
UNO IOR A MISURA DI PREVOST – L’AMERICANA ELIZABETH MCCAUL È STATA NOMINATA NEL CONSIGLIO DI SOVRINTENDENZA DELL'ISTITUTO PER LE OPERE DI RELIGIONE, LA BANCA DEL VATICANO – LA MANAGER ARRIVA DALLA BCE, DI CUI ERA MEMBRO DEL CONSIGLIO DI VIGILANZA E VANTA UNA CONOSCENZA GIÀ PROFONDA DELLE FINANZE DELLA SANTA SEDE: NEL 2013 ERA STATA UNO DEGLI ANALISTI DELLA SOCIETÀ DI CONSULENZA "PROMONTORY", INCARICATA DA FRANCESCO DI FAR LUCE SUI CONTI VATICANI – LA NOMINA DI MCCAUL DA PARTE DELLA COMMISSIONE CARDINALIZIA È ARRIVATA D’INTESA O SU INDICAZIONE DIRETTA DI LEONE XIV, CHE È GIÀ INTERVENUTO SULLO IOR TOGLIENDO ALL’ISTITUTO “L’ESCLUSIVA” SUGLI INVESTIMENTI FINANZIARI DELLA SANTA SEDE…
Estratto dell’articolo di Carlo Marroni per “Il Sole 24 Ore”
Una donna (la seconda) nel consiglio di Sovrintendenza dello Ior, il “cda laico” della banca vaticana. Si tratta dell’americana Elizabeth McCaul, che prende il posto di Lord Michael Hintze come membro dello stesso Consiglio. McCaul - nominata dalla Commissione Cardinalizia dell’Istituto, certamente d’intesa o su indicazione diretta di Leone XIV, che è già intervenuto sullo Ior togliendogli “l’esclusiva” sugli investimenti finanziari della Santa Sede - arriva dalla Bce, dove nel 2019 era stata nominata membro del Consiglio di Vigilanza.
Nel board di sette membri, McCaul è la seconda donna, dopo Sheila Marie L. Uriarte-Tan, e vanta una conoscenza già profonda delle finanze vaticane.
Infatti nel 2013 era stata uno degli analisti della società di consulenza Promontory, esattamente era a capo del dipartimento europeo, incaricata da Francesco di far luce sui conti dello stato, in quella fase particolarmente problematici o peggio.
Attorno alla sua nomina erano emersi particolari raccontati da alcuni esponenti della Curia: si narra che all’incontro con l’allora presidente dello Ior, Ernst von Freyberg, si presentò con una lettera scritta dal suo parroco di New York, in cui si attestava che lei, Elisabeth McCaul, era una buona cristiana, dedita al volontariato, una madre accorta – sette figli - che aveva conciliato, sembra in scioltezza, casa e lavoro, pur avendo iniziato nel 1985 alla Goldman Sachs, dove è stato anche il marito di origine italiana, Frank Ingrassia.
[...] Certo, la lettera del parroco (ammesso sia mai davvero esistita) non fu decisiva, ma era un attestato della buona volontà della manager, che infatti è stata molto apprezzata da chi con lei ha lavorato. All’inizio dell’incarico (per cui la società aveva ricevuto in tutto 8 milioni di parcella) la struttura vaticana fece resistenza, sia nella logistica che nel produrre le carte. Ma non ci fu mai scontro.
Mancavano gli uffici, e il presidente Ior cedette il suo ai consulenti, la grande stanza affacciata sulle mura leonine che un tempo lontano aveva accolto anche monsignor Paul Marcinkus. Lo staff Promontory, all’inizio era visto con sospetto sia dentro l’istituto che nelle gerarchie curiali ma piano piano si creò un ambiente abbastanza favorevole, pur in un periodo burrascoso. [...]
Elizabeth McCaul
ior - banca del vaticano
ior - citta del vaticano
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