cupole in bamboo

L’ESTATE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS, IN SPIAGGIA NELLE CUPOLE IN BAMBOO E SEPARATI DALLE CORDE: LE NUOVE PROPOSTE DOPO IL PLEXIGLASS (SUBITO BOCCIATO) - A SANTA MARINA, PAESE DEL CILENTO, È STATO GIÀ STILATO UN PIANO SPIAGGIA: POSTAZIONI NUMERATE A UNA DISTANZA MINIMA DI CINQUE METRI L'UNA DALL'ALTRA…

Da leggo.it

 

cupole in bamboo

In spiaggia, ma lontani il più possibile. Stando attenti a bagnasciuga, bar, ristoranti, docce e spazi comuni. L'estate ai tempi del coronavirus non sarà di certo facile ma per evitare di chiudere del tutto le spiagge, c’è chi si ingegna per trovare soluzioni che consentano di mantenere le distanze anche in riva al mare. Dopo la proposta (subito bocciata) delle cabine di plexiglass, arriva l’idea di uno studio di architetti romani "Obicua Architettura": cupole in bamboo removibili con doccia interna e 4 metri di diametro per prendere il sole in sicurezza.

 

«Abbiamo ideato questo progetto in risposta ai problemi che andranno ad affrontare gli addetti ai lavori sulle loro spiagge per rispettare le distanze di sicurezza ma cercando di mantenere quel senso di libertà che i bagnanti ricercano in una giornata da passare in spiaggia - spiega Valerio Campi co-founder di Obicua – Abbiamo pensato per la zona protetta ad una forma semplice a cupola. Una forma che si assembla facilmente con moduli triangolari ed è per sua stessa forma autoportante. I materiali utilizzati sono bamboo e alluminio. Tutti tessuti leggeri, resistenti e facilmente trasportabili il che permette la variazione della forma da sistemare sull’arenile come meglio si crede. Inoltre favorisce i percorsi evitando i pericolosi assembramenti".

 

cupole in bamboo

 

In attesa della risposta social - che non tarderà ad arrivare- proprietari di stabilimenti navigano a vista in attesa di regole definite. Piantane per ombrelloni distanziate di qualche metro, spiagge a numero chiuso, vigili tra i bagnanti per il controllo del rispetto delle norme e sorveglianza anche da parte dei bagnini degli stabilimenti vicini.

 

Nel Comune di Maiori, il più grande della costiera amalfitana con un tratto di spiaggia di oltre un chilometro di cui il 30% 'liberè, il sindaco assicura che «non ci saranno tratti di arenili incustoditi e la città balneare è già pronta a ripartire, in attesa delle indicazioni nazionali». «Con tutti i sindaci della costiera abbiamo previsto una app per la prenotazione di lettini, ombrelloni e tavoli al ristorante - spiega Antonio Capone, primo cittadino di Maiori - . Ma anche le spiagge libere, seppure a numero chiuso, saranno accessibili a chi vorrà. Qui, oltre ad igienizzare puntualmente i luoghi, piazzeremo degli stalli posti secondo le distanze che saranno consentite: quando ognuno di questi sarà occupato con i singoli ombrelloni, la spiaggia sarà da considerarsi piena».

cupole in bamboo

 

Da Olbia alla costiera ionica, passando per quella amalfitana, diversi Comuni aspettano indicazioni precise dal governo ma nel frattempo c'è chi azzarda progetti per rilanciare le spiagge pubbliche, dove sarà necessario 'educarè turisti e bagnanti per il rispetto delle norme di distanziamento sociale.

 

A vigilare ci sarà soprattutto la polizia municipale, in shirt e cappellino con visiera. L'idea di alcuni è quella di coinvolgere anche volontari e non solo. «Si potrebbero ingaggiare anche pro-loco o beneficiari del reddito di cittadinanza», spiega Mauro Della Valle di Federalberghi Salento, una delle associazioni coinvolte per le proposte alla Regione Puglia in vista delle linee guida nazionali. «Ma - spiega - per evitare i rischi di tensioni c'è bisogno del supporto di forze dell'ordine, che sono pubblici ufficiali».

spiagge distanze

 

A Santa Marina, paese del Cilento, è stato già stilato un piano spiaggia: postazioni numerate a una distanza minima di cinque metri l'una dall'altra. All'ingresso un unico varco di accesso, dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale. All'arrivo gli utenti dovranno fornire un documento d'identità e sarà registrata anche la temperatura corporea. Ogni postazione potrà ospitare fino a quattro adulti.

 

Più scettico è Roberto Tondinelli, presidente del consorzio di Marina di San Nicola, sul litorale laziale: «Al mare c'è sempre vento, che veicola le cosiddette goccioline. Perciò a volte la distanza di pochi metri potrebbe non bastare - spiega - . Sicuramente per limitare gi accessi serviranno varchi e sorveglianza». Anche ad Olbia, dove ci si augura l'arrivo di turisti dalla Penisola, saranno utilizzati i vigili per i controlli sul rispetto delle misure, già negli anni scorsi impegnati nei controlli anti-inquinamento in spiaggia, in particolare contro l'utilizzo della plastica.

ipotesi di adattamento della spiaggia al coronavirusipotesi di adattamento della spiaggia al coronavirus 4cupole in bamboo

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....