MA IN QUALE CASTELLO SVACANZANO GLI ARTISTI DI SANREMO? I DISCOGRAFICI VINCONO LA BATTAGLIA SULL’AUMENTO DEI RIMBORSI SUI CANTANTI IN GARA AL FESTIVAL: LAMENTANDO CHE 63MILA EURO NON FOSSERO ABBASTANZA PER COPRIRE LE SPESE DI VIAGGIO, VITTO E ALLOGGIO NELLA CITTADINA LIGURE, SONO RIUSCITI A OTTENERE UN AUMENTO DEL 20%, ARRIVANDO COSÌ A 75MILA EURO. IL POMO DELLA DISCORDIA ERANO LE PARTECIPAZIONI A “DOMENICA IN” E ALLA FINALE DI SANREMO GIOVANI A DICEMBRE…
Alla fine ce l’hanno fatta. Davide Maggio annuncia che i discografici hanno ottenuto un aumento dei rimborsi per i cantanti in gara al Festival di Sanremo 2026.
Da sempre poco soddisfatti del trattamento economico, quest’anno gli addetti ai lavori dell’industria musicale hanno ottenuto un incremento pari al 20% circa dei rimborsi per i loro artisti. L’importo di circa 63.000 euro, riconosciuto nel 2025, non sarebbe bastato – lamentavano i discografici – a coprire le spese di viaggio, vitto e alloggio nella cittadina ligure.
Il vero pomo della discordia erano le partecipazioni a Domenica In dal Teatro Ariston e alla finale di Sanremo Giovani a dicembre, nella quale i cantanti presentano sul palco del Casinò i brani in gara al Festival.
Questione risolta con un aumento di 12.000 euro e presenze garantite sia nel programma di Mara Venier che in quello di Carlo Conti pre-Festival.
Al rimborso base di 75.000 euro per ciascun artista (+3.000 per ogni membro se trattasi di band/gruppo), si aggiungono 4.000 euro per l’ospite nella serata delle cover che diventano 8.000 qualora l’ospite sia straniero oppure sia una band o un gruppo.
Diversa la situazione per le Nuove Proposte, dove il rimborso è di 25.000 euro (+3.000 per ogni membro se trattasi di band/gruppo).


