infernetto ragazzo investito sulle strisce

INFERNO ALL’INFERNETTO - A ROMA UN 14ENNE MUORE INVESTITO SULLE STRISCE DOPO LA CENA DI FINE SCUOLA: IL GUIDATORE ARRESTATO DOPO ESSERE RISULTATO POSITIVO AL TEST ANTIDROGA – GLI AMICI: “QUELLA MACCHINA CORREVA A FOLLE VELOCITA’, SEMBRAVA UN PROIETTILE” – LA DISPERAZIONE DELLA MADRE: "L'HO BACIATO, AVEVA ANCORA LA BOCCA APERTA. AVEVA 14 ANNI, UNA VITA DAVANTI E ME LO HANNO FALCIATO COSÌ. ADESSO IO COME FACCIO?"…

Marco De Risi e Alessia Marani per ilmessaggero.it

 

infernetto ragazzo investito sulle strisce

La pizza con gli amici vicino casa, la serata con la comitiva dei compagni delle scuole medie, anche per festeggiare le fine della scuola che termina in tragedia. Mattia Roperto, 14 anni, è stato travolto e ucciso ieri sera all’Infernetto, quartiere residenziale a pochi chilometri da Ostia, mentre attraversava con gli amici sulle strisce pedonali di via Cilea.

 

A travolgerlo un ragazzo di 22 anni alla guida di una Peugeot 106 verde che prima lo ha fatto volare per una quindicina di metri sull’asfalto e poi si è fermata cinquanta metri più avanti. Sull’asfalto nessun segno di frenata apparente. Il giovane alla guida, sotto shock, è stato trasportato all’ospedale Grassi per gli esami di rito, l’alcoltest e il drugtest. Forse l’investitore correva così veloce da non accorgersi di Mattia.

 

 

infernetto ragazzo investito sulle strisce

È stato arrestato il 22enne che ieri sera ha investito e ucciso il 15enne che si trovava sulle strisce in via Cilea, una delle vie principali dell'Infernetto, a Roma, e come dicono gli stessi residenti, anche la meglio illuminata. Il magistrato di turno ha disposto l'arresto dell'investitore dopo che il giovane è risultato positivo al test tossicologico. Il giovane sarà probabilmente processato per direttissima. Per i rilievi del caso sono intervenuti gli agenti della polizia locale del gruppo Tintoretto.

 

 

I RILIEVI

L’adolescente, sempre allegro e dal grande sorriso - come lo ritraggono alcune foto con il papà - ha carambolato prima sul parabrezza dell’utilitaria ed è volato sull’asfalto. Per lui, non c’è stato nulla da fare: alcuni medici hanno provato a prestare i primi soccorsi, invano. «Io e mia moglie infermiera - dice il dottor Roberto Presbiteri che abita in una palazzina all’angolo - abbiamo cercato di rianimarlo per oltre venti minuti, ma niente.

 

infernetto ragazzo investito sulle strisce

Aveva una profonda spaccatura dietro la testa». Anche gli operatori del 118 hanno provato a tenerlo in vita con il defibrillatore, ma Mattia probabilmente è morto sul colpo. Sul posto intervenute subito pattuglie polizia locale dei Gruppi Mare e Gpit. Si stanno occupando delle indagini gli agenti del VIII Gruppo Tintoretto, in quanto pattuglia di turno per incidenti con esito mortale.

 

«CORREVA»

La strada è stata chiusa dai vigili urbani per i rilievi, sul luogo anche i carabinieri. In pochi minuti si è riempita degli amici e dei familiari del ragazzo. Sono i compagni di scuola delle medie: tutti insieme andavano al plesso di via Cilea e si erano ritrovati per salutare la loro scuola, a un anno da quando avevano concluso gli studi. Mattia frequentava il primo liceo al Democrito e ieri sera la comitiva delle medie aveva deciso di riunirsi. Insieme assaporavano la libertà della fine della scuola e quella da poco riacquistata del post-lockdown.

 

Gli amici di Mattia in lacrime e sotto choc: «Quella macchina correva a folle velocità - dicono con la voce rotta dal dolore e gli occhi gonfi di pianto - sembrava un proiettile». «Era un compagno di classe di mio figlio, erano insieme, lo aveva appena salutato, attraversava sulle strisce ma preso in pieno e trascinato per metri», dice Marina P., mamma di uno degli amici di Mattia. «Angioletto, adesso sarai una stella del cielo», lo saluta così Tommaso sul suo profilo facebook.

 

infernetto ragazzo investito sulle strisce

Intanto nel quartiere monta la protesta: «Le nostre strade sono insicure, servono dei dossi», dice una residente. Anni fa sempre in via Cilea ma sulla corsia opposta venne travolta e uccisa una donna. «Non si può morire a 14 anni....e anche questa morte non servirà a cambiare un quartiere abbandonato come l’Infernetto e dove gli automobilisti sfrecciano come matti su strade al limite della decenza», tuona Pino L.

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