vincenzo carlo di gennaro

“VE LA FARÒ PAGARE, VI SPARO”. AVEVA PROMESSO DI VENDICARSI PER UNA PERQUISIZIONE CHE I CARABINIERI GLI AVEVANO FATTO TRE GIORNI FA TROVANDOGLI ADDOSSO DELLA DROGA - E COSÌ IERI MATTINA, A CAGNANO VARANO, IL 65ENNE GIUSEPPE PAPANTUONO HA SPARATO A BRUCIAPELO ALLA PRIMA PATTUGLIA CHE HA TROVATO UCCIDENDO IL MARESCIALLO VINCENZO CARLO DI GENNARO, DI 47 ANNI, E FERITO IL MILITARE 23ENNE, PASQUALE CASERTANO - PAPANTUONO ERA A PIEDI E QUANDO HA VISTO I MILITARI HA FATTO LORO CENNO DI AVVICINARSI E...

1 - CARABINIERE UCCISO DURANTE UN CONTROLLO IL KILLER MINACCIÒ: «VE LA FARÒ PAGARE»

Angela Balenzano per il “Corriere della Sera”

 

vincenzo carlo di gennaro

Aveva promesso di vendicarsi per una perquisizione che i carabinieri gli avevano fatto tre giorni fa. «Ve la farò pagare, vi sparo». E ieri mattina ha sparato a bruciapelo alla prima pattuglia che ha trovato sul suo cammino. Giuseppe Papantuono, 65 anni, pregiudicato, ha ucciso il maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro, 47 anni e ferito il militare 23enne, Pasquale Casertano.

 

È accaduto nella piazza principale di Cagnano Varano, piccola cittadina sul Gargano, nel Foggiano: il killer è stato bloccato da un' altra pattuglia dei carabinieri e dagli agenti della polizia municipale. Subito dopo la cattura il ministro dell' Interno Matteo Salvini ha postato la fotografia dell' assassino sul suo profilo Twitter. «Io sono contro la pena di morte - ha scritto - ma un infame che ammazza un uomo, un carabiniere, che sta facendo il suo lavoro, non merita di uscire di galera fino alla fine dei suoi giorni».

vincenzo carlo di gennaro arresto di giuseppe papantuono

 

In caserma Papantuono si è avvalso della facoltà di non rispondere e in serata è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario aggravato, tentato omicidio e porto e detenzione di armi. La dinamica racconta, pur se ci sono alcuni aspetti che devono essere chiariti, che la pattuglia era in piazza Giannone, centro del paese, per alcuni controlli del territorio.

 

Il pregiudicato era a piedi e quando ha visto i militari ha fatto loro cenno di avvicinarsi. I carabinieri gli si sono affiancati e hanno aperto il finestrino. L' uomo ha estratto la pistola calibro 9 che aveva nel giubbotto e ha fatto fuoco praticamente a bruciapelo. I proiettili hanno colpito Di Gennaro all' addome e il militare più giovane al braccio e al fianco. Quest' ultimo, nonostante le ferite, ha continuato a guidare per 400 metri, sino a una postazione del 118, nella speranza di poter salvare il collega.

 

vincenzo carlo di gennaro con la compagna

Per il maresciallo però era troppo tardi. Era originario di San Severo dove viveva con il padre. Il militare più giovane è stato ricoverato all' ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo e, nel pomeriggio, il premier Giuseppe Conte è andato a trovarlo. I colleghi di Di Gennaro hanno coperto l' auto di servizio con un drappo tricolore.

 

Qualche giorno fa Papantuono aveva subito una perquisizione per droga (i militari lo avevano trovato in possesso di stupefacenti) e in quella occasione aveva pronunciato le minacce di morte. «È un fatto di estrema gravità - ha detto il procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro - per l' assoluta mancanza di un motivo consistente. I controlli di qualche giorno fa del tutto legittimi non possono giustificare quanto è accaduto. Ha ucciso un carabiniere tentando di ucciderne un altro».

 

omicidio di vincenzo carlo di gennaro la compagna con giuseppe conte

Il pregiudicato era stato arrestato a San Giovanni Rotondo il primo febbraio del 2017 per lesioni personali e porto abusivo di un coltello: aveva colpito un uomo alle spalle aggredendolo per strada per ragioni banali. «Una vita umana vale il mondo intero» ha scritto il Comando Generale dell' Arma su Facebook per ricordare il maresciallo. Il premier, in visita al Politecnico di Bari per l' inaugurazione dell' anno accademico, ha chiesto alla platea un minuto di silenzio. Lo avevano appena informato dell' assassinio. «È un giorno triste - ha detto scuro in volto - perché poco fa, nel mio Gargano, il maresciallo Di Gennaro è caduto in servizio e un altro carabiniere che era con lui è rimasto ferito».

