chiara ferragni fedez

A FARE I FERRAGNEZ SI FANNO GLI AFFARI - IL MATRIMONIO PIÙ SOCIAL DI SEMPRE NON È STATO SOLO POST E STORIES: SECONDO LA SOCIETÀ 'LAUNCHMETRICS' LE NOZZE, GRAZIE ALLE 67 MILIONI DI INTERAZIONI, SONO STATE UN AFFARE DA 36 MILIONI DI DOLLARI – SUI SOCIAL LA COPPIA ITALIANA PIACE PIU' DEL ROYAL WEDDING DI MEGHAN ED HARRY E IL VESTITO DI DIOR DI CHIARA VIENE APPREZZATO IL DOPPIO RISPETTO AL GIVENCHY DELLA DUCHESSA 

Flavio Bini per "www.repubblica.it"

 

matrimonio ferragni fedez amici di lui

Non solo like, post e stories. E promesse di amore eterno, ovviamente. Il matrimonio più social di sempre, quello tra Chiara Ferragni e Fedez, celebrato la scorsa settimana in Sicilia, ha mobilitato anche un'enorme massa di denaro.

 

Quello speso dagli ospiti, diversi milioni di euro secondo le stime meno prudenti, ma anche quello generato dalle sponsorizzazioni scelte accuratamente prima della cerimonia dall'attenta influencer milanese.

 

le amiche di chiara ferragni 4

I conti li ha fatti una società di monitoraggio e analisi dei dati web, Launchmetrics,  che da poco ha ideato un algoritmo, il Media Impact Value, che prova a trasformare la viralità - la diffusione di contenuti tra le varie piattaforme e le interazioni tra i vari utenti -  in un valore economico. 

 

L'evento Theferragnez, grazie ai 67 milioni di interazioni dei post legati a matrimonio, avrebbe creato  - secondo le loro valutazioni - un Media Impact Value di 36 milioni di dollari.

 

Di che si tratta? È il valore monetario attribuito a tutto cioè che il matrimonio ha generato sul web: dai post sponsorizzati dei due sposi fino agli articoli delle testate online che, indirettamente, raccontando l'evento hanno veicolato anche tutti i brand associati.

 

O, visto dalla prospettiva delle società, è quanto può restituire in definitiva una sponsorizzazione "non tradizionale". Uno strumento in più, spiegano dalla società, per dare all'azienda un metro di riferimento per decidere come e dove effettuare le proprie inserzioni.

 

gli amici di fedez

La società in un post sul proprio blog fornisce qualche dettaglio in più sui marchi coinvolti. Primo fra tutti Dior, scelto dalla Ferragni per il proprio abito nuziale.

 

Una decisione che - secondo Launchmetrics - varrebbe un Media Impact Value di 5,2 milioni di dollari grazie anche ai "post che Chiara ha dedicato al brand", che - si spiega - "hanno ottenuto 1.6 milioni di dollari in termini di MIV, il 31% del MIV totale di Dior."

 

Discorso analogo per Prada. La Ferragni ha scelto il marchio italiano per il proprio vestito della cena prenuziale. Una decisione che è valsa alla maison 1.8 milioni di Media Impact Value.

 

Una vetrina arrivata come detto sia dall'account dell'influencer e da quella dei suoi follower, sia per il 54% dalla copertura dei media online. L'azienda cita il caso di un articolo di Harper's Bazaar, rivista di moda molto seguita, un cui articolo molto letto avrebbe così contribuito anche al successo in rete del brand.

chiara ferragni fedez 4

 

"Molti di voi mi hanno chiesto a chi mi sono affidata per il make-up al mio matrimonio",  ha scritto in un altro post Chiara Ferragni alcuni giorni fa.

 

Un modo come un altro per mettere in evidenza un'altra sponsorizzazione di lusso, quella di Lancome.  In questo caso, secondo il calcolo della società di rilevamento,varrebbe un Miv da 700 mila dollari.

CHIARA FERRAGNI MATRIMONIO

 

Cifre più modeste ma comunque ragguardevoli le può vantare Alberta Ferretti, altro marchio coinvolto indirettamente, avendo vestito le damigelle della sposa, tutte vestite di rosa.

