immuni - app per il coronavirus-5

“IMMUNI”, MA DE CHE? – LA APP CHE DOVEVA SALVARCI DALL’EPIDEMIA È UNA CIOFECA: NON LA SCARICA NESSUNO, NON SERVE A NIENTE E NON FUNZIONA – IL RACCONTO DELLA DONNA DI CHIETI SBANDIERATA COME IL PRIMO POSITIVO SCOPERTO CON LA APP: “HO SCOPERTO DI ESSERE POSITIVA DOPO IL RICOVERO DI MIO PADRE, NON DALL’APPLICAZIONE. A UNA MIA AMICA È ARRIVATA UNA NOTIFICA, MA...” – LA SMENTITA DEL MINISTERO PER L'INNOVAZIONE

LA SMENTITA DEL MINISTERO PER L'INNOVAZIONE

 

Gentile Direttore,

immuni app per il coronavirus 4

il servizio sull’app “Immuni” pubblicato oggi dal suo giornale contiene descrizioni non corrispondenti al vero sul funzionamento dell’applicazione italiana per le notifiche all’esposizione al virus Covid-19, causando discredito verso uno strumento tecnologico che in questa fase contribuisce a combattere il coronavirus.

 

Non sappiamo chi abbia definito una signora di Chieti, citata nell’articolo, una donna “presentata giorni fa come il primo caso di positività scoperto grazie all’app”. Di certo non può essere stata presentata così dagli uffici del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, fin dall’inizio della preparazione di “Immuni” attivi affinché l’app venisse realizzata dal punto di vista tecnico e giuridico nel rispetto delle normative italiana ed europea sul diritto alla privacy.

 

Paola Pisano

Stupisce tuttavia che una testata prestigiosa come la Stampa riporti attribuendola a una persona indicata con nome diverso dal proprio, seppure invocando ragioni di riservatezza, un’affermazione che non può corrispondere al vero su quanto accaduto dopo una sua asserita autorizzazione all’attivazione del sistema di notifiche ai contatti avvenuti nei giorni precedenti: “Ho acconsentito e dopo qualche giorno ho saputo che era arrivato un altert a una persona di Pescara, che a me è restata totalmente anonima così come deve essere. Ho controllato giorno e orario ma io in quel momento ero a Chieti a fare proprio il tampone”.

 

È incomprensibile come una utente di “Immuni” possa aver saputo di “un alert” ricevuto da un’altra persona che a lei è restata totalmente anonima. Per sua configurazione il sistema di “Immuni” non permette non solo agli utenti, ma anche allo Stato, di identificare chi è entrato in contatto con un caso di positività al Covid-19.

 

paola pisano

Il riscontro dei contatti è infatti affidato allo scambio tra telefonini di codici alfanumerici anonimi, soggetti per di più a frequenti cambiamenti per proteggere la privacy degli utenti. Nell’articolo vengono inoltre attribuiti alla persona indicata con nome di fantasia ulteriori considerazioni su vicende che le sarebbero state riferite da altra persona indicata senza nome.

 

Ci aspetteremmo che in un momento così delicato per la perdurante presenza del virus Covid-19 nel nostro e in altri Paesi la necessaria libera informazione, senza nulla togliere al prezioso diritto di critica, fosse basata sulla verifica di circostanze di fatto come si conviene nella tradizione della testata da lei diretta.

 

Ringraziando per l’attenzione, invio cordiali saluti,

 

Laura Sala

Capo ufficio stampa del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione

 

2 –UTENTI E NOTIFICHE, IL FLOP DI IMMUNI. “SONO POSITIVA E L’APP È ANDATA IN TILT”

Paolo Russo per “la Stampa”

 

immuni app per il coronavirus 1

Doveva essere l' arma tecnologica in più per tenere sotto controllo l' epidemia, ma più giorni passano e più i dati su diffusione e funzionamento confermano il fallimento di Immuni. Ce lo dicono anche storie come quella di Francesca, la giovane donna di Chieti sbandierata come il primo caso di contagiato scoperto grazie alla app, che a La Stampa racconta però tutta un' altra storia.

