“IL TAGLIO DI 50 MILIONI RISCHIA DI FAR SALTARE LA TRATTA DI METROPOLITANA T1 DELLA LINEA C DI ROMA” - L’ASSESSORE AI TRASPORTI EUGENIO PATANÈ LANCIA L’ALLARME DOPO LA SFORBICIATA DEI FONDI ALLA METRO NELLA MANOVRA: “È PARADOSSALE CHE LO STESSO ESECUTIVO CHE CI HA DATO I SOLDI, TOLGA IL SASSOLINO CHE RISCHIA DI FAR CROLLARE LA MONTAGNA. LA TRATTA CHE VA DA PIAZZALE CLODIO A PIAZZALE DELLA FARNESINA È FINANZIATA CON 900 MILIONI DI EURO. UNA CIFRA IN CUI ERAVAMO GIÀ STRETTI. ORA LA COMMISSARIA NON PUÒ APPROVARE IL TRACCIATO NÉ AFFIDARE L'OPERA…”
Estratto dell’articolo di Marina De Ghantuz Cubbe per "la Repubblica"
Assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, la Lega dice che non c'è nessun taglio da 50 milioni alla metro C di Roma, ma solo una riprogrammazione. Lei è preoccupato?
«Certo, perché il taglio c'è. La tratta della metropolitana che va da piazzale Clodio a piazzale della Farnesina, cosiddetta T1, è finanziata con 900 milioni di euro.
Una cifra in cui eravamo già stretti, tanto che abbiamo dovuto eliminare due opere tra cui un parcheggio di scambio.
Ora siamo alla fase finale del progetto che entro l'anno può essere chiuso, ma con il taglio dei fondi residui per 50 milioni la commissaria Maria Lucia Conti nominata dal governo non può approvare il tracciato della metro C né affidare l'opera al contraente generale. Ed è paradossale che lo stesso esecutivo che ci ha dato i fondi per poter realizzare l'opera, che per questo ha nominato un commissario, ora tolga il sassolino che fa crollare tutta la montagna».
Quando sarebbero dovuti partire i cantieri?
«Nella seconda metà del 2026, partendo da Farnesina, poi Auditorium e infine Clodio, stazione che ricongiunge la tratta T1 alla T2, dove ci sarà la stazione piazza Venezia a cui stiamo lavorando.
Se salta la tratta T1, però, le talpe dovrebbero scavare sottoterra non all'altezza di Farnesina, ma di Clodio. Il che significa un danno enorme per la città perché tutte le terre di riporto che sono milioni e milioni di metri cubi dovrebbero uscire sui camion da Prati che già di per sé è un quartiere congestionato».
Fratelli d'Italia sostiene che i fondi si possano prendere da altre voci, come le ciclabili. Potreste mettere fondi comunali?
«I fondi per le ciclabili sono vincolati alle ciclabili e sono del ministero. Noi potremmo anche mettere fondi nostri, ma cambierebbe completamente la struttura della convenzione in corso, bisognerebbe ricominciare da capo, perdendo molto tempo.
Quest'opera è iniziata con i fondi del governo perché è importante per la città, che è anche la capitale».
Poi ci sono i fondi tolti anche al "materiale carrabile" cioè ai treni per le metropolitane.
«Si tratta di 1,2 milioni nel 2026 e altrettanti nel 2027. Anche questo è davvero preoccupante perché è un altro sassolino che però rischia di far cadere tutto. […]».





