concorsi universitari università

NEI CONCORSI UNIVERSITARI IL TRUCCO C’È MA NON VA PUNITO – LA PROCURA DI MILANO HA CHIESTO E OTTENUTO L'ARCHIVIAZIONE PER 38 DOCENTI DI VARI ATENEI (TRA CUI LA NEOMINISTRA ANNA MARIA BERNINI) ACCUSATI DI CORRUZIONE E DI AVER CREATO UN'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE PER PILOTARE I BANDI PUBBLICI – IL PM HA AMMESSO L'ESISTENZA DI “UN RIGIDO SISTEMA DI COOPTAZIONE, NEL QUALE A OGNUNO TOCCHERÀ ‘IL PROPRIO TURNO DI RICONOSCIMENTO’”, MA HA ESCLUSO OGNI REATO – IL GIP NON HA CONDIVISO LA TESI MA HA PROSCIOLTO TUTTI PER INTERVENUTA PRESCRIZIONE

Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

inchiesta sui baroni universitari 3

Cosa c'è alla base dei concorsi universitari? Il «do ut des». Ma quello non del reato di corruzione - secondo la Procura di Milano - bensì di «un rigido sistema di cooptazione», «immanente logica di scambio» nella quale «a ognuno toccherà il proprio "turno di riconoscimento"»: disdicevole, ma non reato per il pm Luca Poniz, al quale se mai «sommessamente» pare «l'occasione perché il legislatore adatti le norme alle prassi, responsabilizzando chi attua la cooptazione, secondo riconoscibili etica e trasparenza».

 

tribunale milano

È la motivazione con cui la Procura di Milano risulta (dal decreto ora di un gip) aver chiesto (a fine 2020) l'archiviazione delle ipotesi di associazione a delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e falso che nel 2011 i pm di Bari, prima di trasferirle nel 2014 a Milano per legame con un bando del 2008 alla Bicocca, avevano mosso a vario titolo a 38 docenti di vari atenei (tra cui la neoministra dell'Università Anna Maria Bernini, l'ex membro Csm Mauro Volpi, l'ex Garante della Privacy, Francesco Pizzetti, il vice del Cnr Tommaso Frosini o della Scuola dell'Avvocatura, Salvatore Sica), «nel contesto della "Associazione tra gli studiosi di diritto pubblico comparato ed europeo"» presieduta per tre lustri dal pure ora archiviato Giuseppe Franco Ferrari.

 

anna maria bernini arriva al quirinale

Tesi due volte interessante. Intanto perché proviene dalla stessa Procura che, in altro fascicolo di altri pm (Scalas e Baj Macario) sta invece chiedendo di processare per turbativa d'asta e falso i rettori di Statale e San Raffaele, Elio Franzini e Enrico Gherlone, o l'infettivologo Massimo Galli.

 

E poi perché ora il gip (Luca Milani, subentrato da ultimo agli iniziali titolari) sposa solo in parte questa tesi: condividendo l'inesistenza dell'associazione a delinquere, ma archiviando la corruzione soltanto per intervenuta prescrizione, «e non certo per infondatezza della notizia di reato», altrimenti «meritevole di approfondimento processuale in contraddittorio anche coi candidati magari pregiudicati dall'esito finale».

 

inchiesta sui baroni universitari 4

Sia per il pm sia per il gip dalle intercettazioni baresi emergono «interferenze indebite» in un ambito «spregiudicato e dall'etica incerta». Solo che il pm fatica a ravvisarvi una corruzione, e coglie invece «un sistema "generale e immanente", all'interno (più che nell'ombra) del mondo universitario»: gli «verrebbe da dire finanche "fisiologico" e "naturale"», ma nel senso della memoria difensiva dell'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo sull'idea che «l'attività scientifica e didattica implichino un'attività creativa che può essere giudicata solo da valutatori altamente competenti, la cui necessariamente ampia discrezionalità tecnica sia "compensata" a monte dalla carica democratica espressione di sistemi elettorali, e a valle dalla pubblicità dei risultati motivati».

 

inchiesta sui baroni universitari 2

Brutto, insomma, ma non reato per il pm. Perché al massimo, «e con l'evidente rischio di percorrere la via del teorema e della censura del "fenomeno" piuttosto che dei fatti, si potrebbe teorizzare una per così dire "genetica" logica di scambio», nella quale le pur «energiche "manifestazioni di auspicio" nella direzione gradita da alcuni capiscuola, per quanto deprecabili e certo pessimo costume, non hanno in sé attitudine a integrare una condotta illecita».

inchiesta sui baroni universitari 1

inchiesta sui baroni universitari 5

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?