I MORTI NELLA STRISCIA DI GAZA, DALL'INIZIO DELLA GUERRA, SAREBBERO OLTRE 69 MILA - LO RIFERISCE L'AGENZIA PALESTINESE WAFA CITANDO I DATI FORNITI DALLE AUTORITÀ DI HAMAS (QUINDI DA PRENDERE CON LE MOLLE) - I FERITI SAREBBERO 170.685. INOLTRE, DALL'INIZIO DEL CESSATE IL FUOCO IL 10 OTTOBRE, 241 PALESTINESI SONO RIMASTI UCCISI E 614 FERITI – “THE GUARDIAN”: “ISRAELE DETIENE DECINE DI PALESTINESI DI GAZA ISOLATI IN UNA PRIGIONE SOTTERRANEA DOVE NON VEDONO MAI LA LUCE DEL GIORNO, SONO PRIVATI DI CIBO ADEGUATO E NON POSSONO RICEVERE NOTIZIE DELLE LORO FAMIGLIE O DEL MONDO ESTERNO”
HAMAS, I MORTI A GAZA SUPERANO I 69.000
(ANSA) - TEL AVIV, 08 NOV - Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra ha superato i 69.000 morti. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa citando i dati forniti dalle autorità di Hamas dopo il recupero di molti corpi sotto le macerie della Striscia. In particolare, i morti sono 69.169, i feriti 170.685. Inoltre, dall'inizio del cessate il fuoco il 10 ottobre, 241 palestinesi sono rimasti uccisi e 614 feriti.
MEDIA, 'DECINE DI PALESTINESI IN PRIGIONE SOTTERRANEA ISRAELE'
(ANSA) - ROMA, 08 NOV - Israele detiene decine di palestinesi di Gaza isolati in una prigione sotterranea "dove non vedono mai la luce del giorno, sono privati ;;di cibo adeguato e non possono ricevere notizie delle loro famiglie o del mondo esterno". Lo scrive il Guardian.
Tra i detenuti, si afferma, ci sono almeno due civili detenuti senza accusa né processo: un infermiere trattenuto in camice e un giovane venditore di generi alimentari, secondo gli avvocati del Comitato pubblico contro la tortura in Israele (Pcati) che rappresentano entrambi i prigionieri.
I due sono trattenuti nel complesso sotterraneo di Rakefet da gennaio e hanno descritto percosse e violenze regolari, "coerenti con le torture ben documentate in altri centri di detenzione israeliani", scrive il Guardian. Il carcere di Rakefet fu aperto all'inizio degli anni '80 per ospitare alcuni tra i più pericolosi esponenti della criminalità organizzata israeliana, ma fu chiuso pochi anni dopo perché ritenuto disumano. Il ministro della sicurezza, Itamar Ben-Gvir, ne ha ordinato la riapertura dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023.


