ceirano fabbrica automobili fiat giovanni battista ceirano

E LUCE FIAT! – L’UOMO CHE COSTRUÌ LA PRIMA FIAT, 125 ANNI FA, FU LIQUIDATO CON 30 MILA LIRE – L'11 LUGLIO DEL 1899 NASCEVA LA FABBRICA ITALIANA AUTOMOBILI. IL PRIMO MODELLO, LA 3.5 HP, ERA UNA PERFETTA COPIA DEL MODELLO A MARCHIO WELLEYES, IDEATO E PRODOTTO DA GIOVANNI BATTISTA CEIRANO, UNO DEI PIONIERI DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA ITALIANA (CHE NESSUNO OGGI RICORDA) – LA FIAT COMPRÒ I SUOI BREVETTI E DA QUEL MOMENTO CERIANO SI DEDICO’ A…

Estratto dell’articolo di Lorenzo Stasi per www.corriere.it

 

Giovanni Battista Ceirano con la sua Welleyes

Pochi conoscono il nome di Giovanni Battista Ceirano. Eppure fu proprio quest’uomo, nato a Cuneo alla vigilia dell’unità d’Italia (era il 1860) e figlio di un orologiaio, uno dei primi a immaginare di poter costruire automobili nel nostro Paese. E non solo a immaginarlo: a costruirne una.

 

Iniziò riparando biciclette, poi brevettando un modello innovativo di ruota, per arrivare poi alle autovetture. Ceirano è considerato a pieno titolo tra i pionieri dell’industria automobilistica italiana e tra i padri della Fiat, fondata a Torino l’11 luglio del 1899. Un martedì di 125 anni fa.

 

[…] Siamo a Torino nel centralissimo corso Vittorio Emanuele 9, luogo di commercio e di passeggio della borghesia cittadina. Qui, nel 1888, Giovanni Battista Ceirano insieme ai suoi tre fratelli prese in affitto un locale, prima per riparare biciclette e poi per costruirle.

 

CEIRANO FABBRICA AUTOMOBILI

Il primogenito dei Ceirano si era spostato da Cuneo nel 1880 per trasferirsi nel capoluogo piemontese, già a fine Ottocento tra le capitali della meccanica, per fare pratica presso alcune carrozzerie. Otto anni dopo aveva deciso di mettersi in proprio. Lo fece affittando un ripostiglio da Giuseppe Lancia, all’epoca commerciante di alimentari: la sua storia si intreccerà con quella dell’industria automobilistica italiana (e per qualche anno anche con la Fiat) perché nel 1904 suo figlio Vincenzo fonderà la casa che ancora oggi porta il loro cognome.

 

Nello stanzino di corso Vittorio, Ceirano iniziò a costruire biciclette con il marchio Welleyes. Un nome esterofilo che, secondo le ricostruzioni, era stato scelto per provare così a spingere la vendita del prodotto, in un momento storico in cui spadroneggiavano le industrie francesi, inglesi e tedesche.

 

Certo, le prime biciclette di Ceirano erano più oggetti di artigianeria che altro, ma in un certo senso si possono considerate le antenate dell’industria automobilistica italiana.

 

CEIRANO FABBRICA AUTOMOBILI

Il salto dalle biciclette alle automobili passò da una ruota: nel 1895 Ceirano ne brevettò una, chiamata Rapid, che rispetto alle altre in commercio aveva il vantaggio di avere un sistema di smontaggio più veloce. Nel1898 poi, insieme ad altri soci e finanziatori, decise di puntare sulla produzione di autovetture e fondò l’Accomandita Ceirano. Ci lavoravano Vincenzo Lancia, il fondatore della Lancia appunto, e un allora quindicenne Felice Navarro, pilota che negli anni conquisterà un palmares di tutto rispetto.

 

La prima automobile costruita da Ceirano – chiamata come la bicicletta di qualche anno prima – vide la luce il 21 marzo del 1899. La Welleyes, progettata dall’ingegnere Aristide Faccioli, era una piccola autovettura a due posti (una Smart ante litteram) con trasmissione del moto a cinghia e un piccolo motore bicilindrico da 663 cc.

 

CEIRANO FABBRICA AUTOMOBILI

Poteva raggiungere una velocità massima di 35 km/h. Il prezzo? Quattromila lire: un costo alto per l’epoca, considerato che l’automobile diventerà un bene di massa solo qualche decennio più tardi, prima negli Stati Uniti con la Ford-T e poi nel resto d’Europa. In Italia bisognerà aspettare il secondo dopoguerra.

 

In ogni caso la scommessa fu vincente e la Welleyes – che rimarrà l’unica automobile effettivamente prodotta dall’Accomandita Ceirano – attirò un gradimento sopra le aspettative.

