"IL CIBO LIBANESE È PROFUMATO COME CRISTO" - PAPA LEONE XIV, AL SANTUARIO DI HARISSA, SI LANCIA IN UN ARDITO PARAGONE CULINARIO: "IL VOSTRO CIBO HA MILLE PROFUMI CHE COLPISCONO NELLA LORO DIVERSITÀ. NON SONO PRODOTTI COSTOSI, MA RISERVATI A TUTTI: È COSÌ IL PROFUMO DI CRISTO" - IN EFFETTI, I PIATTI LIBANESI HANNO SÌ UN PROFUMO FORTE: FALAFEL, HUMMUS E I TABBOULEH SONO PIENI O DI AGLIO O DI CIPOLLA...
(ANSA) - HARISSA, 01 DIC - Il Papa, nell'incontro con la comunità cattolica, al santuario di Harissa, ha parlato del "profumo che sale dalle tavole libanesi, tipiche per la varietà dei cibi che offrono e per la forte dimensione comunitaria del condividerli. È un profumo fatto di mille profumi, che colpiscono nella loro diversità e talvolta nel loro insieme.
È così il profumo di Cristo", ha sottolineato Leone XIV. "Non è un prodotto costoso riservato a pochi che se lo possono permettere, ma l'aroma che si sprigiona da una mensa generosa su cui trovano posto tante pietanze diverse e da cui tutti possono attingere insieme".
papa Leone XIV in libano
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papa Leone XIV in libano con il premier Nawaf Salam
