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“I VERI DISCRIMINATI OGGI SONO GLI ETEROSESSUALI E CHI LI DIFENDE; ORMAI SONO UNA RAZZA IN ESTINZIONE” – MAURO CORUZZI, IN ARTE PLATINETTE, SVELA IL PREGIUDIZIO AI DANNI DEGLI ETERO NELL’EPOCA DELLA FLUIDITA’ DEBORDANTE - LA MAGGIORANZA DEI GAY DEFINISCE GLI ETEROSESSUALI “NOIOSI, TRISTI, EGOCENTRICI E TOSSICI” (ASSASSINI, NO?) - NON STUPISCONO I BANDI PUBBLICI IN CANADA DESTINATI SOLO AGLI LGBTQ+ - NELLA GENERAZIONE Z (I NATI TRA IL 1997 E IL 2012) IL 22,3% VA A VELA E A MOTORE…

MAURIZIO CORUZZI - PLATINETTE

Giuliano Guzzo per “la Verità” - Estratti

 

Se c’è una cosa rischiosa e impopolare da raccontare a giugno, il mese dell’orgoglio Lgbt, è sicuramente il pregiudizio ai danni delle persone eterosessuali; rischiosa perché potrebbe passare come sciocca provocazione fine a sé stessa, impopolare perché la grancassa mediatica progressista ha ormai convinto tantissimi dell’idea che i soli discriminati siano quanti ora festeggiano il Pride Month.

 

(...)  Perché sì, anche l’eterosessualità può essere oggetto di pregiudizi e la cosa curiosa è che a dirlo siano personalità tutt’altro che ordinarie, come per esempio Mauro Coruzzi, più noto come Platinette, che in una intervista rilasciata nell’aprile 2021 fu molto chiaro: «I veri discriminati oggi sono gli eterosessuali e chi li difende; ormai sono una razza in estinzione».

 

 

(...)

PLATINETTE

Emblematico, in tal senso, quanto scrisse Mario Mieli che, prima di morire suicida a 30 anni di età - fu ritrovato cadavere il 12 marzo 1983, con la testa nel forno della sua abitazione, intossicato dal gas -, si affermò come attivista nonché come uno dei fondatori del movimento omosessuale italiano.

 

Ebbene, Mieli, cui sono state dedicate pure delle pellicole, ebbe a sostenere che «l’eterosessualità, quale oggi si presenta, come norma, è […] patologica, perché il suo primato si regge come un despota sulla repressione delle altre tendenze dell’Eros. La tirannide eterosessuale è uno dei fattori che determinano la nevrosi e - dialetticamente - è uno dei più gravi sintomi di questa nevrosi».

 

mario mieli 78

Anche un altro storico attivista gay, lo statunitense Jonathan Ned Katz, nel 1995 diede alle stampe un libro The Invention of Heterosexuality (Dutton Adult, 1995) in cui afferma che, nella sua accezione più comune, l’eterosessualità abbia fatto la sua comparsa solo nell’edizione del 1934 del New International Dictionary pubblicato da Merriam Webster: come a dire che la diffusa attrazione tra persone di sesso opposto, in fondo, sia un costrutto sociale.

 

Ora, molti forse non avranno familiarità col libro di Katz e neppure con le citate parole di Mieli, contenute in Elementi di critica omosessuale (Feltrinelli), eppure l’influenza che questo pensiero ha avuto arriva ai giorni nostri; e si traduce perfino, oggi, in una certa avversione verso l’eterosessualità.

 

Nella sua tesi a conclusione degli studi all’Università di Liegi, discussa nel 2022, Julien Sohier ha intervistato dei giovani che si identificano come queer scoprendo come costoro considerino le persone etero «noiose» se non «addomesticate» e, pertanto, «preferiscano passare il loro tempo» con chi è queer.

movimento lgbt

 

(...)

Nel 2017 il giudice di Manhattan David Cohen aveva poi rigettato le istanze del querelante, sostenendo che questi era stato licenziato semplicemente «per non aver adempiuto ai suoi doveri», ma è singolare quanto, richiamando quanto emerso in tribunale, ha messo in evidenza il Daily Mail: dopo il licenziamento, Kenney è stato sostituito da un’insegnante lesbica. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze. Ad ogni modo, casi come quello di Kenney sono destinati a non ripetersi per il semplice fatto che la nuova frontiera della discriminazione degli eterosessuali, nel mondo scolastico, è rappresentato da bandi ai quali chi non è Lgbt manco può partecipare.

mario mieli

 

Chi pensa che sia una esagerazione, si vada a leggere il bando emesso - ed aperto fino al 30 giugno - per un nuovo posto da ricercatore sul cancro orale alla facoltà di Odontoiatria dell’Università della British Columbia, una delle più famose del Canada. Nel bando infatti si fa esplicito riferimento al fatto che la posizione è riservata «ai membri dei seguenti gruppi designati a livello federale: persone con disabilità, popolazioni indigene, persone razzializzate, donne e persone appartenenti a gruppi di identità di genere minoritari».

BUD SEX - SESSO TRA MASCHI ETEROSESSUALI

 

«La ricerca sul cancro orale è stata a lungo dominata dai maschi eterosessuali bianchi», è stato il commento sarcastico di Gad Saad, uno psicologo libanese naturalizzato canadese, «immaginate i progressi che si potrebbero ottenere se le ricerche al riguardo fossero condotte da gente transgender di colore». «Ma questo è legale in Canada?», è stata invece la domanda che si è posto Elon Musk. Incredulità comprensibile, ma se questo succede oggi nel Paese guidato dall’illuminato Justin Trudeau aspettiamoci che accada presto anche in altre parti dell’Occidente, dove - a riprova del discredito crescente verso chi sia eterosessuale - i giovani risultano sempre più inclini a dichiarare un’identità «fluida».

alfred kinsey

 

Un recente sondaggio Gallup ha rilevato come nella Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) il 22,3% si riconosca come Lgbtq, identità in cui si ritrova addirittura oltre il 30% delle giovani donne tra i 18 e i 26 anni.

 

Parallelamente, sono in caduta libera quanti si dichiarano eterosessuali. Un’indagine condotta sui giovani del Regno Unito tra i 18 e i 24 anni da YouGov ha scoperto come meno della metà di essi, oggi, si identifica come «eterosessuale al 100%». Sono dati sconvolgenti eppure inevitabili, se passa l’idea che l’attrazione verso il sesso opposto sia un’«invenzione», come ha scritto Katz, o perfino «patologica», come sosteneva Mieli.

le lesbiche hanno piu orgasmi delle eterosessuali

 

Sta quindi accadendo che l’omosessualità, un tempo creduta patologica, si sia ormai ampiamente sdoganata mentre invece l’eterosessualità, un tempo creduta la norma, sia oggi guardata quasi con sospetto. L’Occidente che dovrebbe combattere i pregiudizi li sta così, in realtà, semplicemente capovolgendo all’insegna di una inclusione arcobaleno, di fatto, sempre più escludente. Nell’era fluida ogni identità non effimera è uno scoglio.

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