso con una donna. In realtà - dice - era un uomo vuoto. Privo di sentimenti. Era semplicemente un folle senza quid".
Insomma l'autore non riesce a immaginare Eva Braun fumare dopo una sigaretta post-orgasmo, a pensare Hitler durante i preliminari. Ma solo un uomo vuoto e paranoico, ossessionato dall'igiene.
"Non voglio essere riduttivo, semplicista o frivolo, ma sono convinto che se nessuno ha mai capito Hitler è perché il suo atteggiamento nei confronti del sesso non è mai stato analizzato nel modo giusto. Hitler era vuoto e privo di sentimenti. E il sesso è il modo migliore per capire gli altri".
2. “CHANNEL 4” RIVELA LA SUA DIPENDENZA DA METANFETAMINA
Le ultime novità arrivano da un documentario dell'emittente britannica Channel 4, secondo il quale il Fuhrer avrebbe avuto una dipendenza dalla metanfetamina. Si aggiunge, dunque, un altro pezzo del puzzle che nei decenni è stato lentamente composto sulla complessa e psicotica personalità di Hitler, con la scoperta di questa dipendenza.
Oltre a quella dei medicinali, perché il dittatore nazista assumeva oltre 70 farmaci. I dettagli, anticipati dal “Mail on Sunday”, sono stati ricavati da un dossier compilato dall’intelligence Usa alla fine della Seconda Guerra mondiale raccogliendo le testimonianze dei medici che avevano avuto in cura Hitler.
Si pensa che il dittatore fosse sotto l’effetto della droga, usata durante il conflitto per migliorare la resistenza delle truppe, quando nell’estate 1943 ebbe un’accesa discussione con Benito Mussolini. Negli ultimi giorni all’interno del bunker di Berlino venne sottoposto a nove iniezioni di “Vitamultin”, medicinale che conteneva metanfetamina.
Il dossier americano fa luce su uno dei miti che si sono a lungo raccontati, soprattutto da parte britannica, sul dittatore: il fatto che avesse un solo testicolo. Hitler non era affetto da monorchidia e vengono negate anche le voci su una sua presunta omosessualità.