baby gang 3

I "RAGAZZI TERRIBILI" DI SAN SIRO NON ESISTONO SOLO NELLE CANZONI - QUATTRO GIOVANISSIMI VERONESI IN GITA A MILANO PER PASQUETTA HANNO DECISO DI VISITARE IL QUARTIERE POPOLARE DELLA CITTÀ PER INCONTRARE I RAPPER DELLA ZONA, LORO IDOLI, MA SONO STATI AGGREDITI E RAPINATI DA ALCUNI TEPPISTELLI DEL QUARTIERE, DI ORIGINI NORD AFRICANE - QUANDO UNO DEI GIOVANI È RIUSCITO A SCAPPARE E CHIEDERE AIUTO A UN 50ENNE, QUESTO L'HA DERUBATO A SUA VOLTA...

Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera

 

BABY GANG

Il sogno di un selfie insieme ai cantanti rap del momento. I «ragazzi terribili» della 7 Zoo di San Siro che tra note, denunce, intemperanze e milioni di ascolti sul web sono diventati i padroni della scena autoprodotta dalle case Aler fino a Londra.

 

S'è trasformata in un piccolo incubo la «gita» milanese nel giorno di Pasquetta di quattro giovanissimi veronesi che avevano deciso di andare al quartiere popolare di San Siro per incontrare i rapper della zona. I quattro ragazzi, due fratelli di 17 e 19 anni, il cugino di 19 e un amico di 17, sono infatti stati aggrediti e rapinati da alcuni giovani del quartiere.

 

BABY GANG

Uno di loro, una volta chiesto aiuto al cliente di un bar della zona, è stato a sua volta derubato da un 50enne che si era offerto di aiutarli. A rendere il tutto ancora più complesso, poi, l'intervento del fratello di uno dei ragazzi accusati della rapina che ha cercato di bloccare l'attività della polizia e ha aizzato una cinquantina di amici contro gli agenti finendo a sua volta indagato per resistenza.

 

Una scena (in piccolo) simile alla rivolta della scorsa primavera con i giovani fan di Neima Ezza e Baby gang che avevano affrontato i blindati di polizia e carabinieri lanciando bottiglie e sassi.

 

BABY GANG

Tutto è accaduto intorno alle 16.15 del giorno di Pasquetta. I quattro giovani, che abitano nella provincia veronese, si trovavano a Milano per una gita e hanno deciso di spingersi dal centro fino al quartiere di San Siro cantato dai loro idoli musicali. Non sapevano però che la «fama» del popolo di giovani che si muove intorno alla 7 Zoo pur senza le esagerazioni delle canzoni è in realtà piuttosto reale.

 

baby gang a milano 4

Una volta in via Zamagna, infatti, il gruppo è stato circondato da una decina di giovani italo-nordafricani che li ha minacciati (senza armi) e derubati. Uno di loro, di 17 anni, fratello di una delle vittime, è riuscito a fuggire di corsa e a chiedere aiuto in un bar di via Corno di Cavento. Qui ha raccontato agli inquirenti di aver trovato un uomo sulla cinquantina, italiano, che si è offerto di tornare verso piazzale Selinunte per aiutare lui e i suoi amici.

 

baby gang a milano 3

Lungo il tragitto, in via Gigante, però, il 50enne ha improvvisamente spinto il giovane nell'anfratto di un muro e si è fatto consegnare una felpa Armani e un paio di scarpe Nike che aveva ai piedi, oltre a un Iphone Xr.

 

La vittima, a quel punto, scalza e senza più né felpa né cellulare ha cercato di tornare in via Zamagna alla ricerca degli amici. Qui non ha trovato il gruppo ma un 35enne che, finalmente, s'è offerto di dargli aiuto e ha chiamato la polizia.

 

baby gang 3

All'arrivo degli agenti il giovane è riuscito a chiamare il fratello (si ricordava il numero di cellulare) e gli altri tre ragazzi sono stati poi recuperati in piazzale Lotto. A quel punto due di loro hanno raccontato di essere stati rapinati in via Zamagna da un gruppo di dieci giovani di un paio di occhiali da sole, auricolari Apple e un caricabatterie.

 

La terza vittima era invece riuscita ad allontanarsi senza conseguenze. A quel punto i poliziotti sono tornati in via Zamagna dove le vittime hanno riconosciuto tre giovani italiani di origini egiziane e marocchine come gli autori della rapina.

 

baby gang

Si tratta di un 17enne, un 16enne e un 15enne tutti con precedenti. Nel borsello del 17enne gli agenti hanno trovato le cuffie rubate, mentre nelle tasche del 16enne sono stati recuperati gli occhiali.

 

Mentre i tre minorenni venivano caricati sulla volante, il fratello di uno di loro, 21enne, con precedenti, è sceso dallo stabile e si è piazzato davanti alla pattuglia e ha aizzato gli altri giovani presenti, una cinquantina, ad ostacolare l'intervento dei poliziotti. Scena ripresa anche da un breve video circolato in Rete.

 

Sono state inviate altre volanti e la situazione è subito tornata alla normalità, senza conseguenze fisiche per gli agenti né danni ai mezzi. Il 21enne è stato denunciato per resistenza, mentre i tre presunti autori della rapina sono indagati a piede libero. Nessuna traccia invece del 50enne «falso» buon samaritano.

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…