
L’ESPERIMENTO MESSICANO: LE TOGHE, COME I POLITICI, SI SCELGONO ALLE URNE – DOMENICA SCORSA I MESSICANI ERANO CONVOCATI A SCEGLIERE TUTTI I GIUDICI DEL PAESE CON VOTO POPOLARE. MA È STATO UN FLOP: L’AFFLUENZA SI È FERMATA AL 13% – LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, VOLUTA DALLA PRESIDENTE SHEINBAUM, ERA NECESSARIA IN UN PAESE DOVE L’IMPUNITÀ TOCCA IL 90% PER CENTO DEI CASI DENUNCIATI E MOLTI GIUDICI SONO CORROTTI – MA UNA PARTE DEI MAGISTRATI DENUNCIA: “QUESTA RIFORMA MIRA A CONTROLLARE I GIUDICI” – NEL MONDO SOLO USA, SVIZZERA E BOLIVIA ELEGGONO ALCUNI GIUDICI, MA NON L’INTERA MAGISTRATURA COME IN MESSICO…
Estratto dell’articolo di Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”
voto per eleggere i giudici in messico
È un esperimento unico al mondo e, già dalle fasi iniziali, non pare «un successo totale», come invece afferma la presidente Claudia Sheinbaum. I messicani erano convocati alla prima di due tornate elettorali per scegliere tutti i giudici del Paese con voto popolare. Domenica scorsa, però, si sono presentati in pochi alle urne: appena il 13 per cento degli aventi diritto.
Una riforma della giustizia era necessaria in un Paese dove l’impunità tocca quasi il 90 per cento dei casi denunciati e molti giudici sono corrotti, minacciati dalla criminalità o controllati da poteri politici.
La presidente del messico Claudia Sheinbaum e la scheda elettorale per eleggere i giudici
Gli esperti di diritto sono però preoccupati. Il magistrato della Corte Suprema Javier Laynez Potisek non ha dubbi: la riforma fortemente voluta dall’ex presidente Andrés Manuel López Obrador e portata avanti dalla sua «delfina» Sheinbaum, con l’avallo del Congresso, «mira a controllare i giudici del Messico».
Solo Stati Uniti, Svizzera e Bolivia eleggono alcuni giudici, ma non l’intera magistratura come in Messico. Domenica sono stati scelti 881 giudici a livello federale, tra cui 9 ministri della Corte Suprema, e circa 1700 giudici locali in 19 dei 32 stati che compongono il Paese. Nel 2027 ci sarà un’altra tornata per eleggere i magistrati mancanti.
voto per eleggere i giudici in messico
I sostenitori della riforma promossa dal Movimiento de la Cuarta Transformación (4T), la coalizione di governo che detiene la maggioranza parlamentare, affermano che il nuovo «modello» consente agli elettori di rimuovere dall’incarico i funzionari che non svolgono adeguatamente i propri doveri.
Per gli oppositori, tra cui gran parte della magistratura uscente, rappresenta una grave distorsione dello Stato di diritto. «I giudici indipendenti sono un ostacolo agli interessi del regime», denuncia Laynez in un’intervista alla rivista Proceso , che ieri ha pubblicato un’inchiesta su come il governo federale e quelli statali controllati dalla coalizione 4T avrebbero agito dietro le quinte «per imporre candidati attraverso accordi, minacce ai beneficiari dei programmi sociali e un opaco schema di finanziamento».
voto per eleggere i giudici in messico
L’elezione popolare dei giudici può essere una minaccia al sistema di pesi e contrappesi istituzionali, ancor più in una democrazia ancora giovane come il Messico. Il partito Morena, fondato da López Obrador, alle elezioni dello scorso anno ha conquistato 253 dei 500 seggi della Camera, 66 su 128 al Senato e 23 dei 32 governatorati. Secondo i suoi detrattori, rischia di diventare una replica del Partito Rivoluzionario Istituzionale che detenne il potere ininterrottamente per 71 anni, garantendo stabilità politica con un regime autoritario e corrotto, fino alla sconfitta alle presidenziali del 2000.
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voto per eleggere i giudici in messico
Resta il fatto che gran parte dei candidati erano sconosciuti agli elettori. E non è l’unico problema in un Paese dove le narcomafie controllano buona parte del territorio e influenzano pesantemente il voto, con lusinghe e violenza, soprattutto a livello locale, uccidendo sindaci scomodi e spingendo candidati “amici”. [...]
voto per eleggere i giudici in messico
Claudia Sheinbaum - voto per eleggere i giudici in messico