1. ANCHE I VIP ENTRAVANO A PIACIMENTO NEL “MONDO DI MEZZO” GRAZIE A GIOVANNI DE CARLO 2. “GIOVANNONE”, PUPILLO E DELFINO DI CARMINATI, ERA UN “PROBLEM SOLVER”: CHI SUBIVA UN FURTO, INCONTRAVA UN BRUTTO CEFFO, AVEVA UN ACQUISTO DA FARE, CHIAMAVA LUI 3. TRA GLI “ASSISTITI” I CALCIATORI DANIELE DE ROSSI, MEDHI BENATIA, BLERIM DZEMAILI E GIUSEPPE SCULLI. POI, GIGI D’ALESSIO, CHE SI RIVOLGE A LUI DOPO UN FURTO IN CASA. OPPURE TEO MAMMUCARI CHE GLI CHIEDE DI PROCURARGLI SOSTANZE DOPANTI. BELEN RODRIGUEZ E STEFANO DE MARTINO SONO TRA I POCHI A ESSERE STATI OSPITI A CASA SUA 4. COME OGNI BOSS CHE SI RISPETTI, CARMINATI AVEVA ANCHE IL SUO “SPEZZAPOLLICI” PROFESSIONISTA. MATTEO CALVIO. UNO SPARTANO ULTRATATUATO CON SCRITTE DEL TIPO “IO NON HO AMICI” E “LA PAURA NON E’ PER ME” CHE ANDAVA A SCHIARIRE LE IDEE AI RIOTTOSI

GIOVANNI DE CARLO - MATTEO CALVIO GIOVANNI DE CARLO - MATTEO CALVIO

1 - LO SPEZZAPOLLICI DI CARMINATI

Da “la Repubblica”

 

Nelle intercettazioni compare più volte come lo “spezzapollici” di Massimo Carminati, ovvero colui che per conto dell’ex Nar si occupava del recupero crediti, picchiando chi doveva restituire i soldi. Ma il suo vero nome è Matteo Calvio ed è uno dei 37 arrestati nell’inchiesta “Mondo di mezzo” della procura di Roma. A torso nudo e pieno di tatuaggi che recitano “Io non ho amici” e “La paura non è per me” compare sul suo profilo Facebook, dove il 9 giugno del 2012 avverte: “Da ieri sono membro dei Movimento 5 Stelle. Chiunque fosse interessato ci contatti”

 

2 - CALCIATORI, CANTANTI E PRESENTATORI TV QUELLE STAR IN FILA A CHIEDERE FAVORI AL BOSS

STEFANO DE MARTINO - GIOVANNI DE CARLO - BELENSTEFANO DE MARTINO - GIOVANNI DE CARLO - BELEN

Fabio Tonacci e Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica”

 

Lui amava le star e le star amavano lui. Lo consideravano uno di fiducia, al quale poter sempre chiedere una mano. A ogni ora del giorno e della notte. Giovanni De Carlo era uno da chiamare per qualsiasi emergenza. Che fosse un brutto ceffo incontrato in giro, un furto subito, un acquisto delicato da fare o, semplicemente, una serata in discoteca. D’altronde lui aveva le chiavi di Roma. Aveva conoscenze, entrava nei locali più trendy, viaggiava con belle macchine e belle donne.

 

Un giro che aveva Ponte Milvio come base, ma spaziava in tutta la città. E d’estate si trasferiva nella faraonica villa a Fregene «in stile Miami», che all’interno aveva pure una sala cinema. Giovannone non dormiva mai. I carabinieri del Ros nell’informativa finale presentata ai pm dedicano un capitolo ai suoi rapporti con i personaggi dello sport e dello spettacolo. Ecco così spuntare i nomi di Daniele De Rossi, di Medhi Benatia, di Blerim Dzemaili e di Giuseppe Sculli. Poi, ancora, di Gigi D’Alessio, Teo Mammucari, Belen Rodriguez, Stefano De Martino, Veronica Sciacca, Alessia Tedeschi e della professoressa dell’Eredità, Carolina Caramis, moglie del calciatore romanista Mattia Destro.

GIOVANNI DE CARLO E BELENGIOVANNI DE CARLO E BELEN

 

«FAMME SENTI’ GIOVANNI»

Raccontano gli investigatori che il 30 settembre 2013, alle 2.56 del mattino, Giovannone, l’uomo di cui Ernesto Diotallevi, ex arnese della Banda della Magliana diceva «teoricamente il boss a Roma sono io, materialmente è lui», si accorge di avere due chiamate perse di Daniele De Rossi. Lo richiama immediatamente. Il centrocampista della Roma e della Nazionale, che era insieme a Mehdi Benatia (ora giocatore del Bayern Monaco), gli racconta di avere avuto una discussione in un locale con un ragazzo.

 

«Avevo pensato che avesse chiamato qualche malandrino, qualche coattone... ho detto “famme senti’ Giovanni”». Sul posto era poi arrivata la polizia e quindi non c’era più bisogno di De Carlo. Ma quest’ultimo si dimostra molto disponibile (oltre che in grande confidenza): «Chiamame sempre, bravo! Hai fatto bene, Daniè, amico mio...». Ieri, dopo che la notizia era apparsa su tutti i siti, il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni invitava «a non strumentalizzare la vicenda. La telefonata è nata dopo un battibecco con un tifoso che minacciava Benatia. Non montiamo casi».

