soncini neri selvaggia canalis

HACKERS DE’ NOANTRI – DAL VERBALE DEL FOTOGRAFO GIUSEPPE CARRIERE SEMBREREBBE CHE SELVAGGIA LUCARELLI L’ABBIA COINVOLTO IN UNA TRATTATIVA PER VENDERE LE FOTO DELLA CANALIS – MA LA GIORNALISTA SMENTISCE LO SCOPO DI LUCRO

Manuela D’Alessandro per  www.giustiziami.it

 

Selvaggia Lucarelli voleva vendere le 191 immagini strappate alla regale intimità di Villa Oleandra, durante la festa di compleanno di Elisabetta Canalis? Ed era consapevole della loro provenienza illecita?

 

selvaggia lucarelli dal paninaro che in realta era mcdonaldsselvaggia lucarelli dal paninaro che in realta era mcdonalds

Sono alcuni dei temi scoppiettanti del processo che vedrà imputati dal 19 giugno a Milano oltre a Lucarelli gli altri due blogger Gianluca Neri alias ‘Macchianera’ e Guia Soncini. (blog star)

 

Quello che finora appare certo – dalla lettura dei verbali d’interrogatorio che Giustiziami ha potuto consultare - è che le versioni di due dei protagonisti di questa vicenda non collimano. E c’è una data che, così come sottolineata dagli inquirenti, appannerebbe la credibilità della versione di Lucarelli.

 

Il 12 ottobre 2010 è una  giornata importante per l’inchiesta. Negli uffici del commissariato di Porta Venezia vengono sentiti non come indagati ma come testimoni, e quindi con l’obbligo di dire la verità, Selvaggia Lucarelli e il fotografo Giuseppe Carriere.

 

GUIA SONCINI SELFIE GUIA SONCINI SELFIE

Ascoltiamoli.

 

Giuseppe Carriere, fotografo dell’agenzia Roma Press. “Durante un pranzo da ‘Giannino’ col giornalista di ‘Chi’ Gabriele Parpiglia e la giornalista pubblicista Selvaggia Lucarelli, ho avuto in visione da quest’ultima un servizio fotografico posato e non carpito relativo a una festa privata,  se non erro  per il  compleanno della compagna Elisabetta Canalis avvenuta nella casa di George Clooney, noto attore cinematografico che non ha mai permesso ad alcuno di fotografare l’interno della sua abitazione in località  Laglio in provincia di Como e  per questo le foto avevano un grande interesse giornalistico e di conseguenza  un grande valore  economico.

 

Poichè per mediare con le testate giornalistiche e cedere eventuali diritti internazionali necessita un’ agenzia fotografica competente mi sono rivolto alla Lucarelli per questo scopo. Parpiglia ha chiamato il suo direttore Signorini e ha manifestato interesse per la cosa.  Pertanto abbiamo concordato un appuntamento. Ho avuto una chiavetta da Lucarelli delle citate foto e mi sono recato dal  vice direttore Massimo Borgnis, ignaro della provenienza del servizio che Lucarelli mi aveva riferito di avere ricevuto anonimamente”.

GIANLUCA NERI  GIANLUCA NERI

 

Carriere spiega poi che Borgnis gli avrebbe offerto 100mila euro per le foto ma con la richiesta di firmare una liberatoria con la quale assumersi la responsabilità della liceità o meno delle foto. “A questo punto non essendo sicuro della loro provenienza ho chiesto di verificarla, non avendone i mezzi.

 

Successivamente ho saputo da Borgnis della illecita provenienza delle foto e mi sono totalmente estraniato perché non è mia etica trattare materiale fotografico indebitamente carpito”. Infine, Carriere precisa che “la Lucarelli mi riferiva di avere avuto le foto tramite il suo blog con una mail”.

 

Dalle parole di Carriere sembrerebbe che Lucarelli l’abbia coinvolto in un’operazione per la vendita dei diritti delle preziose foto.

 

GIANLUCA NERI    GIANLUCA NERI

Ma quella raccontata da Selvaggia è un’altra storia: “Ho ricevuto attraverso la posta del mio blog il giorno 3 ottobre una mail che ricordo provenire dall’ indirizzo giorgioclone in cui mi si invitava ad aprire l’allegato che conteneva  191 fotografie riguardanti la festa di compleanno della nota show girl Elisabetta Canalis. (…)  Ho scaricato le foto sul mio pc e cancellato la mail come mia abitudine in quanto ne ricevo tantissime. Rendendomi conto del valore più giornalistico che economico delle foto, ho confidato il fatto a Gabriele Parpiglia  e Giuseppe Carriere.

 

Il 5 ottobre ho incontrato i due da ‘Giannino’ e ho fatto vedere loro le foto che hanno scaricato dal mio pc portatile su una chiavetta usb. Non so di chi fosse dei due la chiavetta e l’ho ceduta a Gabriele. Ho ceduto loro il materiale senza nessun accordo, lasciando loro ogni iniziativa. Ho dedotto che era materiale carpito da un invitato o qualcuno che l’aveva avuto da questi in buona fede, che ne voleva la pubblicazione. (…) Mi preme evidenziare che  nella vicenda non avevo nessun fine di lucro ma esclusivamente giornalistico, soprattutto in virtù de fatto che fino a settembre ho avuto una rubrica fissa su ‘Chi’.

gabriele parpigliagabriele parpiglia

 

Dunque: Lucarelli quando parla di materiale ‘carpito’ sembrerebbe consapevole della dubbia provenienza delle foto. Nega invece con vigore di averle volute vendere, mentre Carriere prefigura una trattativa a cui la blogger avrebbe partecipato.

 

C’è però una data che non torna nel racconto di Lucarelli se raffrontata con quanto emerso nelle carte dell’inchiesta dove gli inquirenti, polizia postale e Procura, annotano che “Lucarelli dice di avere ricevuto le foto dalla mail giorgioclone (dietro la quale si nasconderebbe ‘Macchianera’) il 2 ottobre 2010 ma l’indirizzo è stato creato solo l’8 ottobre 2010 e cancellato il 12 ottobre 2010″.

 

GEORGE CLOONEY E ELISABETTA CANALISGEORGE CLOONEY E ELISABETTA CANALIS

In aula, i legali di Elisabetta Canalis dovrebbero chiamare a testimoniare Carriere che potrà confermare o rettificare le dichiarazioni rese durante le indagini determinando la sorte processuale di Lucarelli. La show girl e Federica Fontana, dalla cui mail sarebbero state estrapolate illecitamente le foto della festa, non saranno le sole parti civili. Anche Emanuele Filiberto, uno dei presunti ‘bersagli’ degli imputati, ha intenzione di costituirsi per chiedere i danni.  

 

 

GEORGE CLOONEY E ELISABETTA CANALISGEORGE CLOONEY E ELISABETTA CANALISELISABETTA CANALIS E GEORGE CLOONEYELISABETTA CANALIS E GEORGE CLOONEY

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....