“IO ADORO TOTÒ CUFFARO, SONO INNAMORATA DI LUI” - LE INTERCETTAZIONI IN CUI ANNA LISA SERENA CHISESI, MOGLIE DEL BOSS DI VILLAGRAZIA, ANTONINO CAPIZZI, PARLAVA DELL’EX GOVERNATORE DELLA SICILIA: I DUE SI ERANO INCONTRATI GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DI SANTO CASTIGLIONE, IL GESTORE DI UN LOCALE DI PALERMO, GIÀ FINITO SOTTO INDAGINE DELLA PROCURA DISTRETTUALE ANTIMAFIA - DALLE INTERCETTAZIONI SEMBREREBBE CHE CUFFARO ABBIA CHIESTO A CASTIGLIONE UNA “CORTESIA” PER LE ELEZIONI COMUNALI DEL 2022: “GLI SERVONO SEI, SETTECENTO VOTI…”
Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per www.repubblica.it
Per le Comunali 2022, Totò Cuffaro potè contare su un sostenitore molto influente, Santo Castiglione, il gestore del locale Kalhesa, ritenuto vicino ai boss Capizzi di Villagrazia. Dalle intercettazioni del Ros emerge che l’imprenditore andava a casa dell’ex governatore e poi diceva ai suoi collaboratori: «Totò mi ha domandato la cortesia… gli servono sei, settecento voti».
Castiglione non si tirò indietro, anche perché sosteneva un candidato al Consiglio comunale che conosceva bene, Daniele Papa, un suo ex collaboratore al Khalesa. E poi Castiglione guardava avanti: «Daniele a noi ci serve per i locali, per la palestra… È il mio candidato». In realtà, puntavano su Cuffaro: «Ci sono i fondi alla Regione che lui può prendere», sussurrava l’imprenditore. Per questa ragione, avrebbe messo in campo le sue conoscenze. E avrebbe finito per presentare la moglie del boss Antonino Capizzi a Cuffaro. Anna Lisa Serena Chisesi era entusiasta per l’incontro e diceva a Santo Castiglione nel corso di una telefonata che risale al 9 giugno di tre anni fa: «Io adoro Totò Cuffaro, cioè partici da questo principio… sono innamorata di lui… grazie per avermi dato l’occasione di dargli un bacio».
Non sappiamo altro di quell’incontro fra Cuffaro e la moglie del boss Antonino Capizzi. Però, per certo, c’erano tante frequentazioni fra il gestore del Khalesa e la famiglia mafiosa di Villagrazia.
Anni fa, la procura distrettuale antimafia di Palermo iscrisse Santo Castiglione nel registro degli indagati per trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante mafiosa: l’ipotesi dell’accusa era che una parte delle quote della “Gi.Ma srl” di Castiglione, impegnata nella distribuzione di caffè, fossero dei Capizzi. Ma è rimasta un’ipotesi e l’accusa è stata archiviata. Ma già all’epoca le intercettazioni del Ros raccontavano di una grande familiarità fra Castiglione e un altro dei fratelli Capizzi, Sandro, nel 2022 destinatario di un nuovo provvedimento di arresto perché ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Villagrazia.
Nel giugno 2015, il boss aveva bisogno di un contratto di lavoro per tornare in Sicilia dopo la scarcerazione: ci pensò Castiglione. […] Sandro Capizzi aveva fretta di tornare a Palermo, non certo per lavorare, ma per riprendere gli affari di famiglia. […] Firmato il contratto, il divieto di soggiorno in Sicilia venne trasformato in obbligo di soggiorno a Palermo: formalmente, Capizzi era addetto alle vendite del caffè. In realtà, sembrava fare molto altro. E l’imprenditore lo chiamava con affetto e deferenza: «Sangu mio».
Ora, altre intercettazioni del Ros raccontano la grande familiarità fra Cuffaro e Santo Castiglione. Si sentivano al telefono, parlavano della campagna elettorale.
Intanto, il candidato Papa si muoveva fra l’ospedale Civico e il Policlinico: «Tutti con la Dc sono - commentava Castiglione - tutti con gruppi di Cuffaro, non ti preoccupare». E si vantava di «portare a Totò professionisti importanti... non è che ci porto quattro scimuniti». Il 3 giugno, Castiglione e Papa vennero intercettati mentre parlavano di una serata elettorale al Khalesa nella quale aveva annunciato la sua presenza Salvatore Cuffaro.
Tanto impegno non portò però i risultati sperati. Papa ebbe soltanto 205 voti e non fu eletto al consiglio comunale. Però, il rapporto fra Castiglione e Cuffaro restò forte. In quel mese di giugno del 2022, l’ex governatore chiamò l’imprenditore per assicurare che non ci sarebbe stato alcun problema per la visita di una sua amica all’ospedale di Cefalù: «Chiamo l’amministratore e ci parla lui». Cuffaro era sempre generoso con gli amici.
toto cuffaro saverio romano
SALVATORE TOTO’ CUFFARO SAVERIO ROMANO
renato schifani al matrimonio del figlio di toto cuffaro 2
renato schifani al matrimonio del figlio di toto cuffaro 3
gaetano galvagno al matrimonio del figlio di toto cuffaro 1
renato schifani al matrimonio del figlio di toto cuffaro 1