 

11 luglio 1899: nasce la Fiat

fiat topolino 1957

È a questo punto che la storia di Giovanni Battista Ceirano divenne quella della Fiat. Perché l’esigenza era diventata quella di produrre automobili su scala industriale, replicando anche in Italia quanto già avveniva nel resto del Continente e oltreoceano, e gli spazi del ripostiglio di corso Vittorio 9 erano troppo piccoli. Così Ceirano e altri suoi soci – tra cui il nobile Emanuele Cacherano di Bricherasio e Cesare Goria Gatti – coinvolsero esponenti dell’aristocrazia e della finanza torinese per costituire un’impresa che diventasse una vera e propria fabbrica.

 

la fiat 500 elettrica sarà prodotta in algeria

Quell’azienda sarà la Fabbrica Italiana Automobili (la Fia, poi Fiat), fondata l’11 novembre del 1899 a Palazzo Bricherasio, e diventerà per (almeno) tutto il Novecento il simbolo del capitalismo italiano. La Fiat esordì con un capitale di 800 mila lire e quattromila azioni, la presidenza fu affidata a Ludovico Scarfiotti. Tra quei finanziatori c’era anche Giovanni Agnelli, il nonno dell’Avvocato: il primo degli Agnelli.

 

[…]  E qui la storia della Fiat e della famiglia che la guiderà si intrecciò un'altra volta con quella di Ceirano perché Lanza il giorno prima della fondazione decise di tirarsi indietro, in disaccordo con la scelta di tener fuori dalla neonata azienda il suo principale esperto meccanico.

 

Ceirano liquidato con 30 mila lire

palazzina fiat al lingotto

Dopo appena due settimane la Fiat inglobò la Ceirano con il suo personale e soprattutto con i suoi brevetti. Così anche la prima automobile prodotta, la Fiat 3.5 HP, non era altro che una perfetta copia della Welleyes di qualche mese prima. In quell'anno alla vigilia del nuovo secolo nella piccola officina di corso Vittorio vennero costruiti otto esemplari, mentre dal 1900 la produzione si spostò in un opificio di corso Dante Alighieri. I lavori per lo storico stabilimento del Lingotto inizieranno nel 1916 ed entrerà in funzione sette anni più tardi, nel 1923.

 

Nel frattempo il suo ideatore era stato liquidato con 30 mila lire e con l’incarico di agente generale per le vendite: posto che lascerà l’anno successivo, mentre nel frattempo la Fiat si preparava a diventare lei stessa un capitolo importante della storia italiana, viaggiando sulle quattro ruote di un’automobile pensata e costruita per la prima volta da Ceirano.

 

Le 11 aziende di famiglia dopo l'uscita dalla Fiat

fiat topolino storica

Lasciata la Fiat, restava la passione per l’automobile, nel frattempo diventata un lavoro a tutti gli effetti. Gli anni successivi saranno una babele di aziende familiari: nel 1901, insieme al fratello Matteo, Giovanni Battista costituì la “F.lli Ceirano”.

 

L'esperienza durò poco: nel 1903 Matteo lasciò e Giovanni Battista, insieme all'altro fratello Giovanni, fondò la "G.G. Fratelli Ceirano". Da questa, poi, per mano del solo padre della Welleyes nascerà l'anno successivo la "Star" (Società Torinese Automobili Rapid), mentre il minore diede vita alla "Giovanni Ceirano Junior & Co."

 

Giovanni Battista morirà nel 1912, a 52 anni, ma il cognome della sua famiglia continuerà a essere parte della storia dell'automobile italiana di inizio Novecento. In totale, saranno 11 le aziende dei fratelli Ceirano nate a Torino. Prima in collaborazione, poi anche in concorrenza tra loro. Il grande passo in avanti con la "Junior & Otav Ltd" (nata da una fusione della "G. Ceirano Junior") e con il suo modello 28-40 Hp: una macchina che andava fino a 100 km/h e costava 11.500 lire. […]

fiat lingotto foto d epoca

Ultimi Dagoreport

roberto cerreto

DAGOREPORT – MA GUARDA CHE COINCIDENZA! ROBERTO CERRETO, IL CONSIGLIERE PARLAMENTARE FINITO SOTTO INCHIESTA DISCIPLINARE (ANCORA IN CORSO) CON L’ACCUSA DI ESSERE L’AUTORE DI ANONIME E CALUNNIOSE LETTERE PER BRUCIARE ALTRI PRETENDENTI AL RUOLO DI VICESEGRETARI DELLA CAMERA, DAL 2022 RICOPRE ANCHE IL RUOLO DI CONSIGLIERE DEL CDA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA – BENE: COME MAI IL VISPO CERRETO NON HA MAI MANIFESTATO, O QUANTO MENO INFORMATO, IL RETTORE DELL’ISTITUTO DEL VATICANO, ELENA BECCALLI, DI ESSERE PORTATORE DI INTERESSE SU UNA VICENDA GIUDIZIARIA CHE RIGUARDAVA LA SUA COMPAGNA, CHE HA CREATO QUALCHE IMBARAZZO ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA? AH, SAPERLO…

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…