ghiacciaio

“I GHIACCIAI STIANO DIMINUENDO SU TUTTE LE ALTE MONTAGNE. L'AUMENTO DI EVENTI ESTREMI IN EUROPA HA GIÀ FATTO DECINE DI MIGLIAIA DI MORTI E 50 MILIARDI DI DANNI NEGLI ULTIMI 20 ANNI” - IL DOCENTE DI ECONOMIA DEL CLIMA, MASSIMO TAVONI: “TUTTO QUESTO È COERENTE CON L'IMPATTO UMANO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI, PERCHÉ È UN FATTORE CHE AUMENTA E AMPLIFICA I RISCHI NATURALI PREESISTENTI. DOBBIAMO PREPARARCI ALLE CONSEGUENZE DERIVANTI DAL VIVERE CON GHIACCIAI PIÙ PICCOLI E PRECIPITAZIONI NEVOSE RIDOTTE E QUINDI CON MENO RISORSE. CI VUOLE UNA POLITICA IDRICA NON SOLO ITALIANA MA ANCHE EUROPEA…”

Simona Buscaglia per “la Stampa”

 

MASSIMO TAVONI

I ghiacciai si sciolgono, con tragiche conseguenze, come nel caso della Marmolada. Gran parte del nostro Paese è nella morsa della siccità e le precipitazioni, quando ci sono, sono sempre più violente. Sembra però che a questo tipo di fenomeni ci si debba abituare: «Gli eventi estremi saranno sempre più frequenti, ed è tutto coerente con il cambiamento climatico». A parlare è Massimo Tavoni, professore di Economia del clima al Politecnico di Milano e direttore dell'Istituto europeo per l'economia e l'ambiente.

 

Professore, quello che è successo alla Marmolada è un evento straordinario o no?

«È in atto uno scioglimento dei ghiacciai. Le temperature sono state molto alte, anche sopra lo zero, anche in cima alla Marmolada. È ormai un fatto documentato che le dimensioni dei ghiacciai stiano diminuendo su tutte le alte montagne. Questo e altri eventi estremi, penso alla siccità, sono compatibili con il cambiamento climatico dovuto anche all'azione dell'uomo. Dobbiamo aspettarci un'intensificazione di questi fenomeni»

IL SELFIE DI FILIPPO BARI PRIMA DELLA VALANGA SULLA MARMOLADA

 

Quanto saranno frequenti?

«Le stime al momento stanno parlando di un aumento della frequenza di due o tre volte, rispetto a quelli che sono i valori storici, nei prossimi due/tre decenni».

 

Questo scenario che conseguenze può avere?

«Quelle economiche, sociali e ambientali saranno molto forti e diventa quindi importante mettere in piedi politiche che permettano al mondo e all'Europa di ridurre le emissioni di CO e di gas serra, come previsto tra l'altro dal pacchetto di misure che il Consiglio europeo ha appena approvato a Bruxelles, che fissa la riduzione delle emissioni di CO al 55% entro il 2030. Servono inoltre politiche che permettano di adattarsi ai rischi climatici, che sono in forte aumento e che aumenteranno ancora di più nei prossimi decenni».

L ARRIVO DI UN FERITO ALL OSPEDALE DI TREVISO

 

A cosa è dovuto l'aumento di questi fenomeni? Solo al cambiamento climatico?

«Questi fenomeni estremi sono dovuti a fattori storici ma anche esasperati dal cambiamento climatico e a seconda di quale percorso climatico sceglieremo ci saranno scenari diversi. Per quanto riguarda i ghiacciai speriamo di fare in modo di salvarne la metà. Lo scenario peggiore è che scompaiano».

 

Ci sono zone che soffriranno più di altre? L'Italia è una di queste?

«L'ultimo rapporto Onu identifica il bacino del Mediterraneo come una zona di hotspot climatico. Nel sud dell'Europa avremo un'intensificazione della siccità e dei fenomeni di precipitazioni molto intensi, che hanno costi economici e di vite umane importanti.

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO

L'aumento di eventi estremi in Europa, secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, ha già fatto decine di migliaia di morti e 50 miliardi di danni negli ultimi 20 anni. Tutto questo è coerente con l'impatto umano sui cambiamenti climatici, perché è un fattore che aumenta e amplifica i rischi naturali preesistenti».

 

Cosa possiamo fare per limitare i danni?

«Come prima cosa l'Italia deve adottare al più presto una strategia unificata per adattarsi al cambiamento climatico. In generale dobbiamo diminuire le emissioni di CO e di gas serra che sono i fattori che contribuiscono maggiormente al cambiamento climatico in tutto il mondo».

 

La presenza di carbonio in atmosfera è l'unico parametro su cui si può intervenire?

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO

«È un parametro fondamentale. Il primo intervento rimane quindi il passaggio dai combustibili fossili verso fonti alternative che non emettono CO, oltre ad alternative che ci permettano di assorbire quella in eccesso che stiamo accumulando in atmosfera, in modo da ridurre le temperature nelle prossime decadi.

 

Poi c'è la diminuzione dei consumi d'energia, con l'efficientamento energetico e il cambiamento degli stili di vita, dalla mobilità al modo in cui consumiamo. Infine, serve un uso appropriato del territorio, in modo da minimizzare le emissioni e massimizzare l'assorbimento di CO che ha il sistema Terra, con ad esempio la riduzione della deforestazione e pratiche agricole meno impattanti»

MARMOLADA - IL CROLLO VISTO DAL RIFUGIO 2

 

Oltre a intervenire sulle cause cosa possiamo fare?

«Ci sono le cosiddette politiche di adattamento, che servono a gestire i rischi climatici che si intensificano. Possiamo ad esempio prepararci alle conseguenze derivanti dal vivere con ghiacciai più piccoli e precipitazioni nevose ridotte e quindi con meno risorse. Ci vuole una politica idrica non solo italiana ma anche europea».

 

Insomma, non basta più solo intervenire sulle emergenze

«No assolutamente, anche perché le emergenze costano. Si tratta di soldi pubblici che devono invece essere usati nel miglior modo possibile, non possiamo utilizzarli ogni anno per le emergenze senza un piano di investimenti. Nel caso dell'acqua, ad esempio, la nostra rete idrica è vecchia e ne spreca molta. Pensiamo poi anche a politiche attive per migliorare l'uso di questa risorsa nel settore agricolo, che ne consuma molta».

la dinamica del crollo sulla marmolada

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...