 

Quella di notifiche di allerta da località dove né lei né una sua amica "immunidotata" erano mai state. E poi ci sono i numeri. Ad oggi hanno fatto il download in 4,4 milioni, 100 mila in più rispetto a una settimana fa. Basta però fare un po' di conti per scoprire che fino ad ora è servita a poco o nulla.

 

Da quando è stata lanciata su tutto il territorio nazionale, il 15 giugno scorso, in Italia si sono contati circa 10 mila contagi, di questi scovati grazie a Immuni appena 47. Fatte le debite proporzioni, calcolando che ad averla installata sul proprio smartphone è il 7,7% della popolazione complessiva, almeno 7-800 casi si sarebbero dovuti attribuire alla app, invece qui siamo allo zero virgola qualcosa.

paola pisano

 

Che ci sia qualcosa che non va lo dice però un altro numero fornito dallo stesso Ministero dell' innovazione: dagli smartphone di quei 47 positivi che hanno poi sbloccato l' applicazione sono partite appena 23 notifiche di allerta. Una miseria, se si pensa che Immuni dovrebbe memorizzare in forma assolutamente anonima tutti i contatti stretti degli ultimi 14 giorni.

 

immuni app la donna bada al figlio, l'uomo lavora

Più specificatamente tramite il bluetooth, che deve essere sempre acceso per consentirle di funzionare, la app memorizza i contatti di tutti coloro che nelle due settimane precedenti la notifica del contagio sono stati a meno di due metri di distanza e per più di 15 minuti con chi è risultato poi essere positivo. Tanto per capire, quando i cacciatori di virus delle Asl, gli uomini addetti al così detto "contact tracing", vanno a ricostruire i contatti stretti avuti da ciascun positivo accertato, nella loro agenda segnano tra i 20 e i 30 nomi. Con il tracciamento digitale invece di persone a rischio se ne è rintracciata in media una ogni due contagiati muniti di app.

paola pisano 1

 

Le falle del sistema

Che Immuni non funzioni come si deve ce lo racconta anche Francesca (il nome è di fantasia per ragioni di privacy) la donna di Chieti che era stata presentata giorni fa come il primo caso di positività scoperto grazie alla app, ma che a noi racconta un altro film. «Ho scaricato Immuni da subito sia per proteggere i miei cari che per senso civico, ma ho scoperto di essere positiva dopo il ricovero di mio padre per Covid, non dalla app».

 

Venerdì le fanno il tampone e la domenica le comunicano il risultato. «A quel punto un addetto della Asl mi ha chiesto se avevo installato Immuni e se volevo attivare il sistema di notifiche alle persone con le quali ero stata in contatto negli ultimi giorni.

immuni app per il coronavirus 5

 

Ho acconsentito e dopo qualche giorno ho saputo che era arrivato un alert a una persona di Pescara, che a me è restata totalmente anonima così come deve essere. Ho controllato giorno e orario ma io in quel momento ero a Chieti a fare proprio il tampone», confessa, per poi raccontare di un' altra falla, stavolta scoperta da una sua amica.

 

le nuove illustrazioni di immuni dopo le accuse di sessismo

«Anche lei ha scaricato Immuni e le è arrivata più di una notifica di allerta. Ma anche nel suo caso si riferivano a persone incontrate in località dove lei non è mai stata in quei giorni». Francesca ora è in quarantena insieme al suo compagno e alla figlia di 7 anni, e per questo ci tiene a fare un appello: «Tutto si può dire meno che la app violi la privacy di chi la scarica, quindi il mio consiglio è di attivarla, perché scoprire per tempo di essere positivi è il modo migliore per proteggere se stessi e i propri cari». «Certo, se poi fosse un po' più precisa nelle notifiche sarebbe meglio». Sicuramente con oltre 700 focolai accesi lungo lo Stivale converrebbe rifarle al più presto il tagliando per farla finalmente diventare quel che doveva essere: l' arma in più per mettere la museruola all' epidemia. Soprattutto se i contagi dovessero continuare a salire.

immuni app la donna madre o nonna e l'uomo impegnatissimoimmuni app per il coronavirus 3immuni app per il coronavirus 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...