manifestazione antimafia campobello di mazara

I SICILIANI SI SONO ROTTI IL CAZZO DI PASSARE PER OMERTOSI – PIÙ DI 500 PERSONE SONO SCESE IN STRADA A CAMPOBELLO DI MAZARA PER MANIFESTARE CONTRO LA MAFIA E FESTEGGIARE L’ARRESTO DI MATTEO MESSINA DENARO - UN SERPENTONE DI GENTE CHE SI È MOSSO PER LE VIE PERCORSE DAL BOSS FINO AD ARRIVARE SOTTO L’ULTIMO COVO DELL’EX LATITANTE AL GRIDO DI: “LA SICILIA È NOSTRA E NON DI COSA NOSTRA…”

1. CORTEO ANTIMAFIA A CAMPOBELLO DI MAZARA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per "La Stampa"

 

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La strada percorsa per anni da Matteo Messina Denaro indisturbato latitante che entra al supermercato, prende il caffè, compra dei farmaci e viaggia a bordo di una Giulietta come un cittadino qualunque, è diversa adesso che ci sono i bambini dell'istituto comprensivo Pirandello a urlare a squarciagola: «La Sicilia è nostra e non di Cosa Nostra».

 

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Via Vittorio Emanuele non è più la lingua d'asfalto dell'imprendibile boss, ma è dei cittadini di Campobello di Mazara, di Castelvetrano, di Mazara del Vallo, in cinquecento ieri alla marcia che il fratello dell'agente Nino Catalano ucciso dall'autobomba di via D'Amelio paragona, in un momento di commozione, alla stagione delle lenzuola bianche di Palermo. Le sue parole accendono i cuori dei ragazzi: «Io lo sento che mio fratello è qui, che Falcone e Borsellino sono qui, che i nostri morti stasera sono con noi. Ho aspettato 30 anni affinché anche in provincia di Trapani accadesse questo».

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Intanto mentre i carabinieri del Ros continuano a scandagliare il covo più abitato da Matteo Messina Denaro in vicolo San Vito, cosi battezzato in nome del santo patrono della città, la gente fuori cammina, sfila, urla: «La Sicilia è casa nostra». Le foto di Falcone e Borsellino riempiono i cartelloni degli alunni, le testimonianze dei sindaci. Quella di Giuseppe Castiglione, primo cittadino di Campobello, è un'arringa a favore dello Stato, delle forze dell'ordine, della Sicilia («Viva la Sicilia») ma anche un appello ai giornalisti: «Mandatele in giro in tutta Italia queste immagini che sono la migliore risposta a chi ci ha accusato di omertà. Respingiamo al mittente le accuse dei diffamatori della nostra città, qui c'è la Campobello che si ribella, qui c'è la sua rivincita e la sua ripartenza».

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[…]

Il corteo, partito dalla chiesa della Madonna di Fatima ha raggiunto l'ultimo covo del boss intorno alle 18.30, si è fuso con quello proveniente da Castelvetrano oggi più orgoglioso di qualche giorno fa: «Ha visto che non siamo in 25?». Fasce tricolori, uomini di chiesa, sindacati, scuole hanno creato un serpentone di colori e contenuti.

[…]

 

2. CORTEO ANTIMAFIA DAVANTI AL COVO BONAFEDE NON RISPONDE AL GIP

LA FIRMA DI MATTEO MESSINA DENARO SUL DOCUMENTO DEL ROS DOPO LA CATTURA

 

Lara Sirignano per il "Corriere della Sera"

 

Hanno sfilato in corteo per le strade di Campobello di Mazara e Castelvetrano, l’ultimo rifugio di Matteo Messina Denaro e il paese in cui il padrino è nato. Siciliani che non ci stanno a passare per omertosi e hanno gridato il loro no alla mafia. In 500 si sono ritrovati in vicolo San Vito, dove il boss s’è nascosto per un anno e dove da giorni gli investigatori inseguono le tracce della sua presenza.

 

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«Qui oggi c’è la città che si ribella — ha detto il sindaco di Campobello, Giuseppe Castiglione — bisogna stare a fianco delle istituzioni». Una presa di posizione per rispondere a chi, dopo la cattura di Messina Denaro, si è chiesto come una intera comunità abbia potuto non accorgersi che un latitante di quel calibro vivesse da uomo qualunque in paese.

 

[…]

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