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L’ALTRA MURAGLIA - IN CINA C’E’ TALMENTE TANTO SMOG CHE SPARISCONO LE CITTA’ - LA STRISCIA GRIGIA SI VEDE DALLO SPAZIO, L’INQUINAMENTO E’ AL COLLASSO, MILIONI DI PERSONE SONO A RISCHIO

www.dailymail.co.uk

Un primato pericoloso quello dello smog visibile dallo spazio. L'immagine scattata dal satellite della Nasa mostra una striscia di smog che si estende per 750 miglia, da Shanghai a Beijing. Solo le cime delle montagne si salvano dall'inquinamento, che persiste a livelli rischiosissimi anche nelle città più piccole.

Dal Satellite si può vedere quasi tutta la Terra ma la Grande Muraglia si può solo immaginare. L'astronauta Yang Liwei, dall'orbita, ha cercato per 21 ore di individuare il monumento. Non c'è riuscito.

Suzhou, a pochi chilometri da Shanghai e abitata da oltre un milione di persone, ha un indice di inquinamento dell'aria pari a 411, quando il livello di sicurezza è sotto i 50. Wuxi, ha un livello di 399.

Le autorità cinesi dicono che ieri i piloti hanno praticamente guidato alla cieca, essendo la visibilità inferiore a 400 metri. Molti sono stati i voli in ritardo.

Dal 1 gennaio entreranno in vigore nuove regole.

Beijing, dove l'inquinamento atmosferico è 38 volte superiore al livello raccomandato dalla World Health Organization, si impegna entro il 2017 ad adottare energie più green, trasporti elettrici o a gas naturale per ridurre le emissioni nocive che causano cancro e malattie polmonari.

I cittadini intanto sono stati invitati a restare a casa e i lavoratori edili hanno dovuto abbandonare il posto per via della scarsa visibilità.

L'aumento dell'inquinamento in Cina va di pari passo con la crescita industriale ed economica degli ultimi trent'anni. La seconda economia più grande al mondo avvelena aria, acqua e se stessa.

Alcune misure sono già state prese, come le targhe alterne o la chiusura delle scuole nei giorni a rischio. Non sono sufficienti.

I media di stato sono stati criticati per aver trattato il problema addirittura con positività: il Global Times ha scritto che lo smog è utile in situazioni di guerra perché scoraggia l'uso di missili guidati.

 

 

 

 

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