CAFONALINO ROMA VIOLENTA: L’ASSALTO IMBECILLE DEI GIALLOROSSI CONTRO IL BUS DEL VERONA PROVOCA LA RABBIA LEGAIOLA DI TOSI – LE FOTO DELLA PARTITA

Foto di Mezzelani_GMT

Da "Corriere.it"

Agguato al pullman del Verona dopo il match con la Roma. Il bus della squadra, lasciato lo stadio, è stato colpito e preso d'assalto con sassi e spranghe da ultrà della Roma che hanno mandato in frantumi alcuni vetri dei finestrini. Nessuna ferita per i giocatori scaligeri, ma il bus non è potuto ripartire e il Verona è stato costretto a trascorrere la notte nella Capitale.

A colpire e danneggiare i vetri del pullman della squadra del Verona è stato, a quanto si è appreso dalla Questura di Roma, un sasso lanciato da due ultrà sull'Olimpica a Roma, dalla parte opposta della carreggiata. I due sono poi riusciti a dileguarsi all'altezza dell'uscita di via dei Campi Sportivi.

DELRIO: «INSOPPORTABILE» - Via Twitter commenta l'episodio anche il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio: «È insopportabile la presenza di teppisti nel calcio: via i violenti dal mondo sportivo». Per gli investigatori si è trattato di una «azione ben studiata», visto che i due si erano appostati nel senso di marcia in direzione opposta al pullman del Verona. Il pullman era scortato avanti e indietro.

Subito dopo l'episodio i passeggeri sono scesi dal pullman e sono stati portati dagli agenti, con altri mezzi, in commissariato. Dopo aver accertato che non c'erano feriti, è stata decisa dalla squadra la permanenza per la notte in un albergo della Capitale, presidiato dalle forze dell'ordine. La polizia ha anche riferito che gli altri pullman e mini-van con a bordo circa 800 tifosi sono in viaggio per Verona e non si sono verificati altri problemi a Roma. Un sasso ha danneggiato il finestrino passeggero al lato sinistro, alle spalle dell'autista.

TOSI FURIOSO: «DA NOI NON SAREBBE SUCCESSO» - Chi fa sentire con forza la propria voce è il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi: «Se quello che è successo a Roma fosse capitato a Verona l'intera città sarebbe stata messa sotto accusa. Quel che è accaduto è di una gravità inaudita, da noi le forze dell'ordine non avrebbero mai lasciato accadere una cosa del genere».

Per il primo cittadino leghista «troppe volte, in altre realtà è successo questo al pullman del Verona»: «Oltre all'individuazione e alla condanna dei responsabili - conclude il sindaco Tosi - in un paese civile le soluzioni sono due: si rimuove chi non ha garantito la sicurezza; altrimenti non si potrà più assicurare a nessuno la tutela di andare allo stadio in modo sicuro».

LA QUESTURA DI ROMA - Risponde a distanza alle accuse del sindaco di Verona, il Questore di Roma Fulvio Della Rocca: «La polizia ha fatto il suo dovere. L'episodio del sasso è stato un'imboscata - sottolinea il questore Della Rocca - I servizi di controllo sono sempre inappuntabili ma la città non può essere militarizzata per alcuni scriteriati».

«POTEVA FINIRE MALE» - Il tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, al rientro della squadra dopo la trasferta di Roma, ha commentato: «L'assalto al pullman? Stavamo seguendo la scorta, poi sono arrivati sassi e bastoni vicino a dove ero seduto io, hanno spaccato tutto - è il racconto del tecnico - È andata bene, andavamo veloci perché eravamo in tangenziale, fortunatamente non è stato colpito l'autista, se avessero preso il vetro un metro prima dove c'era l'autista, non so cosa poteva succedere».

L'allenatore gialloblu poi ha escluso momenti di tensione precedenti. «Assolutamente no, eravamo tranquilli e stavamo andando a prendere l'autostrada, è accaduto tutto in una frazione di secondo - ha concluso Mandorlini - Non voglio neanche parlarne per non dare risalto ad un atto brutto e vile. Le mie sensazioni? Fortunatamente è andata bene a tutti, poteva succedere di peggio».

E sul sito della squadra il presidente Maurizio Setti ha scritto: «È un fatto di gravità inaudita, è spiacevole commentare certi episodi. Per miracolo non si è fatto male nessuno, esprimo solidarietà al nostro allenatore, allo staff tecnico e a tutti i calciatori presenti sul pullman che si sono spaventati tantissimo. Bisogna trovare i rimedi, servono pene esemplari per chi adotta comportamenti delinquenziali».

IL COMUNE DI ROMA - Interviene anche il Campidoglio con l'assessore allo Sport, Luca Pancalli: «Per me lo sport è sempre stato sinonimo di agonismo, competizione, fair play e valori positivi.

Quello che è accaduto domenica sera è una ferita per tutta la città - ha spiegato l'assessore capitolino - Mi auguro che il tifo giallorosso sappia reagire prontamente, prendendo le distanze da minoranze di teppisti che continuano ad interpretare una partita di calcio come uno scontro tra opposte fazioni e non come una festa. La mia speranza rimane quella di vedere al più presto lo stadio Olimpico pieno di famiglie sugli spalti, senza più barriere e separazioni che delimitano i settori delle diverse tifoserie».

 

zanzi foto mezzelani gmt uva malago foto mezzelani gmt tribuna vip foto mezzelani gmt the president foto mezzelani gmt tifo roma foto mezzelani gmt tempestilli baldissoni fenucci foto mezzelani gmt serra pecorella foto mezzelani gmt serra foto mezzelani palamara d alema foto mezzelani gmt nepi uva fenucci foto mezzelani gmt michele uva foto mezzelani gmt viola foto mezzelani gmt

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....