 

Anche senza la spinta dei post della Ferragni, che non ha dedicato direttamente nessun messaggio a questo, la scelta avrebbe portato all'azienda un ritorno di 333 mila dollari in termini di MIV.

 

the ferragnez

 

 

 

 

 

L'analisi di Launchmetrics, che si occupa solo di brand di moda, lusso e cosmetica, lascia fuori un'altra sponsorizzazione eccellente: quella fatta da Alitalia, che ha "accompagnato" gli sposi in Sicilia con un volo dedicato e da cui nei giorni scorsi è nata una polemica arrivata persino sui banchi del Parlamento, con il deputato Pd Michele Anzaldi che si era scagliato contro la decisione della società.

 

"Come strategia di marketing l’iniziativa appare assolutamente irriguardosa rispetto al danaro pubblico investito per evitare il fallimento della compagnia aerea”, aveva detto. Forse, a prendere per buoni i numeri citati sopra, la social sponsorizzazione dei Ferragnez potrebbe non essersi rivelata un cattivo affare.

chiara ferragni matrimonio

 

Maria Teresa Moschillo per "www.foxlife.it"

 

Il 2018 verrà ricordato per due incredibili matrimoni. Il primo è quello "coronato" di Harry e Meghan Markle, il secondo è il matrimonio dei Ferragnez. Il Royal Wedding del secondogenito di Carlo e Diana e della ormai Duchessa di Sussex ha fatto sognare il mondo intero, quello del rapper milanese e della sua consorte, la fashion blogger più influente del mondo, ha fatto lo stesso ma con un valore aggiunto: creare un valore economico pari a 36 milioni di dollari.

 

Sono questi i dati emersi da uno studio divulgato da Launchmetrics, che ha provato a monetizzare le nozze dei Ferragnez tenendo conto del 'buzz' avuto sui social e facendo qualche calcolo in base al MIV (Media Impact Value), ossia un algoritmo che traduce la viralità della diffusione di contenuti sulle varie piattaforme social e le interazioni tra gli utenti in valore economico.

 

ferragnez

Questo, ovviamente, ha giovato a tutti i brand che sono stati coinvolti nell'evento, da Dior - che ha disegnato i 3 abiti sfoggiati dalla sposa durante le nozze - a Lancôme, i cui cosmetici sono stati utilizzati dal truccatore Manuele Mameli per il make-up sposa della Ferragni.

 

Per farla breve - l'indagine completa è qui - la casa cosmetica francese ha ottenuto un MIV totale di 700 mila dollari, mentre la Maison Dior si è portata a casa 5,2 milioni di dollari in MIV.

 

A conti fatti, Dior ha rappresentato il 15% del MIV complessivo del matrimonio dei Ferragnez, ed è qui che entra in gioco il confronto con Meghan Markle.

harry e meghan 1

La Duchessa scelse un abito di Givenchy per il suo matrimonio con Harry e il brand ha avuto un MIV del solo 7%, praticamente la metà se confrontato al dato relativo al vestito protagonista del matrimonio super social di Chiara Ferragni.

Riuscirà qualcuno a superare questi numeri da record?

 

 

meghan marklechiara ferragni fedez matrimonio ferragnez 3FERRAGNEZmeghan markle 2le nozze di meghan markle e harry 9chiara ferragni fedez matrimonio ferragnezchiara ferragni fedez matrimonio ferragnez 1le nozze di meghan markle e harry 7FERRAGNEZle nozze di meghan markle e harry 3FERRAGNEZ 3chiara ferragniFERRAGNEZFERRAGNEZle nozze di meghan markle e harry 11le nozze di meghan markle e harry 1le nozze di meghan markle e harry 12FERRAGNEZFERRAGNEZ 7FEDEZ CON I GENITORIle nozze di meghan markle e harry 1FERRAGNEZ 6CHIARA FERRAGNIVALENTINA FERRAGNI VOLO ALITALIA FERRAGNEZFERRAGNEZ

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....