julian assange

L'EPOPEA DURATA 25 ANNI DI ASSANGE, L'UOMO CHE HA MESSO A NUDO IL PENTAGONO - IL 52ENNE FONDATORE DI "WIKILEAKS" È RESPONSABILE DELLA PIÙ GRANDE FUGA DI NOTIZIE NELLA STORIA D'AMERICA: HA PUBBLICATO OLTRE 70 MILA FILE SEGRETI IN MERITO ALLE OPERAZIONI MILITARI DEGLI USA IN AFGHANISTAN, 400 MILA RELATIVI A QUELLE IN IRAQ E OLTRE 250 MILA MESSAGGI SEGRETI DELL'ESERCITO - L'ESILIO NELL'AMBASCIATA DELL'ECUADOR A LONDRA, LA PRIGIONE IN INGHILTERRA E LA POSSIBILITA' DI ESSERE CONDANNATO A 175 ANNI...

DALL'AUSTRALIA ALLE ISOLE MARIANNE, STORIA DI JULIAN ASSANGE E DI UN'EPOPEA LUNGA UN QUARTO DI SECOLO

Estratto dell’articolo di Marta Serafini per www.corriere.it

 

JULIAN ASSANGE DOPO LA SCARCERAZIONE

Una saga giudiziaria che si avvia al termine. E una storia lunga quasi un quarto di secolo, nonché una delle vicende più controverse della nostra epoca che ha attraversato continenti e diverse epoche.

 

A riavvolgere il nastro oggi è facile parlare di libertà di stampa ma la vicenda del fondatore di WikiLeaks talvolta sfugge dai contorni. Si inizia nel 1971 a Townswille nello stato australiano del Queensland dove Julian Assange nasce e si finisce stasera – in Italia saranno le 11 – davanti ad una corte delle Isole Marianne dove si dichiarerà colpevole di alcuni dei reati a lui prescritti per poter tornare finalmente un uomo libero.

 

JULIAN ASSANGE DOPO LA SCARCERAZIONE

In mezzo, una matassa complicata con nodi difficili da districare. Sono gli anni 90 quando il giovane Julian si impone sulla scena della dissidenza come uno degli hacker australiani più esperti. Ma non è solo uno smanettone dai capelli già bianchi. Julian vuole fare giustizia. Nel 2006 fonda WikiLeaks.

 

L’obiettivo è pubblicare documenti riservati e rivelare al mondo segreti. Poi nel 2010, la svolta. Grazie ai file trafugati da Chelsea Manning, all’epoca un ex soldato dell’esercito americano, WikiLekas rivela al mondo i crimini di guerra commessi dall’esercito statunitense.

 

julian assange by edoardo baraldi

Tra le centinaia di file, c’è un video che mostra di un attacco con un elicottero Apache del 2007 da parte delle forze americane a Baghdad contro i civili. Un’operazione finita con 11 persone morte, tra cui due giornalisti della Reuters. Il governo degli Stati Uniti avvia un'indagine penale e Manning viene stata condannata e incarcerata per le fughe di notizie.

 

Un’altra figura di questa vicenda che nel mentre cambierà sesso e si vedrà commutata la pena dopo svariati tentativi di suicidi. Assange l’ha manipolata e sfruttata mormorano i detrattori. Intanto, Julian diventa una star dell’attivismo: interviste, biografie, film, tutti lo vogliono. Nel novembre del 2010 WikiLeaks rilascia 250 mila cablogrammi diplomatici Usa. E’ la fuga di notizie più grande che una superpotenza ricordi. Il Pentagono viene messo a nudo.

 

matrimonio julian assange stella moris 13

Nello stesso periodo inizia l’epopea giudiziaria. Assange non è più solo un attivista e un hacker. Ora è un uomo accusato di stupro in Svezia. In quel periodo si trova a Londra. E il tribunale sentenzia: può essere estradato in Svezia. Il timore è che Stoccolma sia solo la prima tappa per Washington. Per Julian diventa fondamentale trovarsi un’exit strategy. Sono gli stessi anni cui Edward Snowden – whistleblower del Datagate – si rifugia a Mosca.