 

2 - VINCENZO STAVA PER SPOSARE LA COMPAGNA IL PADRE: «SONO ORGOGLIOSO DI MIO FIGLIO»

Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

 

«Sapete, don Andrea, il mio petto ora è gonfio d' orgoglio», dice il signor Luigi, 84 anni, il papà del maresciallo Vincenzo Di Gennaro. Nella casa di via Michele Zannotti, a San Severo, il signor Luigi, contadino in pensione, ha appena ricevuto la telefonata del comandante generale dell' Arma, Giovanni Nistri. «Sono orgoglioso - confida il vecchio padre, dopo la telefonata, a don Andrea Tirelli, parroco della vicina chiesa di San Bernardino, che lo è andato a trovare - perché mio figlio Vincenzo è morto sul campo, facendo il suo dovere.

omicidio di vincenzo carlo di gennaro

 

Lui era amatissimo a Cagnano Varano, in tanti gli volevano bene. Adesso, però, caro don Andrea, si è fatto tardi, mi devo ritirare. Passi da me nei prossimi giorni. Voglio ricevere l' unzione degli infermi. Sapete, già soffro di cuore e dopo la morte di mia moglie e adesso pure di mio figlio, è diventato un dolore troppo grande da sopportare. E io voglio morire in pace». Nella parrocchia di San Bernardino se lo ricordano in tanti, il maresciallo Di Gennaro. Da ragazzo faceva parte del Gruppo Scout, il San Severo 3.

 

vincenzo carlo di gennaro arresto di giuseppe papantuono 3

Ma, religiosissimo, aveva continuato a frequentare la chiesa anche dopo aver iniziato la carriera militare, nel '95, a 23 anni. Dopo il biennio per allievi marescialli, ecco la prima destinazione: stazione di Mirto Crosia, Cosenza, nel '97. Ci resterà 10 anni, fino al 2007, quando arriva la nuova sospiratissima nomina, Cagnano Varano, Foggia, appena 50 chilometri da casa.

 

Così, ogni volta che era libero dal servizio, il maresciallo Di Gennaro tornava a San Severo a fare visita all' anziano genitore rimasto solo (la moglie Lucia era morta nel 2013, l' altra figlia Elena fa l' insegnante a Roma) e ad abbracciare la fidanzata, Stefania Gualano, estetista. Insieme a lei Vincenzo aveva mille progetti: innanzitutto quello di sposarsi e poi andare a vivere in una casa da poco acquistata, facendo i sacrifici col suo stipendio di 2 mila euro, nella zona della Divina Provvidenza.

 

Il capitano Carlo Venturini, 32 anni, comandante della compagnia di Vico del Gargano, da cui dipende Cagnano, ha ricordi limpidissimi di lui: «Vincenzo era devoto alla sua famiglia, all' Arma, a Padre Pio e alla Juventus...», dice il capitano che dopo tante lacrime versate ora accenna un sorriso, accarezzando il ricordo di quell' ultima mattina in cui si erano visti di persona. La mattina del 13 marzo scorso, dopo la notte Champions di Juve-Atletico Madrid finita 3 a 0 con la tripletta di Cristiano Ronaldo.

omicidio di vincenzo carlo di gennaro conte visita un carabiniere ferito

 

«Vincenzo era al settimo cielo», racconta Venturini, ex capo del nucleo operativo radiomobile di San Giovanni Rotondo, che in queste ore sta ricevendo da decine di colleghi dell' intera regione testimonianze commoventi sul maresciallo Di Gennaro: «Si spendeva per gli altri - racconta il capitano - Era il confessore del paese. Una vecchietta di Cagnano Varano lo andava spesso a trovare perché diceva che di notte vedeva un fantasma e allora lui stava lì per intere mezz' ore a rassicurarla. In caserma, con Vincenzo, erano in nove, di cui tre carabinieri giovanissimi: a loro, si può dire, ha fatto da padre».

vincenzo carlo di gennaro arresto di giuseppe papantuono

 

Era un carabiniere buono, ma anche molto operativo. A settembre scorso aveva diretto un maxi sequestro di quasi un quintale di marijuana; a febbraio poi aveva partecipato all' operazione «Far West», un colpo durissimo inferto alla nuova mafia del Gargano, specializzata in bombe, armi e droga. Ma quando tornava in borghese, il maresciallo Di Gennaro, da uomo normale prendeva la macchina e se ne andava a pregare al santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo oppure a Vieste insieme a Stefania a mangiare 'o ciambott , la zuppa di pesce locale. Ieri, dopo il martirio, i suoi colleghi hanno coperto con il tricolore l' auto di servizio dentro cui è stato ucciso: «Perché quella bandiera - piange, il capitano Venturini - lo rappresentava».

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