 

ARRESTO CARMINATIARRESTO CARMINATI

L’ISPEZIONE A CASA D’ALESSIO

Il 3 giugno 2013 il cantante Gigi D’Alessio è vittima di un furto nella sua casa all’Olgiata. I ladri si portano via roba per 4 milioni euro. L’artista neomelodico chiede l’aiuto di Giovannone: il giorno dopo i carabinieri registrano un incontro tra i due. «Alle 14,30 circa De Carlo veniva prelevato da un’autovettura che lo portava nella casa di D’Alessio dove si tratteneva per mezz’ora». Il cantante ha negato questa circostanza: «Non ho mai conosciuto questa persona, parlerò attraverso il mio avvocato».

matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  8matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 8

 

“TE VOI DIVENTA’ HULK”

Non solo le spedizioni punitive o di vigilanza. De Carlo (non è indagato per associazione mafiosa, ma solo per trasferimento fraudolento di beni e favoreggiamento) è a disposizione per tutto. Sempre nel giugno del 2013, riceve diverse telefonate dal presentatore televisivo Teo Mammucari. Lo showman gli chiede se si fosse dato da fare «per quella cosa che ti ho chiesto».

 

Giovannone risponde: «Mo’ ce vado, mo’ ce vado ». Mammucari è un po’ preoccupato, vorrebbe tenere la cosa riservata: «Me dicono che sei un chiacchierone...». «Eh, si lo so, sono un chiacchierone ma almeno non spiattello i cavoli tua in giro. Non dico che vuoi diventa’ Hulk, capito? Ahò, chiacchiero almeno fra noi, non vado a chiacchiera’ in giro». Spiegano i carabinieri che il comico era interessato all’acquisto di alcune sostanze dopanti. Qualche giorno dopo, infatti, richiama per lamentarsi con Giovannone perché non gli ha procurato il “Gh”, l’ormone della crescita.

 

GLI AMICI DI PONTE MILVIO

Teo Mammuccari Teo Mammuccari

Non solo i calciatori della Roma, la sua squadra del cuore. De Carlo non disdegnava nemmeno quelli della Lazio. I militari registrano contatti molto frequenti anche con l’ex giocatore biancoceleste Giuseppe Sculli, finito nell’inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona. I due sono spesso a cena insieme nel ristorante Met, a Ponte Milvio, frequentato da vip dello sport e dello spettacolo. In una nota gli investigatori raccontano come il 19 marzo 2012, il calciatore, a Roma per la partita del Genoa, inviti nel suo albergo ai Parioli un uomo che chiama «fratellino», poi risultato essere il massaggiatore della Lazio, Romano Massimo Papola.

 

BELEN, L’AMICA DEL CUORE

DANIELE DE ROSSI jpegDANIELE DE ROSSI jpeg

Non servono i brogliacci dei carabinieri per dimostrare l’amicizia che lega la soubrette argentina Belen Rodriguez a Giovanni De Carlo. Che, negli anni, ha stretto rapporto anche con il marito di lei, il ballerino Stefano De Martino. I giornali di gossip e i social network sono pieni di foto del trio. E le indagini rivelano che la coppia, così come Veronica Sciacca, più volte è stata ospitata nella casa dove Giovannone abita in piazza Cavour. Un immobile di grandissimo pregio e che, scrivono i militari del Ros, Giovannone mostra solo agli amici più cari.

BenatiaBenatia

 

“LA FERRARI NON LA DEVI TOCCA’”

De Carlo ama le star, e il lusso di quel mondo lì. I suoi sodali dicono spesso che l’unica cosa che conta, per lui, sono i soldi. Denaro che si guadagna con diverse attività imprenditoriali, nessuna delle quali direttamente riconducibili a lui. Così come non lo sono le sue case, le sue auto e le sue moto. Ricchezze e agi che può permettersi nonostante sia, di fatto, nullatenente.

 

GIUSEPPE SCULLIGIUSEPPE SCULLI

A spiegarlo è il suo avvocato, Pierpaolo Dell’Anno. Il 5 aprile 2013 Giovannone viene arrestato. Il legale gli spiega che il suo tenore di vita ha qualcosa che non va. «Giova’, non è che sei uno non noto! Sei notissimo! Questi qua (il riferimento è alle forze di polizia, ndr) rosicano come matti perché tu non esisti! E dicono ma questo come cazzo fa che conosce tutti, frequenta i posti migliori, se scopa le attrici? Allora tu, per esempio, perdonami, tu la Ferrari non la devi tocca’! Comincia a lavora’ e finisce la questione altrimenti questi pensano le cose più assurde. Pensano che sei, non lo so, il referente di Totò Riina».

 

GIGI DALESSIO resize GIGI DALESSIO resize

Idea non così lontana dalla realtà, secondo gli inquirenti, che, in questi anni, hanno registrato i contatti di De Carlo con personaggi della malavita romana. «Materialmente è lui il boss», dice Ernesto Diotallevi, l’uomo che nella Banda della Magliana teneva i rapporti con Cosa Nostra. Non uno qualunque.

matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  3matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 3matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  10matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 10matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  4matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 4

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…