 

Assange sceglie invece di rinchiudersi in esilio nell’ambasciata ecuadoriana di Londra. E’ qui che conoscerà la sua attuale moglie Stella Moris, madre dei suoi figli. Ed è qui che Assange diventerà il simbolo di un mondo che costringe a vivere rinchiusi i paladini della libertà di informazione. Intellettuali e artisti fanno la fila per andarlo a trovare. […]

 

Stella Moris sposa Assange 2

Nel 2016 vengono pubblicate le mail di operatori del partito democratico in vista delle elezioni presidenziali americane. I pubblici ministeri statunitensi muovono nuove accuse: le e-mail sono state rubate dall’intelligence russa e fanno parte di un’operazione per interferire nelle elezioni per conto di Donald Trump. Assange diventa sempre più controverso.

 

[…] Passano altri due anni in cui i rapporti con il governo ecuadoriano stanco dei suoi capricci e sotto pressione peggiorano fino a quando nel 2019 Quito ritira l’asilo politico. Assange non può più stare in ambasciata e viene arrestato.

 

Gli Stati Uniti ne chiedono l’estradizione e formalizzano 18 accuse, tra cui quella di aver convinto e incoraggiato Manning a rubare documenti coperti da segreto militare. Se colpevole rischia 175 anni di carcere. Assange è diventato il nemico numero uno dell’amministrazione Trump che grida al mondo di volerlo processare e rinchiudere per sempre. La Cia sotto Pompeo ordisce addirittura un piano per rapirlo e ucciderlo.

 

julian assange ripulito per l'udienza preliminare 3

Morale, il fondatore di WikiLekas viene rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, dove viene guardato a vista. La sua salute fisica e mentale peggiora. «E’ a rischio suicidio», dicono famigliari e amici mentre la moglie Stella Moris guida la campagna legale e politica per la sua liberazione. Nel 2021 arriva la batosta: un tribunale britannico autorizza l’estradizione negli Stati Uniti. […]

 

Ad aprile, il presidente statunitense Joe Biden annuncia di star prendendo in considerazione le richieste dell’Australia di ritirare il caso. Le voci parlano di un accordo. Ad un’amministrazione democratica che cerca la rielezione non conviene avere Assange alla sbarra e imbastire un processo che di fatto si sarebbe tradotto in un processo sul primo emendamento. […]

 

L'ODISSEA DI ASSANGE, 12 ANNI DI CACCIA ALL'UOMO

 

julian assange ripulito per l'udienza preliminare 2

(ANSA) - Un patteggiamento per mettere fine all'odissea giudiziaria di Julian Assange, e consentire al fondatore di WikiLaekas di tornare libero alla soglia del 53esimo compleanno dopo 12 anni di caccia all'uomo da parte degli Usa. E nello stesso tempo all'amministrazione di Joe Biden di liberarsi di un caso quanto mai imbarazzante di fronte ad ampi settori dell'opinione pubblica internazionale, a pochi mesi dalla sfida presidenziale bis con Donald Trump. Un compromesso legale che suggella la conclusione di quella che la madre dell'ex nemico pubblico numero uno di Washington ha definito "un calvario". Eccone le date più significative:

JULIAN ASSANGE SPIATO ALL INTERNO DELL AMBASCIATA DELL ECUADOR

 

Luglio 2010: WikiLeaks pubblica, attraverso alcune delle testate occidentali più prestigiose, una prima tranche di 70.000 file segreti sottratti agli Usa e relativi a operazioni militari (crimini di guerra inclusi) della coalizione in Afghanstan. Seguirà nei mesi successivi la diffusione di 400.000 documenti sull'invasione dell'Iraq sottratti al Pentagono; e quindi di 250.000 cablo diplomatici americani (contenenti anche rivelazioni imbarazzanti sullo spionaggio di Paesi e leader alleati).

 

Novembre 2010: la giustizia svedese apre un'inchiesta per presunta aggressione sessuale e stupro sulla base delle denuncia di due donne con cui Assange aveva avuto inizialmente rapporti consensuali. Accuse controverse, utili secondo i sostenitori del promotore di WikiLeaks a tenerlo in scacco prima dell'avvio della richiesta di estradizione americana, e che cadranno negli anni a venire: con la prescrizione del sospetto di aggressione sessuale nel 2015; e il ritiro dell'imputazione di stupro da parte della stessa procura di Stoccolma nel 2019.

