razzi su tel avib

GERUSALEMME, IL POSTO DOVE UNO SFRATTO PUO' SCATENARE LA GUERRA - HAMAS HA SPARATO 610 RAZZI, ISRAELE HA RISPOSTO CON UN'INCURSIONE AEREA SULLA STRISCIA DI GAZA - NEL TERRITORIO PALESTINESE SI CONTANO 30 MORTI, TRA CUI 10 BAMBINI - TRE LE VITTIME ISRAELIANA, TUTTE DONNE - NETANYAHU MINACCIA: "HAMAS RICEVERA' UN COLPO CHE NON SI ASPETTA" - L'ESCALATION DI VIOLENZA PARTITA DOPO LO SFRATTO DI ALCUNE FAMIGLIE PALESTINESI DA GERUSALEMME - SI TEMONO NUOVI SCONTRI OGGI E DOMANI, ULTIMO GIORNO DEL RAMADAN

 

Simona Verrazzo per "il Messaggero"

 

Razzi su Tel Aviv

Soffiano venti di guerra tra israeliani e palestinesi, nel secondo giorno di violenze tra lanci di razzi e incursioni aeree, ed è in continuo aumento il numero delle vittime. Ieri due donne sono morte nella città di Ashkelon, nel sud di Israele, ultima grande città prima della Striscia di Gaza. Un'altra vittima, sempre una donna, a Tel Aviv.

 

I morti nel territorio palestinese invece sarebbero circa trenta in due giorni. Secondo Hamas, il gruppo islamista che controlla la Striscia di Gaza dal 2007 e che ha lanciato l'offensiva, tra le vittime dei raid ci sono anche «10 bambini».

 

Tel Aviv

È la notizia più tragica di una giornata cominciata con Israele che annunciava di richiamare 5.000 riservisti per portare avanti le incursioni aeree sulla Striscia di Gaza, e che ha visto il lancio di 480 razzi dal territorio palestinese più altri 130 in serata. Netanyahu ha dichiarato lo stato di emergenza a Lod, dove sono stati inviati rinforzi.

 

LE PROTESTE E LA RISPOSTA L'escalation di violenze era iniziata lunedì, dopo già una settimana di proteste tra le due parti per i luoghi sacri di Gerusalemme, quando lo Stato ebraico ha risposto a una pioggia di razzi con cui Hamas ha tentato di forzare il sistema antimissili israeliano Iron Dome.

 

Striscia di Gaza

All'azione palestinese, denominata Operazione Spada di Gerusalemme, Israele ha risposto con le incursioni aeree da parte dell'Aviazione, in quella che è stata denominata Operazione Guardiano delle Mura, destinata - annunciano i vertici militari - a durare diversi giorni. Ingenti le forze messe in campo, con 80 velivoli israeliani impegnati a centrare oltre 140 obiettivi, con le fonti militari israeliane che hanno riferito dell'uccisione di due dirigenti di Jihad islamica, altro gruppo islamista presente nella Striscia di Gaza, e di Iyad Fathi Faik Sharir, comandante delle unità anticarro di Hamas.

 

Striscia di Gaza

Il lancio di razzi non si è comunque fermato e ieri in serata Hamas ha indirizzato i suoi colpi anche verso la città di Tel Aviv, dove è stato chiuso lo scalo. «Abbiamo deciso di accrescere ancora di più la potenza e il ritmo degli attacchi. Hamas riceverà un colpo che non si aspetta», ha detto il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, al termine di una consultazione con i vertici militari.

 

Dopo Gerusalemme, dove gli scontri si sono concentrati sulla Spianata delle Moschee, luogo sacro per i musulmani, sotto cui sorge il Muro del Piano, luogo sacro per gli ebrei, le operazioni si sono spostate verso sud e la Striscia di Gaza, territorio palestinese a ridosso con l'Egitto.

 

Striscia di Gaza

L'esercito israeliano ha deciso l'invio di rinforzi al confine, tra questi la Brigata di fanteria Volani, la VII Brigata Corazzata e unità di intelligence. Le autorità hanno invitato la popolazione delle città meridionali, tra cui Sderot, Ashdod e Ashkelon, a non uscire di casa ed è in quest'ultima località che si sono registrate le prime vittime civili israeliane, tre donne anziane rimaste uccise in tre separati attacchi.

 

Dalla scorsa settimana la tensione è nuovamente cresciuta, e si temono nuove violenze per domani, ultimo giorno del mese di Ramadan, sacro per i musulmani. Giorno delicato anche venerdì, quando lo Stato ebraico celebra la dichiarazione di indipendenza. All'origine degli scontri lo sfratto di alcune famiglie palestinesi dalle loro abitazioni di Sheiikh Jarrah, rione di Gerusalemme est dove da anni cresce la presenza di famiglie ebraiche attorno alla tomba di un antico rabbino.

 

Striscia di Gaza

La comunità internazionale cerca una via diplomatica per un cessate il fuoco. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunito d'urgenza, non ha raggiunto un accordo per una dichiarazione comune. Gli Stati Uniti, membro permanente, hanno ritenuto «non appropriato un messaggio pubblico in questa fase».

 

L'incontro era stato richiesto da Tunisia, Norvegia e Cina, altro membro permanente. L'Unione europea ha chiesto la fine immediata delle violenze, così come il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio.

 

Benjamin Netanyahu

«L'Italia ribadisce la sua preoccupazione per l'escalation di attacchi e violenze in particolare a Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza».

 

 

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