 

assange

Dicembre 2010: in visita a Londra, Assange viene fermato dalla polizia britannica su richiesta della Svezia e posto ai domiciliari. Convinto che la mossa sia destinata a sfociare in una sua consegna finale agli Usa, l'attivista decide di rifugiarsi nell'ambasciata dell'Ecuador nel Regno Unito, sotto la protezione dell'allora presidente progressista Rafael Correa. Vi rimarrà per circa 7 anni, in una stanza.

 

Maggio 2019: scaricato da Quito, Assange viene arrestato da Scotland Yard e trascinato nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh per aver violato i domiciliari. Ma rimarrà in cella anche dopo - e malgrado le accuse svedesi siano nel frattempo cadute - poiché nelle more arriva la domanda d'estradizione degli Usa. In un primo tempo l'accusa americana è di pirateria informatica.

 

Poi, a novembre, si aggiungono altri 17 capi d'imputazione ben più gravi, contestati in base allo Espionage Act: legge del 1917 mai invocata prima per un caso di pubblicazione mediatica di documenti segreti e in grado di far balenare -sulla carta - una condanna fino a 175 anni di reclusione.

 

il gatto di assange 3

Fine 2019: il rapporteur Onu per i diritti umani visita Assange e denuncia "i sintomi di una tortura psicologica" per le pesanti condizioni detentive. Mentre associazioni per i diritti umani e la tutela dei giornalisti come Amnesty International o Reporter Senza Frontiere si uniscono alla mobilitazione promossa nel mondo da WikiLeaks, denunciando l'inchiesta come una minaccia alla libertà d'informazione politicamente motivata.

 

E vari consulenti medici iniziano a lanciare allarmi sulla salute fisica e psichica di Assange, che nel 2021 sarà colpito anche da un principio d'ictus; ma che in prigione riuscirà pure a sposare Stella Morris, avvocata sudafricana, che gli aveva dato due figli negli anni trascorsi nell'ambasciata dell'Ecuador.

 

4 gennaio 2021: in prima istanza la giustizia britannica nega la consegna agli Usa, dando ragione tuttavia alla difesa solo sul timore di un rischio di suicidio negli Usa. A dicembre l'Alta Corte di Londra rovescia poi il verdetto e concede il via libera - già autorizzata a suo tempo a livello politico dall'allora ministro Tory dell'Interno britannico, Sajid Javid - prendendo per buone le rassicurazioni verbali di Washington sul trattamento processuale

gaga incontra assange

 

14 marzo 2022, la Corte Suprema dice no a ulteriori ricorsi e consente a un giudice della Westminster Magistrates Court di formalizzare il 20 aprile l'ordine esecutivo di estradizione.

 

Luglio 2022: i legali di Assange invocano un nuovo appello sulla base di nuovi elementi. Intanto 5 grandi giornali che avevano collaborato con WikiLeaks (New York Times, Guardian, El Pais, Le Monde e Der Spiegel) lanciano un appello all'amministrazione Biden, subentrata a quella di Trump, a far cadere le imputazioni. Richiesta a cui si unisce poi il nuovo governo dell'Australia, alleato chiave di Usa e Regno Unito, guidato ora dal laburista Anthony Albanese.

 

JULIAN ASSANGE

Febbraio 2024: l'Alta Corte di Londra concede uno spiraglio per l'esame dell'ulteriore appello chiesto dalla difesa, in particolare accogliendo la fondatezza del timore che egli non possa invocare il Primo Emendamento della Costituzione americana sulla tutela della libertà di espressione - non essendo cittadino statunitense - e quindi avere un giusto processo. Nel frattempo dagli Usa arrivano le prime aperture in risposta alle pressioni australiane, con la disponibilità dichiarata del presidente Biden a valutarle e le voci su un possibile patteggiamento.

 

24 giugno 2024: arriva l'accordo. Assange accetta di riconoscersi colpevole di un solo capo d'accusa su 18 e le autorità Usa di ridurre la pena agli anni già scontati in carcerazione preventiva in Gran Bretagna. Julian viene scarcerato e parte per l'Australia, dopo la convalida del patteggiamento davanti a un giudice americano in uno scalo alle Isole Marianne.

ASSANGE PRIMA E DOPO LA DETENZIONE ASSANGE GOOGLE

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